malvagio
malvàgio agg. [prob. dal provenz. malvatz, che è il lat. tardo malifatius «che ha cattivo fato»] (pl. f. -gie o -ge). – 1. a. Di persona, che opera il male compiacendosene o restando indifferente [...] iperb., anche nell’uso com., di ciò che per qualsiasi motivo risulta spiacevole, non soddisfacente: fa un tempo m., oggi; più spesso in frasi negative, con litote: non mi sembra un’idea m.; il film non è stato poi tanto malvagio. ◆ Avv. malvagiaménte ...
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giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno [...] è legge di g.; regno, stato, società fondati sulla g.; avere una nozione esatta, imperfetta, limitata della g.; amare, praticare la g.; procedere, agire secondo g.; fare un atto di g.; operare contro la g.; violare, calpestare la g.; a questo mondo ...
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trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] , passarlo: a gli amici Boschi tornando, ho tratto i dì felici (T. Tasso); Così quegl’ineffabili Giorni, o mio da uno stato, da una condizione, in uno stato o in una condizione diversi: t. a salvamento una persona; t. a compimento un’opera; l’ ...
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knickerbocker
〈nìkëbokë〉 s. ingl. [dal cognome di D. Knickerbocker, immaginario autore a cui lo scrittore statunitense W. Irving attribuisce la propria opera History of New York (1809), satira della [...] , con disegno a quadri. 3. Filato ritorto caratterizzato dalla presenza di piccolissimi bottoncini (ottenuti dalla feltratura di cascami greggi o colorati) incorporati allo statodi carda; anche, il tessuto fatto con tale filato, che appare come ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, [...] utilità pubblica imposto dallo stato ai cittadini più facoltosi, che dovevano provvedere a finanziare iniziative di carattere vario (feste, giochi, preparativi militari, ecc.). 2. L’ordinamento tradizionalmente fissato per le manifestazioni del culto ...
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apostolo
apòstolo s. m. [dal lat. tardo apostŏlus, gr. ἀπόστολος, der. di ἀποστέλλω «inviare»]. – 1. a. Ciascuno dei dodici discepoli di Gesù Cristo, da lui scelti come speciali collaboratori e continuatori [...] per dare conveniente appoggio alle estremità delle tavole del fasciame esterno. In origine erano 12, donde il nome che è stato conservato per i due rimasti. 3. Dito d’a., sorta di pasta dolce in forma di grosso dito, fatta di pasta sfoglia ripiena ...
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scena
scèna s. f. [dal lat. scaena, gr. σκηνή «tenda, fondale del palcoscenico»]. – 1. a. Parte del teatro dove gli attori recitano; è costituita generalm. da una piattaforma sopraelevata rispetto al [...] orchestra ha suonato il preludio dell’opera a sc. vuota; fuori scena, di azione che, nel corso della stato un imprevisto cambiamento di sc., sono state sostituite molte persone, sono stati mutati radicalmente programmi e direttive); cambiamento di ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] si accompagna quella dello stato d’animo che ne consegue (soprattutto se di sofferenza): la qual cosa di concetto, stima, opinione: avere un alto, avere un grande s. di sé; per un giusto s. di noi medesimi, dobbiamo supporre che quest’opera ...
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invenzione
invenzióne s. f. [dal lat. inventio -onis «atto del trovare; capacità inventiva», der. di invenire «trovare», part. pass. inventus]. – 1. L’azione d’inventare e, concr., la cosa stessa inventata. [...] ampio, opere d’invenzione, tutte le operedi fantasia, quali sono, per es., le opere narrative di J. S. Bach. In seguito il termine è stato utilizzato, indipendentemente da una precisa connotazione stilistica o formale, nei titoli di alcuni lavori di ...
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tredicesimo
tredicèṡimo agg. num. ord. [der. di tredici]. – 1. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 13: il t. volume dell’Enciclopedia (in cifre arabe 13°, in numeri [...] s. m., un t. (1/13), ciascuna delle tredici parti uguali in cui è stato diviso un intero; e così due t., tre t. (2/13, 3/13), ecc mensilità: v. mensilità. c. Nel commercio librario, copia di un’opera a stampa che l’editore s’impegna talora a dare ...
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La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli studi dedicati al complesso delle semantiche...
Cantante italiano (n. Granze 1936). Dopo gli studi con E. Fava Ceriati, al conservatorio C. Pollini di Padova, ha debuttato a Spoleto nel 1961 in Trovatore. Dotato di grande presenza scenica, ha interpretato quasi tutti i ruoli di baritono,...