formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] , procedimento divenuto luogo comune, come certi passi cadenzali, certi abbellimenti, certi accompagnamenti; nel canto gregoriano, passo melodico fisso (f. sillabiche, f. neumatiche, f. melismatiche). 3. Complesso di simboli (numeri, lettere, ecc.) e ...
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melodiamelodìa s. f. [dal gr. μελῳδία der. di μελῳδέω «cantare», comp. di μέλος, (v. melos) e ᾠδή «canto»; lat. tardo melodĭa]. – 1. a. Successione di suoni animata dal ritmo e regolata da leggi strofiche [...] m. facile, orecchiabile; una monotona m.; le m. verdiane, pucciniane; brano ricco, povero di melodia. b. Componimento musicale di carattere prevalentemente melodico: melodie per canto e piano; una m. per violino solo; cantare, suonare, eseguire una ...
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melodicamelòdica s. f. [dall’agg. melodico]. – 1. Termine con cui si è designata talora la dottrina (come insieme di norme) che dovrebbe presiedere alla costruzione di una melodia musicale. 2. Strumento [...] musicale a fiato, costituito da una cassa di risonanza a forma di parallelepipedo a sezione rettangolare schiacciata, che si restringe a un’estremità nell’imboccatura; è provvisto di una tastiera e comprende ...
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antifona
antìfona s. f. [dal lat. tardo antiphōna, gr. ἀντίϕωνα, neutro pl., tratto da ἀντιϕωνέω «risuonare in risposta»]. – 1. Nell’antichità classica, canto eseguito da due voci tra loro in ottava, [...] all’ottava della base (o, ancora, pezzo musicale in cui entrava tale intervallo). Nella liturgia cristiana, breve canto melodico preposto al salmo, di cui mette in risalto il significato; anche, breve testo che viene letto, oppure cantato, in ...
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tritono
trìtono s. m. [dal gr. τρίτονος «di tre toni»]. – In musica, nome dell’intervallo di quarta aumentata (detto anche di quarta eccedente, o di quinta diminuita), formato da tre toni interi: per [...] ricco di forze risolventi, componendosi delle due sensibili (ascendente e discendente) della scala tonale. Per la singolarità del suo effetto melodico fu, almeno teoricamente, evitato nella musica medievale e definito dai maestri diabolus in musica. ...
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solfeggio
solféggio s. m. [der. di solfeggiare]. – 1. Sistema di lettura musicale consistente nel rappresentare fonicamente, nel rendere cioè sensibile all’orecchio, proferendo i nomi delle note, do-re-mi-fa-sol-la-si, [...] il loro significato ritmico e melodico in una frase o in un brano musicale: imparare il s.; esercitarsi nel s.; in partic., con riferimento ai due momenti in cui si divide l’esercizio, s. parlato, dove ci si limita a denominare la nota e darne la ...
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chiuso1
chiuso1 agg. [part. pass. di chiudere]. – 1. Ha tutti gli usi e le varie accezioni di chiudere: tenere la porta ch.; starsene ch. in casa; lo stabilimento rimarrà ch. tutto il mese; ch. per lutto [...] . l’aria, la canzone e, in genere, tutte le altre forme strofiche) che derivi da un pensiero musicale (specialmente melodico) concludentesi già nella sua stessa formulazione anziché per sviluppi di suoi motivi. Anche di pezzo d’opera che si distingue ...
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progressione
progressióne s. f. [dal lat. progressio -onis, der. di progrĕdi «avanzare», part. pass. progressus]. – 1. Avanzamento, passaggio graduale da uno stadio (o da un termine di una serie) a quello [...] progressione aritmetica. c. In musica, ripetizione regolare, a intervalli armonici prestabiliti, di uno stesso disegno melodico, armonico o contrappuntistico, correntemente chiamato «modello»; in partic., p. ascendente o discendente, a seconda che ...
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pandiatonicismo
s. m. [der. di pandiatonico]. – Tecnica compositiva adottata nella musica del sec. 20°, basata sul libero uso di tutti i gradi della scala diatonica, sia sotto l’aspetto melodico sia [...] sotto quello armonico e contrappuntistico, con una completa mancanza di alterazioni cromatiche; la tonalità prediletta dai compositori che ne fanno uso è quella di do maggiore ...
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L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di altezza della voce che si manifesta con...
Nella terminologia musicale, movimento melodico di carattere libero e rispondente a varietà di affetti, più cantante del recitativo ma non delineato nel giro compiuto e idealmente simmetrico dell’aria. Esempi illustri si trovano nelle composizioni...