antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., [...] può lasciare riposare la memoria della antiqua libertà (Machiavelli); e con riguardo a sentimenti, tendenze, passioni sopite per un tempo più o meno lungo: sentì rinascere in sé l’a. passione del gioco; Conosco i segni de l’a. fiamma (Dante); a Pedro ...
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mobilia
mobìlia (meno corretto mobìglia) s. f. [dal lat. mobilia, neutro pl. dell’agg. mobĭlis «mobile1»; propr. «cose o beni mobili»]. – L’insieme dei mobili che costituiscono l’arredamento stabile [...] ; rinnovare, trasportare, sistemare la m; dalla m. della casa che mi apparteneva erano spariti tutti i mobili di qualche pregio (Piovene). Meno com., i mobili di una singola stanza: la m. del salotto, della camera da letto. Fig., far da m., lo stesso ...
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mobiliare2
mobiliare2 (meno corretto mobigliare) v. tr. [der. di mobilia, prob. per calco del fr. meubler] (io mobìlio, ecc.). – Forma meno com., ma abbastanza frequente in usi region., di ammobiliare. [...] ◆ Part. pass. mobiliato (meno bene mobigliato), anche come agg.: si affittano camere mobiliate. ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] ; era una delle p. famiglie del paese; e con allusione ad alte cariche politiche: il p. cittadino, il sindaco, o, ma meno com., il presidente della Repubblica. 4. fig. Principale, fondamentale: il suo p. pensiero è la famiglia; il tuo p. dovere, per ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] vestito di sacco; coprirsi di un rude sacco. 4. Per estens., recipiente di materiale vario e destinato a usi diversi, più o meno simile nella forma a un sacco comune. In partic.: a. S. da montagna (o s. alpino), tipo di zaino (v. zaino2); colazione ...
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stufa
s. f. [der. di stufare, a suffisso zero]. – 1. Apparecchio per la conversione di energia in forma termica, utilizzato per riscaldare l’ambiente nel quale è posto; la produzione di calore è ottenuta [...] che in lui ritornò lo smarrito calore (Boccaccio). 3. estens. Ambiente in cui si mantiene artificialmente una temperatura più o meno elevata, per determinati processi tecnologici; in floricoltura, lo stesso che serra calda (v. serra1, n. 4 a). Nella ...
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peggiorare
(ant. piggiorare) v. tr. e intr. [dal lat. tardo peiorare, der. di peior «peggiore»] (io peggióro, ecc.; pop. tosc. pèggioro, ecc.). – 1. tr. Rendere peggiore, ridurre in uno stato meno buono, [...] potrebbe p. le condizioni del malato. 2. intr. (aus. essere; riferito a persona anche avere) Diventare peggiore, meno soddisfacente, evolvere verso il peggio: la situazione è peggiorata notevolmente; il suo carattere peggiora di giorno in giorno; i ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] Carne v., quella del corpo vivente dotata di tutta la sensibilità, in opposizione sia alla carne necrotizzata, sia ai tegumenti, meno sensibili: incidere, penetrare fino alla carne v.; Tempra di ferro il suo tagliar non schiva, Che non vada a trovar ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] 1, 3); Dinanzi a me non fuor cose create (Dante). Riferito a persone, animali, cose, si unisce spesso con la particella ci (meno com. vi): ci sono varie specie di rose; discutere se vi sia il paradiso e l’inferno; spec. per indicare la sussistenza ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] . davanti a pronomi personali (su di me, su di lui, su di voi, ecc.: prendo tutta la responsabilità su di me), oppure, meno correttamente, davanti a parola che comincia con la vocale u (su di una terrazza). A differenza di sopra, non è mai seguito ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...