leucopoiesi
leucopoièṡi s. f. [comp. di leuco- e -poiesi]. – In biologia, il processo di formazione dei leucociti (detto anche leucocitopoiesi e, meno com., leucogenesi o leucocitogenesi), per differenziamento, [...] moltiplicazione e maturazione, a partire da una cellula progenitrice comune (variamente denominata dalle diverse scuole ematologiche: cellula staminale, istiocito, emoistioblasto), e con evoluzione verso le singole serie leucocitarie (granulocitica, ...
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sbaglio
sbàglio s. m. [der. di sbagliare]. – 1. a. Errore di valutazione o di giudizio: uno s. di prospettive; ha commesso il grave s. di sottovalutare gli avversarî; affermazione inesatta: uno s. di [...] : uno s. di progettazione, di costruzione; in partic., nel fare calcoli, nel parlare e nello scrivere, nel giocare: in questa moltiplicazione c’è uno s.; fare sbagli di ortografia; nella versione dal latino non ho fatto neppure uno s.; si vanta d ...
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via1
via1 avv. [dal sost. lat. via «via», che ha preso sign. avverbiale in locuz. come ire viam o ire via «andare per la (propria) strada»; la connessione etimologica del n. 4 con gli altri sign. non [...] vie via (Dante). 4. ant. o raro. Col sign. di volta1 o di per, per introdurre il secondo termine di una moltiplicazione: sì come vedemo manifestamente che tre via tre fa nove (Dante); soprattutto in alcune espressioni fig. come zero via zero fa zero ...
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vivaio
vivàio s. m. [lat. vivarium, der. di vivus «vivo»]. – 1. a. Vasca in cui l’acqua può circolare liberamente, usata per mantenervi vivi pesci destinati al consumo o alle operazioni di piscicoltura, [...] orticole. Di solito è suddiviso in semenzaio per produrre piantine partendo da semi, barbatellaio, settore riservato alla moltiplicazione per talea, nestaio (o più comunem. nestaia), dove vengono innestate le piante prodotte con varie modalità (seme ...
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valanga
s. f. [voce di origine preindoeur.]. – 1. a. In geografia fisica, massa di neve che precipita lungo un pendio montuoso, da una zona, o nicchia, detta «di raccolta» o «di distacco» a una zona [...] alla Townsend, mentre negli isolanti prende il nome di scarica disruptiva; fotodiodo a v., fotodiodo in cui si ottiene una moltiplicazione della fotocorrente utilizzando tensioni di polarizzazione prossime alle condizioni della scarica a valanga. ...
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ovolo
òvolo s. m. [der. (propr. dim.) di (u)ovo]. – 1. Fungo basidiomicete della famiglia agaricacee (Amanita caesarea), detto anche o. buono, cocco, che cresce nei boschi cedui, nelle radure, soprattutto [...] in numero più o meno grande, sul pedale di alcune piante, e normalmente nell’olivo, dovuta a un’anormale moltiplicazione cellulare nella zona generatrice, e usata talora per la riproduzione. 3. In architettura, termine che indica tanto una modanatura ...
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viviparita
viviparità s. f. [der. di viviparo]. – 1. In zoologia, tipo di riproduzione in cui, a differenza della oviparità e della ovoviviparità, l’embrione non si sviluppa all’interno di un uovo che [...] usato talvolta come sinon. di ovoviviparità). 2. In botanica, modalità di riproduzione propria delle piante vivipare; falsa v., la moltiplicazione vegetativa per mezzo di gemme avventizie, bulbilli, ecc. quando questi sono ancora sulla pianta madre. ...
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fractio panis
〈fràkzio ...〉 locuz. lat. eccles. (propr. «spezzatura del pane»), usata in ital. come s. f. – 1. Nella celebrazione della messa, l’atto dello spezzare e distribuire il pane o l’ostia eucaristica [...] ai fedeli, in ricordo del gesto compiuto da Gesù nella moltiplicazione dei pani, durante l’ultima cena e, dopo risorto, nel pasto con i discepoli in Emmaus. 2. In archeologia cristiana, rappresentazione del banchetto eucaristico. ...
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organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, [...] . nel linguaggio com., indica l’organo copulatore dell’uomo); nelle piante: gli o. della traspirazione, di secrezione, di moltiplicazione (per es., i tuberi della patata), riproduttori. Per gli o. della cellula, v. organello, organite, organulo. In ...
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totipotente
totipotènte agg. [comp. del lat. totus «intero» e di potente inteso nel suo valore participiale («che può, che ha la capacità di»)]. – 1. In embriologia animale, riferito a certi blastomeri [...] di cellule (per lo più di piante inferiori) che è capace di ulteriore sviluppo, nel senso che può dare origine, per moltiplicazione, ad altre cellule e quindi a tessuti o organi, o addirittura a una pianta intera; la cellula totipotente si comporta ...
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Biologia
L’accrescimento numerico degli organismi viventi mediante la riproduzione biologica. Il coefficiente di m. è diverso nelle diverse specie. L’aumento degli individui di una specie, nelle successive generazioni, è contrastato da vari...