richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] r. alla realtà o al senso della realtà, e spec. r. all’ordine, r. all’obbedienza, r. al dovere o al senso del dovere, r in congedo che sono stati richiamati alle armi per un periodo di istruzione o per esigenze di ordinepubblico o per mobilitazione. ...
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Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli [...] piazza”), l’episodio annuncia il clima prossimo venturo, che prevedibilmente farà largo uso dell’ordinepubblico per lanciare segnali d’ordine più generali. (Ida Dominijanni, CentroRiformaStato.it, 27 ottobre 2022, Miscela Meloni).
Derivato dal nome ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] , all’inizio del gioco, sono poste sul tavoliere secondo un ordine prestabilito e che, a ogni turno, devono essere mosse di si vuole pranzare rapidamente e in forma semplice, in locali pubblici (rosticcerie, bar e ristoranti, spec. di stazioni, ...
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ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva [...] . concr., l’edificio in cui hanno sede tali uffici: andare al ministero. 4. Pubblico ministero: storicamente il rappresentante del potere esecutivo davanti all’autorità giudiziaria; nell’ordinamento italiano è invece un magistrato facente parte dell ...
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richiamo
s. m. [der. di richiamare]. – L’azione di richiamare, il fatto di venire richiamato, e il modo con il quale si effettuano. In partic.: 1. a. L’azione di chiamare e il fatto di essere chiamato [...] r. per il pubblico, o semplicem. r., ogni mezzo di cui si serve la pubblicità per attirare l’attenzione del pubblico (cfr. il successione delle carte. Con queste accezioni, è sinon. di parola d’ordine. e. Menzione che di una parola, di un nome, di un ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] . della patria, della nazione, del paese, della comunità, della fede, delle anime, del pubblico, della clientela; consacrarsi al s. di Dio, entrare al s. di Dio, in un ordine o un istituto religioso; con accezione più generica la locuz. al s. di, con ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] senza effetto, o di consiglio non ascoltato, e sim.: l’ordine è rimasto l. morta; le mie parole sono rimaste l si indica spesso una raccolta di lettere curata dall’autore stesso o pubblicata da altri (sinon. quindi di epistolario): le l. di Cicerone; ...
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scala
1. MAPPA La parola SCALA è un termine generico per indicare vari tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di superare un dislivello, salendo o scendendo [...] elementi omogenei concreti o astratti che si susseguono secondo un ordine progressivo, stabilito in base a criteri diversi, di grandezza, su scala planetaria ma credo una maggioranza tra il mio pubblico – che passa gran parte delle sue ore di veglia ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] euclideo in cui un punto è rappresentato da un insieme ordinato di n numeri; s. affine, lo spazio in cui ., o poco s., alla cronaca cittadina; l’articolo non può essere pubblicato per mancanza di s.; si sono dovuti operare alcuni tagli al resoconto ...
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pericolo
perìcolo s. m. [dal lat. pericŭlum «esperimento, processo giudiziario, rischio»]. – 1. a. Circostanza o complesso di circostanze da cui si teme che possa derivare grave danno: essere, trovarsi [...] di cosa propria, punito nei limiti in cui dal fatto derivi pericolo per la pubblica incolumità); p. pubblico, stato eccezionale dell’ordinepubblico, dichiarato nell’evenienza di gravi disordini dal ministro dell’Interno con l’assenso del presidente ...
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órdine pùbblico Condizione di quiete, rispetto delle leggi e delle istituzioni, controllo delle tensioni sociali e politiche. L'ordinamento positivo italiano considera l'o.p. come limite estrinseco al riconoscimento giuridico delle varie manifestazioni...
Secondo il diritto internazionale privato, l’ordine pubblico costituisce un limite generale al riconoscimento delle sentenze e all’applicazione del diritto straniero da parte dei giudici nazionali nell’ordinamento giuridico interno. In Italia,...