ospedaliero
ospedalièro agg. e s. m. (f. -a) [der. di ospedale]. – 1. a. Di ospedale, degli ospedali: assistenza, attrezzatura o.; cure o.; complesso o., di edifici adibiti a ospedale; architettura ospedaliera. [...] o.; in questo caso è usato spesso (anche nella forma ospedaliere) come sost.: un o., una o.; per lo più ordini: frati o.; suore o.; fratelli ospedalieri dell’Immacolata Concezione, congregazione religiosa di laici fondata verso la metà dell ...
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medico3
mèdico3 s. m. [dal lat. medĭcus, propr. uso sostantivato dell’agg. prec.] (pl. -ci). – 1. Chi professa la medicina: albo, ordine dei m.; fare il m., esercitarne la professione; chiamare il m. [...] (attualmente, m. di famiglia sostituisce la precedente denominazione di m. della mutua); m. curante, quello che ha in cura un paziente; m. internista; m. ospedaliero, che presta servizio in un ospedale; m. primario, o assol. primario, quello che ha la ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare [...] , corpo armato di cittadini, reclutato per mantenere l’ordine pubblico e difendere le pubbliche libertà, che, sorto due squadre, l’una delle quali (le guardie) ricerca e insegue l’altra (i ladri). d. ant. Inserviente d’ospedale durante il turno di ...
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reparto
s. m. [variante di riparto (der. di ripartire1)]. – 1. Ripartizione; in questa accezione è ant. o molto più raro rispetto a riparto, fuorché nell’espressione dell’uso giur. e amministrativo piano [...] ’ospedale; il capo o la capo reparto, grafie rare per (il o la) caporeparto. 3. a. Nel linguaggio milit., ogni unità organica, costitutiva di un’altra unità di ordine superiore: così la squadra è un reparto del plotone, quest’ultimo della compagnia ...
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compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con [...] religiosi tra laici che curano il trasporto degli infermi all’ospedale e dei morti al cimitero; C. della Misericordia, lo stesso che Confraternita della Misericordia; C. di Gesù, l’ordine dei gesuiti. 4. Corporazione d’artigiani o di lavoratori. È ...
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civico
cìvico agg. [dal lat. civǐcus, der. di civis «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. Che è proprio dei cittadini, in quanto appartengono a uno stato (cfr. civile): l’ordine c.; passione c.; virtù civiche; [...] il civico); in alcune altre, come scuola c., palazzo c., ospedale c., consiglio c., è in genere sostituita da comunale o milizia cittadina, e poi guardia nazionale), corpo di cittadini armati, costituito soprattutto per la tutela dell’ordine. ...
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accettazione
accettazióne s. f. [dal lat. tardo acceptatio -onis]. – 1. Atto dell’accettare, dell’accogliere: a. di un incarico, di un ricorso; a. di una donazione, di un’eredità; ufficio di a. dei telegrammi [...] (alla posta); ufficio di a. delle domande; sala di a. (dei malati all’ospedale, dei bagagli alla stazione), ecc. In partic., a eccles. per indicare un giudizio dato non secondo ragioni di ordine morale, ma per motivi soggettivi, d’interesse o simpatia ...
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mauriziano1
mauriziano1 agg. – 1. Che si riferisce all’ordine cavalleresco dei SS. Maurizio e Lazzaro, fondato nel 1572 con scopi militari e religiosi, divenuti più tardi assistenziali e benefici: cordone [...] ospedale mauriziano. 2. Medaglia m. (talora sostantivato, la m.): distinzione onorifica concessa dal presidente della «protettore delle nostre armi», era concessa originariamente, dal 1839 al 1954, soltanto agli ufficiali già insigniti dell’ordine dei ...
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chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] centrale elettrica, o un pubblico servizio, per es. un ospedale, ecc.) in stato di immediata utilizzazione per l’uso cui o più genericam. parola d’ordine, codice di riconoscimento, associato a una zona di memoria dell’elaboratore, che l’utente deve ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] l’ambulanza l’ha raccolto era ancora v., è morto durante il trasporto all’ospedale; la polizia ha l’ordine di catturare i due feroci assassini vivi o morti; i nati v. dello scorso anno; essere ancora v. e vegeto, v. e verde, in ottime condizioni ...
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TABOR (arab. Gebel eṭ-Ṭur)
Donato BALDI
Dosso isolato di forma conica che emerge 602 m. dalla pianura d'Esdrelon in Palestina e 560 dal Mediterraneo, esteso osservatorio su tutta la Galilea. Monte sacro per le tribù israelitiche del nord delle...
(gr. ῾Ρόδος) Isola della Grecia (1404 km2 con 117.000 ab. ca.), nel Mare Egeo, la più grande del Dodecaneso (Sporadi meridionali), con uno sviluppo costiero di 400 km circa. Posta a circa 20 km a S della costa turca, è allungata in direzione...