generazione
generazióne s. f. [dal lat. generatio -onis]. – 1. L’atto del generare, il processo per cui esseri viventi producono esseri viventi della stessa specie, e il risultato di tale processo: la [...] . 7. ant. Genere, qualità, modo: otto g. di pene m’hai fatto sofferire in purgatorio (Novellino); con ogni g. d’inganni (M. Villani); dovete adunque sapere come sono dua g. di combattere (Machiavelli). ◆ Dim., spreg., generazioncèlla (nel sign. 3 b). ...
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paternostro
paternòstro s. m. – 1. a. Adattamento del lat. Pater noster, come nome della preghiera; si alterna nell’uso con padrenostro (o Padre nostro) ed è più pop. di paternoster, ma ha sign. estens. [...] perdonanza (Boccaccio), a ogni indulgenza; rispose [Cosimo de’ Medici] ... che gli stati non si tenevono co’ paternostri in mano (Machiavelli). 3. a. Al plur., tipo di pasta corta da minestra in forma di piccoli cilindretti forati, lisci o rigati ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] legge punisce chi fa uso di t. a cui non ha diritto; non i t. illustrano gli uomini, ma gli uomini i titoli (Machiavelli). Per l’abuso di titoli, v. abuso1; per l’abolizione dei t. nobiliari, v. nobiliare e nobiltà. Titoli di virtù, titoli onorifici ...
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quadragesimale
quadrageṡimale agg. [der. di quadragesĭma], ant. – Quaresimale, di quaresima: sendo il tempo q., nel quale la Chiesa comanda che sanza mangiare carne si digiuni (Machiavelli). ...
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tardita
tardità (ant. tarditate) s. f. [dal lat. tardĭtas -atis, der. di tardus «lento, tardo»], letter. – L’essere tardo, lentezza nel muoversi, nell’agire e in genere nel compiere qualche cosa: t. [...] di riflessi; era bene da detestare quella ambiguità e tardità di pigliare il partito (Machiavelli); E saria la matura tarditate, Ch’in altri è providenza, in noi viltate (T. Tasso); anche, lentezza nel comprendere, ottusità di mente: t. d’ingegno. ...
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roccetto
roccétto s. m. [dal fr. rochet]. – Forma non com. per rocchetto1, sopravveste liturgica: [Pagolantonio Soderini] messosi i più onorevoli panni indosso, e di sopra il r. episcopale, si fece incontro [...] a quegli armati (Machiavelli). ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando [...] tarde non fur mai grazie divine, verso del Petrarca più noto nella forma Tarde non furon mai grazie divine, come è citato dal Machiavelli al principio della lettera del 10 dic. 1513 a F. Vettori. 5. Nell’uso ant. con valore di avv.: a. Lentamente: La ...
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fedifrago
fedìfrago agg. [dal lat. foedifrăgus, comp. di foedus -dĕris «patto» e tema di frangĕre «rompere»] (pl. m. -ghi), letter. – Che rompe i patti, che manca di fede, soprattutto, in senso proprio, [...] con riferimento a patti politici, ma usato anche in senso estens. (e spesso scherz.), di persona che comunque tradisce la parola data: l’uno [è tenuto] f., l’altro fedele (Machiavelli); solo scherz., di marito o di moglie infedele. ...
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presentire
v. tr. [dal lat. praesentire, comp. di prae- «pre-» e sentire «sentire, percepire»] (io presènto, ecc., o anche io presentisco, tu presentisci, ecc.). – Avere la sensazione, avvertire in modo [...] ... che forse ne avrebbe avuto bisogno più tardi (Pirandello). Raro e ant., cercare di conoscere, esplorare: tenere spie per p. li disegni de’ nimici (Machiavelli). ◆ Raro e letter. il part. pres. presenziènte, formato sull’es. di senziente. ...
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lenocinio
lenocìnio s. m. [dal lat. lenocinium, der. di leno -onis «lenone»]. – 1. L’attività di chi favorisce, soprattutto se a scopo di lucro o interesse, amori considerati illeciti facendosene intermediario; [...] persona. 2. fig. Allettamento, lusinga; spec., nelle arti, ogni abbellimento affettato e artificioso: i l. dello stile; la quale opera io non ho ornata né ripiena di clausole ample, ... o di qualunque altro l. o ornamento estrinseco (Machiavelli). ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...