tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per [...] domandavo a quali infelici fossero state tagliate (Michele Mari); i nemici lo catturarono e gli tagliarono la il taglio o l’effetto (v. taglio, nel sign. 6); t. i panni addosso a qualcuno, sparlarne, fare della maldicenza pettegola a suo carico (e ...
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politichese
agg. Proprio della politica, del politichese: volutamente astruso e incomprensibile. ◆ La parola «territorio» […] è stata nominata così invano, e così a raffica, da diventare uno dei più [...] termini politichesi: come se territorio non volesse poi dire, concretamente, il terreno sul quale poggiamo i piedi, abitiamo, lavoriamo, viaggiamo. (Michele Serra, Repubblica, 11 settembre 2000, p. 1, Prima pagina) • il caso Lombardia, quello più ...
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polo di eccellenza
(polo d’eccellenza), loc. s.le m. Raggruppamento di istituzioni, perlopiù di carattere scientifico, che si pone come punto di riferimento per l’applicazione di metodiche innovative [...] in «poli d’eccellenza» per migliorare la loro specializzazione. (Michele Calcaterra, Sole 24 Ore, 6 aprile 2004, p. introdurre importanti integrazioni per supportare il made in Italy e i poli di eccellenza. (Roberto Bagnoli, Corriere della sera, 11 ...
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popolo del no
(Popolo del No, popolo dei no, popolo dei No), loc. s.le m. I contestatori del sistema. ◆ L’Italia, in una delle sue città più famose, ha conosciuto quel che da decenni aveva dimenticato: [...] dentro il governo Prodi. (Lucia Annunziata, Stampa, 15 aprile 2008, p. 1, Prima pagina).
Espressione composta dal s. m. popolo, dalla prep. di e dall’avv. no.
Già attestato nella Repubblica del 20 gennaio 1990, p. 5, Politica (Michele Smargiassi). ...
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premiopoli
(Premiopoli), s. f. inv. (iron.) Le beghe, le polemiche, gli scandali e i pettegolezzi suscitati dall’attribuzione dei premi letterari. ◆ Forse stuferebbe un po’ meno Premiopoli, ovvero il [...] . Ora cambia pelle, perde l’anima, non mi interessa più, e credo neppure alla città». (Michele Smargiassi, Repubblica, 17 settembre 2006, Bologna, p. I) • Anche il poeta Maurizio Cucchi, giovedì sull’«Avvenire», ripeteva – come recitava il titolo del ...
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prodiano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Romano Prodi, esponente politico del centrosinistra, già presidente del Consiglio dei ministri e della Commissione dell’Unione europea; di Romano [...] genere e che possa essere, come si lascia intendere, Michele Santoro o, come ha inteso il direttore di Radio altri) • È risuccesso. Nove anni dopo, l’incubo che turbava i sonni dei prodiani ha ribussato alla porta del Senato. (Giorgio Gazzotti, ...
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prodismo
s. m. La strategia economica e politica di Romano Prodi; espressione tipica di Romano Prodi. ◆ Basta pensare [...] al silente ritiro di Nino Andreatta, un bad boy del prodismo intelligente. [...] , simboli astrusi e altre strampalerie (uso un prodismo). (Michele Serra, Repubblica, 26 gennaio 2005, p. 16, Commenti ) • Sarà un’assemblea diversa soprattutto perché i partiti sono entrati in pieno nella campagna elettorale: il Pdl, ...
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pro-Tav
agg. inv. Favorevole alla realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità. ◆ Daniel Cohn-Bendit, figura leggendaria del ’68 francese, classe 1945, ieri mattina era nell’aula lauree di Lettere [...] l’accesso all’aeroporto di Caselle. Altri suggerivano di ritirare i conti dalle banche considerate «pro-Tav», Sanpaolo e Crt; morte della democrazia»; di intasare le statali guidando pianissimo. (Michele Concina, Messaggero, 8 dicembre 2005, p. 2, ...
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incontrare
v. tr. [der. del lat. tardo incontra: v. incontro1] (io incóntro, ecc.). – 1. a. Trovare per caso, o senza deliberato proposito, una o più persone davanti a sé o sulla propria strada (può [...] certe facce!; più cerco d’evitarlo e più l’incontro; fig., i. gli occhi, lo sguardo di qualcuno, posare gli occhi su persona commuovano al dolce latino della comune favella (Michele Mari); i loro sguardi, i loro occhi s’incontrarono; prov., scherz., ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] tesoro doveva essere stato nascosto su uno dei tre galeoni di scorta, quale però non era dato sapere, essendo i medesimi affondati nel corso di una violenta tempesta (Michele Mari); Fortunato colui ... a cui serbare eterna La gioventù del cor diedero ...
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MICHELE I, re di Romania (XXIII, p. 196)
Petru IROAIE
Salì al trono di Romania il 6 settembre 1940, all'età di 19 anni, in seguito all'abdicazione del padre Carol II, ma diminuito nelle prerogative reali di fronte al conducător Ion Antonescu....
Genero (m. 848) di Niceforo I, apparteneva alla nobile famiglia dei Rangabe. Successe a Stauracio nell'811, con l'appoggio degli "iconoduli". Questo fatto gli alienò l'esercito, in prevalenza iconoclasta, cosicché quando M. fu sconfitto dai...