presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: [...] suo discorso: il conferenziere è stato presentato al pubblico dal presidente dell’accademia; ho l’onore di presentarvi il professore ... che vi intratterrà su ...; per estens., illustrare, nella prefazione di un libro, l’opera e la personalità dell ...
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prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con [...] prende in prestito» 1 dalle unità dell’ordine superiore, che restano quindi diminuite di 1, e si aggiunge 10 alle unità dell’ordine considerato; cosicché, per es., per la sottrazione 85 − 37 si opera sottraendo 7 da 15 (invece che da 5), e poi 3 da 7 ...
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tassello1
tassèllo1 s. m. [lat. tessĕlla, dim. di tessĕra «dado, lastra quadrata per pavimenti»]. – 1. a. Piccolo pezzo di pietra o di legno che si adopera sotto varie forme e per usi tecnici diversi [...] statodi maturazione, la buona conservazione, ecc. 2. In fonderia, pezzo formato con sabbia che, posto sulla forma, serve da sagoma per parti in sottosquadro, o comunque rientranti, del pezzo da formare: è impiegato per semplificare l’operazionedi ...
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officina
s. f. [dal lat. officina, da un prec. opificina, der. di opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano», comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»]. – 1. a. Impianto, a carattere industriale [...] o artigiano, attrezzato con macchine operatricidi quantità, dimensioni e tipi diversi, nel quale si effettuano lavorazioni meccaniche e metallurgiche inerenti alla fabbricazione di semilavorati, di macchine, di organi e parti meccaniche e ...
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impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le [...] per la ruota, il trascinamento di un organo ad essa accoppiato (per es., una catena). Usi fig.: quadro, opera che reca l’i. del di riconoscimento di paternità o per stabilire la provenienza di sangue, sperma o capelli trovati in luoghi dove è stato ...
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getto
gètto (ant. e poet. gitto) s. m. [der. di gettare]. – 1. L’atto, il fatto di gettare (nel sign. proprio del verbo), lancio: il g. di una pietra; g. di una bomba da un aereo; proibire il g. dei [...] , liquida o gassosa, che viene emessa: è stato investito da un g. d’acqua bollente; g. di sangue (più com. sbocco), emottisi; in partic scultoria, l’operazione e la tecnica del gettare, cioè del colare il metallo fuso: opera, lavoro di getto. Anche ...
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dispensa1
dispènsa1 s. f. [der. di dispensare]. – 1. L’atto del dispensare ad altri, distribuzione: fare la d. del pane ai poveri; d. gratuita di medicinali ai più bisognosi. 2. a. Luogo nel quale si [...] le provviste alimentari. 3. Ciascun fascicolo di un’opera che si pubblica a riprese periodiche: la stato o, per sua delega, il procuratore generale presso la Corte d’appello, autorizza la celebrazione del matrimonio civile nonostante la presenza di ...
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modesto
modèsto agg. [dal lat. modestus, der. di modus «misura, limite»]. – 1. a. Di persona che non ama mettere in mostra i proprî meriti, anzi cerca di nasconderli o sminuirli agli occhi altrui, sia [...] suo operato; raccontò la sua impresa con m. parole. d. Che rivela un sentimento di intimo pudore, di riservatezza, di decenza di modestia, spesso ostentata o finta: modestamente, sono riuscito a fare ciò che nessun altro era stato capace di ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] la particella pron. meritarsi, cioè meritare per sé: sei stato bravissimo e un premio te lo meriti; ti meriteresti uno di m., perché libera (Tommaseo). Più com. l’uso intr., nella locuz. ben m. di qualcuno, rendersi benemerito di lui, operare in ...
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richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] o forze navali: la flotta è stata richiamata; spesso come sinon. di ritirare: essendosi alleggerita la pressione nemica ad altra opera, riportandoli testualmente o solo ricordandoli con opportune indicazioni di rinvio: mi si permetta di r. qui ...
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La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli studi dedicati al complesso delle semantiche...
Cantante italiano (n. Granze 1936). Dopo gli studi con E. Fava Ceriati, al conservatorio C. Pollini di Padova, ha debuttato a Spoleto nel 1961 in Trovatore. Dotato di grande presenza scenica, ha interpretato quasi tutti i ruoli di baritono,...