via
1. MAPPA Una VIA è uno spazio pubblico, di larghezza limitata e di lunghezza molto variabile, destinato al passaggio di persone e di veicoli (vie urbane, di campagna; v. comunale, pro-vinciale, [...] per v. gerarchica); 10. in anatomia, è un canale o una cavità (vie lacrimali); 11. nella pratica medica, infine, è il modo in cui viene somministrato un farmaco (v. orale, rettale).
Parole, espressioni e modi di dire
in via di
per altre vie
per via ...
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spatriato agg. e s. m. Detto di persona che ha una collocazione sociale non ben definita; marginale, irregolare, precario; usato anche spreg. come insulto. | In senso neutro o apprezzativo, con riferimento [...] ”. - Quale? “Va dal balordo al ramingo, dal disorientato, al precario. Spatriato a volte è anche un insulto, un modo per definire in modo spiccio una persona che non ha un posto fisso, non ha un’identità chiara rispetto agli altri. Altre volte è un ...
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flow s. m. inv. Nella musica rap, la metrica, la prosodia e la cadenza che caratterizzano il fluire del fraseggio. ◆ Sono fatti di cronaca raccontati per ossimori come nel brano Democratica Violenza, ispirato [...] Jake La Furia ("sia io che Emis [Killa] siamo un po' arrogantelli, spocchiosetti, ma è un punto di forza per riuscire a scrivere nel modo in cui facciamo, anche duro"), la stessa voglia di rivalsa che li ha portati in vetta all'hip hop italiano. E il ...
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sindacato di strada loc. s.le. m. 1. Nel linguaggio sindacale, esperienza di impegno al servizio dei lavoratori agricoli, specialmente stranieri, spesso precarizzati e sottopagati, che vengono raggiunti [...] e precarizzazione del mercato del lavoro, mira a essere presente non soltanto in determinati luoghi di lavoro ma anche, in modo diffuso, nelle varie realtà territoriali. ◆ Lo stesso sindacato nel suo insieme, del resto, non potrà più essere quello di ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal [...] ... [R] «Ci siamo conosciuti a Radio Deejay, Cecchetto mi disse che mi affiancava a un maranza, un coatto. Il suo modo di fare era identico ad adesso. In 15 secondi siamo diventati migliori amici, nonostante avessimo stili diversi: lui non faceva le ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] rispondermi in quella maniera. In molti casi è sinon. di modo, senza sostanziale differenza: complemento di modo o m. (v. modo); avverbî di modo o m. (v. avverbio e modo); c’è modo e m. (più com. c’è modo e modo) di far le cose; in (o per) nessuna m ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] a ubbidire a un nostro ordine, o sim. In qualche caso ha piuttosto il senso di interpretare: il verso è stato inteso in vario modo; bisogna i. con discrezione queste parole; hai inteso male il suo gesto; i. in buona o in mala parte una parola, una ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî [...] , che concerne i modi della musica greca o quelli gregoriani. Nella tonalità moderna, note m., quelle che distinguono il modo maggiore dal modo minore (terzo e sesto grado della scala), in contrapp. alle note tonali, comuni ai due modi; armonia m ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] . dire). i. Con valore più ampio (in cui il concetto dell’opinare si unisce a quello del desiderare): ognuno la vuole a suo modo, chi la vuol cruda e chi la vuol cotta, frasi di uso com. per significare disparità di opinioni, di esigenze, di gusti. l ...
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taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, [...] Con sign. più generico, riferito a oggetti di forma più o meno appiattita, mettere in t., di t., per t., per ritto, in modo da poggiare in piano e presentare all’esterno i lati di minore spessore: disporre i libri di t.; que’ ruspi ... li contò, penò ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...