paleantropo
paleàntropo (meno com. paleoàntropo) s. m. [lat. scient. Palae(o)anthropus, comp. di palaeo- «paleo-» e gr. ἄνϑρωπος «uomo» (v. -antropo)]. – In paleoantropologia, termine con cui venivano [...] indicati alcuni resti fossili di ominidi dell’ultimo periodo interglaciale, oggi riconosciuti come appartenenti al genere Homo, come per es. l’uomo di Neanderthal (v. neandertaliano). ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] Seguito da particolari denominazioni indica, in antropologia, forme o specie diverse: così, con u. di Neanderthal vengono indicate le popolazioni ascritte alla sottospecie Homo sapiens neanderthalensis, vissute nel periodo würmiano (v. neandertaliano ...
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(o Neandertal) Valle della Germania (Renania Settentrionale-Vestfalia), dove nel 1856 fu trovata, insieme ai resti di altre ossa dello scheletro di adulto, la calotta di un cranio maschile (fig. 1), che è considerata il prototipo di Homo neanderthalensis...
PALEOANTROPOLOGIA
Gioacchino Sera
. Il rapido susseguirsi in questi ultimi anni delle scoperte sull'uomo fossile, cioè sull'uomo di tempi geologici anteriori all'attuale, nelle diverse parti del mondo, ha accresciuto fortemente il patrimonio...