critico2
crìtico2 s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). – Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, [...] : c. letterario, c. d’arte, c. teatrale, c. musicale. Nelle sue varie accezioni, la parola è di norma usata al masch., anche con riferimento a donna. ◆ Spreg. critichétto, criticùccio, criticuzzo, criticónzolo, criticastro (tutti poco com.); accr ...
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stricto iure
〈... i̯ùre〉 locuz. lat. (propr. «a stretti termini di legge»), usata in ital. come avv. – Espressione del linguaggio giur. e giudiziario, usata talora anche nel linguaggio com., che significa [...] «in piena conformità alla norma del diritto». ...
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scantinare
v. intr. [forse der. di cantino, la prima corda del violino, col pref. s- (nel sign. 3)] (aus. avere), non com. – 1. Uscire di tono nel suonare uno strumento a corda. 2. fig. Dire o fare qualcosa [...] di inopportuno o di sconveniente: in quella discussione hai scantinato. In senso più ampio, deviare dalla norma, allontanarsi, per lo più temporaneamente, dalla retta via, da un corretto comportamento: è un buon marito, o un bravo impiegato, ma ogni ...
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stricto sensu
locuz. lat. (propr. «in senso stretto»), usata in ital. come avv. – Espressione (anche sensu stricto) che significa «nel significato più proprio e restrittivo della parola, del termine, [...] della locuzione o della frase»: una norma interpretata s. s.; il termine «delitto» è qui usato sensu stricto. In partic., si usa nelle scienze naturali (talora abbrev. in s. str.) per restringere l’ambito semantico di un termine della classificazione ...
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lespedeza
lespedèża s. f. [lat. scient. Lespedeza, dal nome di D. Lespedez, un governatore spagn. della Florida del sec. 18°]. – Genere di piante delle leguminose papiglionacee che crescono in Asia, [...] ma anche utilizzate come piante da foraggio o per il sovescio; sono erbe perenni o suffrutici, per lo più sericei, con foglie generalmente a tre foglioline, fiori rossi, rosei o bianchi di norma in racemi ascellari, e legumi a un solo seme. ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il [...] organica o l’andamento reciproco di due o più fenomeni tra loro correlati. In partic.: q. potassio/calcio, numero (di norma uguale a 2) che esprime il rapporto secondo cui detti elementi sono contenuti nel siero di sangue; q. proteico, numero che ...
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protocollare1
protocollare1 agg. [der. di protocollo]. – 1. a. Del protocollo, che riguarda il protocollo: numero p.; formule p., atti p., con riferimento a documenti diplomatici; norme, usi, consuetudini [...] : un discorso, una relazione protocollare. c. In senso fig., con sign. affine a regolamentare, di cosa che risponde a una norma di regolamento e quindi formale, freddo o anche (scherz.) consuetudinario, solito: io allora ho fatto un inchino p., e ci ...
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protocollarita
protocollarità s. f. [der. di protocollare1], non com. – L’essere protocollare; rispondenza o conformità a un protocollo, e per estens. a un regolamento, a una norma formale. ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] tipo!; che gente!; che diavolo di ragazza!; che idee!; che birbone! Viene anche usato davanti a un aggettivo, che la norma vorrebbe seguito da un nome: che splendido panorama!; che bella giornata!; che gran disgrazia!; guarda in che bel pasticcio mi ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] Di uso com. le locuz. in v. di, per v. di, in forza di, per merito di, per opera di, grazie a: in v. della legge ..., a norma di tale legge; fu vinto per v. d’incantesimo; per v. (o per opera e v.) dello Spirito Santo, in grazia di un suo miracoloso ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...