vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] ricorre per tenere viva l’attenzione dell’ascoltatore. Con la negazione, non è vero?, attendendo risposta affermativa: sei stato tu, che si può cioè dedurre dalle premesse della teoria. In logica matematica, una formula si dice vera in una struttura ( ...
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coerente
coerènte agg. [dal lat. cohaerens -entis, part. pres. di cohaerere «essere strettamente unito», comp. di co-1 e haerere «essere attaccato»]. – 1. a. Unito bene insieme: parti c. tra loro. b. [...] derivate a quella delle grandezze fondamentali. b. Nella logica matematica, si dice di un sistema in cui non cioè non sono dimostrabili contemporaneamente un’espressione e la sua negazione. ◆ Avv. coerenteménte, in modo coerente, con coerenza ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] mezzo, o a nessun patto, per nessuna ragione (come forma di negazione assoluta): non ce la può fare in nessun m.; non voglio in ’estensione e del pensiero. Modi del sillogismo, nella logica aristotelica, e poi nella tradizione latina e medievale, ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere [...] filosofia hegeliana, il passaggio da un concetto alla sua negazione, avvertito dallo spirito come impulso al superamento della prima guerra mondiale, che tende a superare le forme logiche del conoscere e le sue consuete forme espressive, e ...
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assurdo
agg. e s. m. [dal lat. absurdus, propr. «stonato», der. di surdus «sordo»]. – 1. agg. Che è contrario alla ragione, all’evidenza, al buon senso; che è in sé stesso una contraddizione: un’affermazione, [...] vedere come ne derivino conseguenze contraddittorie; in partic., in logica matematica, primo e secondo principio della riduzione all’a quali un enunciato è falso se implica la propria negazione o, rispettivam., una contraddizione. Teatro dell’assurdo, ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] prima metà del ’900 che, reagendo alla negazione materialistica e nietzschiana, riafferma, indipendentemente dalla suo segno positivo o negativo, di norma indicato col simbolo |n|. In logica matematica, v. di verità, la qualifica di vero (V) o falso ...
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NAND
‹nänd› [acronimo di N(ot) «non» e AND]. – Termine ingl. talora usato, con valore di sost. e in funzione appositiva, in logica matematica per indicare l’operazione di negazione del prodotto logico [...] (AND) tra due o più variabili binarie (operazione NAND), e più spesso nell’elettronica digitale per indicare il dispositivo che attua tale operazione (circuito NAND) ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] la concatenazione delle i.; seguire l’ordine, il filo, la logica delle i.; manca il legame tra le i.; in psicopatologia, per i. ho intenzione di cedere; come risposta di recisa negazione: «Allora accetti?» «Neanche per idea!». Cfr. l’espressione ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] due case; o, più spesso, in frasi negative, per esprimere assoluta negazione: non ci manca un ette; non ho un centesimo. Con rafforzamento di zeri e da uno (o da uni). Analogam., in logica matematica è talvolta usato come simbolo del valore di verità ...
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apofatico
apofàtico agg. [dal gr. ἀποϕατικός «negativo», der. di ἀπόϕημι «negare», ἀπόϕασις «negazione»] (pl. m. -ci). – Nella logica aristotelica, di giudizio che nega l’appartenenza di un predicato [...] a un soggetto. Teologia a., quella che procede alla conoscenza di Dio per via di negazioni, dicendo ciò che Dio non è. ...
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Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del n. ha accompagnato poi l’intero sviluppo...
Visione artificiale
Pietro Parodi
(Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati, Trieste, Italia)
Vincent Torre
(Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati, Trieste, Italia)
La visione artificiale, lontana dall'essere una restrizione...