concentrazione
concentrazióne s. f. [der. di concentrare]. – 1. a. L’azione di radunare, di far affluire o convergere in un punto o in una zona ristretta più persone o più cose o elementi della stessa [...] economica, si distribuiscono il reddito o la ricchezza, ossia il rapporto tra il reddito o la ricchezza complessivi e il numero delle persone tra le quali essi sono distribuiti; c. industriale, come aspetto particolare della concentrazione economica ...
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reciproco
recìproco agg. [dal lat. reciprŏcus «che va e viene, che fluisce e rifluisce», comp. di *recus «che sta indietro» e *procus «che sta innanzi»] (pl. m. -ci). – 1. Che sussiste in modo analogo [...] . Usi e sign. scient. e tecnici: a. In matematica, numero r. (o semplicem. reciproco, o anche inverso) di un dato numero (razionale, reale o complesso), non nullo, il numero tale che il prodotto del numero dato per esso sia uguale a 1; funzione r. (o ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] popolazione intesa come insieme indifferenziato, o comunque un gran numero di persone che presentano, o sono spinte ad indicò il gettito di un singolo tributo o l’ammontare complessivo delle entrate tributarie. Nell’uso mod., m. circolante, l ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] c. Ciascuno dei movimenti di cui è formata un’azione complessa: passo di danza eseguito in tre t.; azione schermistica in parità viene ripetuto, in tutto o in parte, riducendo il numero degli ostacoli), deve essere coperto a una velocità non inferiore ...
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densita
densità s. f. [dal lat. densĭtas -atis]. – 1. L’essere denso, nei varî sign. dell’agg.: la d. della nebbia toglieva la visibilità; un bosco ombroso per la d. del fogliame; opera pregevole per [...] , la condizione di un corpo, o di un complesso costituito di molti elementi, le cui parti costitutive sono più o meno vicine fra loro, secondo un rapporto che può essere precisato numericamente, o espresso genericamente mediante aggettivi come basso ...
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misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e [...] supera la m., ipermetro. c. In musica, lo stesso che battuta, come complesso determinato di tempi. d. Con sign. affine, nella ginnastica ritmica, ciascuno dei periodi di ugual numero di tempi (e costituito di tempi di azione e tempi di fermata), in ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] tre coordinate reali (per cui si parla anche di s. reale, in contrapp. allo s. complesso, in cui le coordinate sono numericomplessi); iperspazio euclideo, o s. euclideo a n dimensioni (o pluridimensionale), generalizzazione dello spazio euclideo in ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] o si illustrano i principî, le ragioni, i limiti di un’opera o di un complesso di opere, e sim.: p. di lavoro; p. di ricostruzione; p. dei festeggiamenti determinato periodo di tempo, oppure dei varî numeri, delle varie parti, delle varie esecuzioni, ...
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ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, [...] . delle schede; o. di una serie di fascicoli per numero progressivo; o. delle idee; curare l’o. di un archivio; provvedere all’o. delle milizie. 2. L’effetto dell’ordinare; il modo con cui un ente o un complesso di enti o di elementi è ordinato, cioè ...
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simpliciale
agg. [dall’ingl. simplicial, der. di simplex: v. simplesso]. – In matematica, relativo a un simplesso (v.), ovvero costituito da simplessi. Complesso s., complesso (v. complesso2, nel sign. [...] i concetti di segmento, triangolo, ecc., così il complesso simpliciale generalizza le idee di poligonale (intesa come insieme approssimata con una poligonale, una superficie con un opportuno numero di triangoli. Decomposizione s. o reticolazione s., ...
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numero complesso
numero complesso numero della forma x + iy, in cui x e y sono numeri reali e i, detto unità immaginaria, è un particolare numero complesso definito dalla relazione i 2 = −1. I numeri immaginari, così chiamati da Cartesio,...
numero complesso, modulo di un
numero complesso, modulo di un dato un numero complesso z = x + iy, è il numero reale non negativo
che dà il modulo del vettore (x, y) nella rappresentazione di z nel piano di Argand-Gauss. Nella rappresentazione...