strano
agg. [lat. extraneus; cfr. estraneo]. – 1. a. Diverso dal solito o dal comune, dal normale, molto singolare, tale quindi da destare meraviglia, stupore, curiosità: ha avuto questa opportunità [...] , sconveniente; Quasi romito, e strano Al mio loco natio, Passo del viver mio la primavera (Leopardi); anche, straniero: sanza dubbio non è sanza loda d’ingegno apprendere bene la lingua s. (Dante); nella povera Italia, la quale è stata e tuttavia è ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] sign. più soggettivo: il suo viso mi riesce n.; è un nome che non mi è n.; il fatto mi giunge n.; questo particolare mi è del affine, nell’uso ant., diverso da qualsiasi altra cosa, quindi singolare, straordinario: m’è sì nuovo e sì strano che voi ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] o plurali, e anche come pron. può essere singolare (con valore neutro) o plurale, con diversità di costo, oppure a ogni buon conto, tuttavia: debbo ritrovarlo in t. i modi; non so se sarò in casa a quell’ora, in t. i modi prova a telefonarmi ...
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chi1
chi1 pron. [lat. qui e quis], invar. (radd. sint.). – 1. Pron. relativo. Può essere masch. e, più raramente, femm., e significa «colui che, colei che»: chi entra per ultimo, chiuda la porta; prov. [...] quell’uomo?; chi cercate?; chi va là?, intimazione delle sentinelle; non saprei a chi rivolgermi; dimmi con chi vai e ti dirò valore di plurale, l’accordo del verbo si fa ugualmente al singolare: sento salire delle persone: chi sarà? L’accordo si fa ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] b. Con senso più generico, generalm. al sing., modo abituale di agire, di comportarsi: non mi sembra un buon p. quello di non far mai parlare gli altri; è un singolare p., il tuo! Come locuz. avv., per principio, seguendo come usuale e tassativa una ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] , espressione usata talvolta in luogo della prima persona singolare (chi scrive conosce bene il problema; il notaio si parrà la tua nobilitate (Dante). 4. Con varî sign. estens.: a. non com. Registrare in libri di conti: s. una partita; s. il dare e ...
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originale
agg. e s. m. [dal lat. tardo originalis, der. di origo -gĭnis «origine»]. – 1. agg. a. ant. Originario: i cittadini o. di Firenze; usanze o. di un luogo, proprie di esso, non importate, non [...] drammatica, concepita e realizzata appositamente per la radio o la televisione e non desunta o adattata da libri, lavori teatrali, ecc., scritti precedentemente. b. agg. Singolare, strano, bizzarro e sim., detto di persona: un uomo, una donna o ...
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nessuno
(ant. o pop. tosc. nissuno) agg. e pron. indef. [lat. ne ipse ūnus]. – 1. Neanche uno; è usato solamente al singolare, per escludere in maniera assoluta l’esistenza o la presenza o altra qualità [...] indizio. 3. Talora usato come sost. e in funzione di predicato, con riferimento a persona che non ha alcun valore, che non conta per niente: si dà delle arie, ma non è n.!; e io chi sono? n.? (cfr. parallelamente qualcuno in frasi come: è diventato ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] e a dipinti; lo stesso sign. è espresso talvolta anche dal singolare: la l. severa di un monumento, di una statua. Per estens ., ecc.). d. Nella marina militare, nave di l., sinon. non più in uso di nave da battaglia (vascello prima e corazzata poi ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] quali l’uomo è inteso astrattamente e in modo indeterminato, il singolare ha valore collettivo); Nasce l’u. a fatica, Ed è tra molte donne; Dio creò la donna da una costola dell’u.; non so chi fosse al telefono, ma era una voce d’uomo; accompagnato ...
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matrice invertibile
matrice invertibile o non singolare, matrice quadrata dotata di inversa (→ matrice inversa); il suo determinante è, quindi, diverso da zero.
Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine cultivar, che si riferisce a un’entità...