orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente [...] appartiene all’orfismo originario distinguendolo dalle posteriori elaborazioni avute soprattutto in ambienti colti (pitagorici, neopitagorici e neoplatonici). A un complesso mito cosmogonico (dove il processo di generazione degli dei e degli uomini è ...
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spiritualismo
s. m. [der. di spirituale]. – 1. Termine introdotto dal filosofo Victor Cousin (1792-1867) per caratterizzare e definire la propria dottrina e successivamente usato per designare una corrente [...] , in vario modo, il primato e l’autonomia dello spirito rispetto alla realtà materiale: lo s. di Platone, dei neoplatonici; lo s. cartesiano. 2. Concezione e prassi di vita caratterizzata dall’esaltazione dei valori e degli interessi spirituali ...
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neoplatoniconeoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo [...] n., e, come sost., un n., i neoplatonici. ...
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seminale
agg. [dal lat. seminalis, der. di semen -mĭnis «seme»]. – 1. Del seme, che si riferisce al seme (di piante): tegumento s.; foglia s., sinon. disusato di cotiledone. 2. Più com. con riferimento [...] Ragioni s. (lat. rationes seminales), locuz. che traduce il greco λόγοι σπερματικοί, con cui gli antichi filosofi stoici e neoplatonici indicavano i principî vitali delle cose, immanenti al pneuma o al logos, e che garantiscono la vita, la continuità ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] di confronto. Nell’ambito di questa «rinascita» dell’antico si riscoprono autori prima ignorati (da tutto Platone ai neoplatonici e a Sesto Empirico; i grandi matematici, dossografi e geografi greci; fra gli scrittori latini, Lucrezio e Vitruvio ...
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non essere
nón èssere locuz. usata come s. m. – Espressione filosofica usata per indicare l’assoluta assenza di ogni oggetto o ente (non essere assoluto), ovvero, più raram., l’esclusione di una determinata [...] , con un’interpretazione geniale e fondamentale, al concetto di alterità, e identificato con la materia dai neoplatonici, assume un significato particolare nell’idealismo postkantiano, e particolarmente con Hegel, che nell’antinomia dell’essere ...
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Uno dei primi neoplatonici, scoiaro di Ammonio Sacca. Secondo Porfirio (Vita Plotini, 3) fu il primo a rompere il patto, convenuto tra lui e i condiscepoli Plotino e Origene (il neoplatonico), di non dar pubblicitȧ alle dottrine del maestro....
Medico e filosofo (Bearsted, Kent, 1574 - Londra 1637), il maggior rappresentante e teorico della setta dei rosacrociani. Fortemente influenzato, oltre che dagli scritti neoplatonici, dalle interpretazioni contemporanee della cabala - ritenuta...