colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce [...] oliva, verde pisello, verde bandiera, grigio perla, ecc.; in altri casi si associano i nomi di due colori per definire in modo più o meno vago tonalità intermedie: rosso bruno, verde azzurro, blu marrone, grigio verde o grigioverde, ecc. Con altri ...
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(ant. altretanto) agg., pron. e avv. [da altro e tanto]. – 1. agg. indef. Quanto l’altro, nella stessa misura di un altro o di altra cosa: cinquanta paternostri con a. avemarie (Boccaccio); ho provato [...] hai speso dieci euro e io altrettanto. E come risposta a un augurio: «Buon appetito!» «Grazie, altrettanto». 3. avv. Nello stesso modo, nella stessa misura, ugualmente: il mio giudizio vale a. che il tuo; proverò a fare a.; Io da lei altretanto era o ...
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divèrso agg. e s. m. [lat. divĕrsus, propr. part. pass. di divertĕre «deviare», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»]. – 1. agg. Propr., volto in altra direzione, in senso proprio e fig.: seguire vie d.; [...] ): amendue hanno un solo orizzòn E d. emisperi (Dante); è così d. da me!; persone di gusti d.; io la penso in modo d., ecc. In matematica, il simbolo grafico, corrispondente alla locuz. «diverso da», è costituito dal segno di uguale tagliato da un ...
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divìdere v. tr. [dal lat. dividĕre] (pass. rem. diviṡi, dividésti, ecc.; part. pass. diviṡo). – 1. a. Fare più parti di un tutto: d. un foglio in due; d. una mela in quattro spicchi; d. una parola in sillabe; [...] d. con un taglio netto il torto dalla ragione. d. Essere frapposto fra due cose o due parti di una cosa in modo da separarle: un muricciolo divide i due campi; il Mediterraneo divide l’Europa dall’Africa; fig.: un lungo intervallo di tempo divide ...
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promìscuo agg. [dal lat. promiscuus, der. del tema di miscere «mescolare»]. – 1. Misto, indistinto, costituito dalla mescolanza di cose diverse: società p., formata da persone diverse per condizione o [...] , testimonio, vittima, ecc.; e moltissimi nomi di animali: leopardo, coccodrillo, volpe, ecc.). ◆ Avv. promiscuaménte, in modo promiscuo, senza distinzione: i prigionieri venivano ammassati promiscuamente in sudice baracche; anche con l’accezione ...
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apiàrio s. m. [dal lat. apiarium, der. di apis «ape»]. – Luogo dove sono sistemati gli alveari; anche l’insieme degli alveari riuniti in una stessa località: a. olistico, struttura collegata a delle arnie [...] esterne in modo che l’aria degli alveari saturi di profumi e suoni l’ambiente interno, a beneficio dell’ospite umano. ...
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monopòlio s. m. [dal lat. monopolium, gr. μονοπώλιον, comp. di μονο- «mono-» e tema di πωλέω «vendere»]. – 1. a. Nel linguaggio econ., accentramento dell’offerta o della domanda del mercato di un dato [...] pubblico (per es., il servizio postale e telegrafico, le ferrovie, la fornitura di energia elettrica), o di far affluire nel modo più economico un’entrata nelle casse dello stato (per es., il lotto e le lotterie, la vendita dei tabacchi); regime di ...
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ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso [...] ciascuno una propria autonomia narrativa, ma legati fra loro dalla continuità o complementarità di vicende, personaggi, situazioni, ecc., in modo da formare un quadro dei sentimenti, delle passioni, degli ideali e dei costumi di un’epoca o di un ...
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s. m. [dal lat. metaplasmus, gr. μεταπλασμός, der. di μεταπλάσσω «modellare in modo diverso»]. – 1. Nella grammatica tradizionale, ogni mutamento fonetico che alteri la parola per aggiunta, inserzione, [...] soppressione o permutazione di suoni (quindi protesi, epentesi, sincope, metatesi, ecc.). 2. Nella moderna linguistica, fenomeno morfologico per cui una parola passa da una declinazione o da una coniugazione ...
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pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta [...] , danno in genere: essere di p. (o di grave p.) per la salute, per la reputazione; recare p., danneggiare; bel modo quell’onesto curato ha saputo trovare per buttar via danari, con non mediocre pregiudizio d’un suo chierichetto, che deve essere un dì ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...