moltiplicare
(ant. multiplicare) v. tr. [dal lat. multiplicare, der. di multĭplex -plĭcis «molteplice»] (io moltìplico, tu moltìplichi, ecc.). – 1. a. Rendere numericamente molte volte maggiore, o in [...] ha imparato a m., non sa ancora m., e sim. c. Per estens. del sign. matematico, ripetere, rifare una cosa un certo numero di volte: avendo lo stampo, si può m. a volontà il disegno; un sistema di specchi che moltiplica l’immagine all’infinito. 2 ...
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prodotto2
prodótto2 s. m. [part. pass. sostantivato di produrre]. – 1. Genericam., tutto ciò che la terra produce o che costituisce il risultato di una qualsiasi attività umana: p. agricoli, vegetali; [...] , nonché le operazioni stesse: p. scalare, p. vettoriale, p. tensoriale, p. topologico, p. di matrici, p. di un vettore per un numero reale, ecc., per i quali v. alle singole specificazioni. P. cartesiano di due insiemi A e B, l’insieme che ha per ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la [...] tempo: andare a teatro con f. (o con una certa f., con molta o con poca f., e sim.). 2. In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete o che un fenomeno avviene in una estensione di tempo più o meno determinata, talora espresso con una ...
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interno
intèrno agg. e s. m. [dal lat. internus, der. di inter «entro, tra»]. – 1. agg. a. Di dentro, che è dentro: le parti i. del corpo umano; tasche i., d’una giacca, d’un soprabito, ecc.; scala i., [...] d’un edificio o anche di un singolo appartamento; stanza i., che non ha finestre sulla via ma guarda sul cortile; numero i., il numero d’ordine della porta d’ingresso d’ogni appartamento a cui si accede da una medesima scala (nell’uso, per lo più ...
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divisore
diviṡóre s. m. [dal lat. divisor -oris, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. Chi divide; oggetto, ente o valore che divide. In partic.: a. In matematica, il secondo termine dell’operazione di [...] , d. di frequenza, dispositivo che di un segnale sinusoidale di frequenza f dà un segnale di frequenza f/n, con n numero intero detto fattore di divisione; d. di impulsi, dispositivo che di una sequenza di impulsi applicata al suo ingresso dà in ...
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popolazione
popolazióne (ant. populazióne) s. f. [dal lat. tardo populatio -onis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. L’insieme delle persone viventi in un dato territorio, considerate nel loro complesso [...] assoluta e la superficie del territorio espressa in km2 (si distingue in densità di p. territoriale, data dal rapporto tra il numero degli abitanti di una determinata zona e l’area della zona stessa, e densità di p. fondiaria, data dal rapporto tra ...
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barionico
bariònico agg. [der. di barione] (pl. m. -ci). – Relativo ai barioni; in partic.: numero b., di un nucleo o di un sistema di particelle, il numero che si ottiene attribuendo il valore +1 a [...] o nel sistema stesso, -1 a ogni antibarione, zero a ogni altra particella, e effettuando la somma algebrica; principio di conservazione del numero b., principio (posto in dubbio dalle teorie più recenti) secondo il quale in ogni reazione nucleare il ...
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rango
s. m. [dal fr. rang] (pl. -ghi). – Livello, grado, posizione rivestiti in una gerarchia di valori: 1. Nel linguaggio com., è riferito quasi esclusivam. alla posizione sociale: un uomo, una donna, [...] al decrescere delle frequenze (legge di Zipf). c. Nella marineria velica da guerra, la classe dei vascelli, determinata in relazione al numero dei ponti e quindi delle batterie di cannoni: vascello di 1°, 2°, 3° r., a tre, a due ponti e, rispettivam ...
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proporzionale
agg. [dal lat. tardo proportionalis]. – 1. Di proporzione, attinente alle proporzioni. In musica, notazione p., tipo di notazione in uso nella teoria mensurale, con la quale si regolavano [...] indica anche uno degli elementi di una proporzione nelle seguenti espressioni: medio p. tra due numeri a, b, il numero x tale che a:x = x:b; quarto p. dopo tre numeri a, b, c, il numero x per cui si ha a:b=c:x. Analogam.: pena p. alla colpa; imposta ...
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triadico
trïàdico agg. [dal gr. τριαδικός] (pl. m. -ci). – 1. Che ha carattere di triade o forma una triade; costituito di tre elementi: si attribuisce a Stesicoro l’invenzione della disposizione t. [...] della tesi, dell’antitesi e della sintesi. 3. a. In matematica, numero t., numero razionale che, moltiplicato per un’opportuna potenza di 3, dà un numero intero: per es., il numero illimitato periodico 0,777... (=7/9) che, moltiplicato per 32 (= 9 ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...