continuare
continüare v. tr. e intr. [dal lat. continuare, der. di continuus «continuo»] (io contìnuo, ecc.). – 1. tr. a. Prolungare nel tempo, seguitare una cosa incominciata o che già durava: c. l’opera, [...] , continua, annotazione con cui si avverte che un articolo non è finito, ma viene ripreso più avanti (e allora viene di norma indicata la pagina: continua a pag. 8), oppure nei numeri successivi (come si fa soprattutto per i racconti a puntate o ...
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tour de force
〈tùur dë fòrs〉 locuz. fr. (propr. «giro, movimento di forza»), usata come s. m. – Fase di attività operativa, impresa o azione, che ha richiesto o richiederebbe un impegno e uno sforzo [...] fisico e psichico eccezionale, fuori della norma: è stato un tour de force realizzare il film in 40 giorni; preparare tre esami contemporaneamente è un vero tour de force; andare da Torino a Bari in macchina senza soste è un tour de force che non ...
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hilbertiano
〈i-〉 agg. – Relativo al matematico ted. D. Hilbert (1862-1943). In partic., spazio h., spazio vettoriale completo (in cui cioè qualsiasi successione convergente di punti converga a un punto [...] dello spazio stesso) nel quale sia definito il prodotto scalare di due vettori e sia inoltre definita la norma di un vettore come prodotto scalare del vettore per sé stesso. ...
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dialefe
dialèfe s. f. [comp. di dia- e di (sin)alefe]. – Nella metrica, particolare forma di iato fra due vocali consecutive, la prima in fine e la seconda all’inizio di parola, nei casi cioè in cui [...] (come nel verso dantesco: Or ti fa lieta ché tu - hai ben onde); ma anche in altri casi. Nella poesia latina e greca si ha di norma dialefe quando tra le due vocali cade la cesura e, nelle opere drammatiche, quando c’è cambiamento di interlocutore. ...
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integrando
s. m. [uso sostantivato del gerundio di integrare]. – In matematica, l’ente (di norma, una funzione) che è sottoposto all’operazione di integrazione. ...
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antinomia
antinomìa s. f. [dal lat. antinomĭa, gr. ἀντινομία, comp. di ἀντί «contro» e νόμος «legge»]. – Contraddizione, reale o apparente, fra due leggi o disposizioni di legge, fra due concetti, fra [...] in cui l’intelletto necessariamente incorre quando vuol considerare i fenomeni come cose in sé, derogando dalla norma fondamentale della limitazione dell’uso delle categorie alla sfera dell’esperienza possibile; le antinomie, che insorgono ...
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asse3
asse3 s. m. [lat. axis]. – 1. a. In senso ampio, l’elemento meccanico, di forma per lo più cilindrica, che, per un corpo girevole intorno a una retta, materializza, opportunamente vincolato, la [...] ; anche semplicem. Asse: le potenze, la politica dell’Asse. b. A. (linguistico) Roma-Firenze, denominazione della norma ortoepica proposta nel 1939, anche con riferimento alle concezioni politiche dell’epoca, secondo la quale venivano considerate ...
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subcultura
s. f. [comp. di sub- e cultura]. – Modello o sistema integrato di elementi esistenziali e valutativi (valori, conoscenze, linguaggio, religione, norme e forme di comportamento), che distingue [...] da quelli di altri gruppi e/o della società globale. Nell’ambito dell’antropologia culturale, il termine non ha, di norma, la connotazione riduttiva che può avere il sost. affine sottocultura (v.), ma va obiettivamente inteso come un sottinsieme di ...
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contra-
cóntra- [dal lat. contra «contro»]. – Prefisso di molte parole composte di formazione moderna (pochissime già presenti in latino, come contradicĕre, contraponĕre, contravenire), in genere verbi [...] , sia con valore avversativo sia con gli altri significati proprî della prep. e avv. contro; richiede di norma il rafforzamento della eventuale consonante iniziale del secondo componente (contraccolpo, contraddire, contrappeso). In alcuni composti si ...
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licenziosita
licenziosità s. f. [der. di licenzioso]. – L’esser licenzioso, la qualità di ciò che è licenzioso: l. di costumi, di linguaggio; i suoi discorsi sono spesso di una l. sconveniente. In senso [...] più concr., atto, comportamento licenzioso: non si possono ammettere (o ascoltare) certe licenziosità! Anticam., con sign. più generico, qualsiasi comportamento che si allontani dalla norma o dalla consuetudine, anche nell’arte. ...
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Protagonista dell'omonima tragedia lirica in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.
Figlia di Oroveso capo...
Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti...