specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] iridata; Adiantum capillus-veneris, la felce capelvenere. Il singolare specie è talora usato in senso collettivo: la conservazione e fa s.; o, con prop. soggettiva: mi fa s. che non mi abbia ancora risposto; faceami s. ne’ primi tempi vedere un uomo ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] T. Tasso); Liberi s. a rio servaggio in seno Lieve a trovar non è (Alfieri). c. La capacità di sentire, in quanto presuppone un l’incongruenza grammaticale dell’accordo di un sostantivo singolare con un verbo plurale, o viceversa (questo ...
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uscita
s. f. [der. di uscire]. – 1. a. L’atto di uscire, di andare o venire fuori da un luogo chiuso o considerato come tale: l’u. degli scolari dalla scuola, l’u. degli impiegati dall’ufficio; l’u. [...] per sfuggire, per sottrarsi a una situazione complicata o pericolosa: non ho altra u.; di qui non c’è u. (con sign. simile a via d’uscita ◆ Pegg. uscitàccia, solo come battuta, espressione singolare e inaspettata ma anche sgarbata e villana, o, ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] terzo livello della scala delle difficoltà relative a singoli passaggi su roccia compiuti in arrampicata libera, articolato uno e l’altro, varie persone: il quale [padre Cristoforo], attonito non meno che afflitto, domanda al t. e al quarto, per aver ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] luci e di ombre – distribuite in modo da creare un singolare effetto visivo – prodotto dalla luce naturale (per es., dalla , e con ampie aperture (al contr., una stanza senza l., che non ha l.); lasciate che la l. entri nelle vostre case; i bambini ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, [...] oggi è usato soltanto quand’è posposto al sostantivo o non lo precede immediatamente; il femm. è regolare). – 1 cosa sconveniente o fuor di luogo; questa è b.!, di cosa singolare, divertente, ma anche esclamazione di disappunto e sim.; oh bella!, ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o [...] oggetto ma anche con i complementi già veduti, è rafforzato da stesso o da medesimo: credendo d’ingannare gli altri inganna sé stesso; non se la deve prendere con me ma con sé stessa; E ’l fiorentino spirito bizzarro In sé medesmo si volvea co’ denti ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] e con uso più generico, che dal sign. di personaggio caratteristico e singolare scende a quello più neutro di individuo: un t. allegro, curioso, di persona che corrisponde ai proprî gusti; non è il mio t., non mi piace, non fa per me; fare t., avere ...
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strambo
agg. [lat. pop. strambus, alteraz. di strabus, che è dal gr. στραβός «strabico, storto»]. – 1. non com. Storto, contorto: ha le gambe s.; camminava tutto s.; occhi s., strabici. 2. Corda s., [...] giunte, Che spezzate averien ritorte e strambe (Dante); il dì più non ritorna Ch’ei tauro immane le s. spezzò, E mugghiò ne che pensa e agisce in modo del tutto insolito, strano, singolare; estroso, imprevedibile, stravagante: un uomo s.; che persona ...
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tu
pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). – 1. È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato [...] m’hai tu pianto assai? Ch’or fostù [= fossi tu] vivo, com’io non son morta! (Petrarca). Il pron. tu e in genere la 2a persona singolare del verbo è, in gran parte dell’Italia, forma esclusivamente confidenziale, adoperata perciò tra parenti, amici ...
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matrice invertibile
matrice invertibile o non singolare, matrice quadrata dotata di inversa (→ matrice inversa); il suo determinante è, quindi, diverso da zero.
Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine cultivar, che si riferisce a un’entità...