priorita
priorità s. f. [dal lat. mediev. prioritas -atis, der. del lat. prior -oris «precedente»]. – 1. Anteriorità, antecedenza nei confronti di altro, o di altri: rivendicare la p. di un’invenzione; [...] premesse rispetto alla conclusione del sillogismo). Nella filosofia scolastica, p. di natura, il carattere di ciò che viene avanti nell’ordine dell’essenza (per es.: p. dell’animale rispetto all’uomo, in quanto per essere uomo si deve essere animale ...
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richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] con fermezza a tornare, ma in senso fig., nelle espressioni r. alla realtà o al senso della realtà, e spec. r. all’ordine, r. all’obbedienza, r. al dovere o al senso del dovere, r. a un comportamento più corretto, r. all’osservanza della regola ...
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francescano
agg. e s. m. – 1. agg. Di san Francesco d’Assisi (1181 o 1182-1226) e dell’ordine da lui fondato: il movimento f.; la predicazione f.; la regola f.; l’abito f.; missioni francescane. Che [...] condurre una vita f.; nutrire un amore f. per tutte le creature. 2. s. m. Seguace di san Francesco; appartenente all’ordine dei frati minori da lui fondato nel 1223: f. conventuali, osservanti, cappuccini; la chiesa dei f.; terziarî f. (v. terziario ...
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assegno
asségno s. m. [der. di assegnare]. – 1. Somma assegnata a vantaggio di qualcuno in corrispettivo di prestazione di lavoro o per altre ragioni: passare, corrispondere al figlio un a. mensile; [...] che ne rende più difficile l’utilizzazione in caso di smarrimento o falsificazione. c. A. circolare, titolo di credito all’ordine emesso da un istituto di credito a ciò autorizzato o da un suo corrispondente, per somme presso di esso disponibili al ...
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ubbidienza
ubbidiènza (o obbediènza, letter. ubidiènza) s. f. [dal lat. oboedientia, der. di oboediens -entis «ubbidiente»]. – 1. L’atto, il fatto di ubbidire, di accettare cioè e di eseguire un ordine [...] u. al timone. 2. L’abitudine a ubbidire, sentita ed esercitata come un dovere di rispettosa sottomissione alle disposizioni e agli ordini di chi svolge una funzione direttiva o di guida, e quindi anche alle disposizioni e ai regolamenti che ne sono l ...
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frate
s. m. [lat. frater «fratello»]. – 1. ant. Fratello: Moronto fu mio f. ed Eliseo (Dante). La parola fu molto in uso anche come vocativo, soprattutto per esprimere affetto o un sentimento di amore [...] Bernardo, frate Ugolino, ecc.; per questo uso, v. anche fra2. La denominazione di frate è estesa anche ai cavalieri professi dell’Ordine di Malta, e anticam., nella locuz. frati gaudenti, ai cavalieri della B. V. Maria Gloriosa (v. gaudente, n. 1 b ...
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banda1
banda1 s. f. [dal provenz. banda, prob. dal lat. mediev. banda nel senso di «partito, fazione» (v. banda2)]. – 1. non com. Lato, parte: passare da b. a b.; uscio, sportello a due b., a due battenti; [...] riferito a un oggetto qualunque, essere inclinato, piegato da una parte; dare di b. (poco usato), sbandare; timone alla b.!, ordine di mettere tutto il timone dalla parte verso la quale era già inclinato; orzare o poggiare alla b., mettere il timone ...
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bando
(ant. banno) s. m. [dal got. bandwō «segno»; lat. mediev. bandum e bannum]. – 1. a. Annuncio pubblico, in origine gridato dal banditore, oggi notificato con avviso a stampa: b. di concorso; b. [...] , in senso ampio; in partic., pena pecuniaria che nel medioevo era imposta a chi violasse i bandi e in genere gli ordini d’un sovrano o dei suoi rappresentanti o di altre pubbliche autorità. 4. Nel linguaggio di marina (in questo senso, dalla locuz ...
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curando
s. m. [gerundio del verbo curare], invar. – Formula convenzionale che può accompagnare un ordine (di acquisto o di vendita) dato a un agente di cambio; essa indica che l’ordine stesso deve essere [...] eseguito alle condizioni di prezzo e nel momento che l’agente crederà più opportuno nell’interesse del committente, sempre durante la riunione di borsa per cui l’ordine è dato. ...
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cursus honorum
〈... onòrum〉 locuz. lat. (propr. «corso degli onori, carriera»), usata in ital. come s. m. – Nell’antica Roma, la serie progressiva delle cariche pubbliche (e l’ordine nel quale si succedevano) [...] che potevano essere ricoperte dai varî cittadini, ciascuno nell’ambito della propria condizione: il cursus honorum dell’ordine senatorio, dell’ordine equestre. ...
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órdine sacro Sacramento che investe dell'esercizio del ministero sacro il diacono, il sacerdote o il vescovo. Nella Chiesa cattolica e ortodossa l'o.s. conferisce al sacerdote il potere di agire 'in persona di Cristo' (per es. quando assolve...
ordine
Federigo Tollemache
Guy Dominique Sixdenier
In quanto concetto prevalentemente filosofico, o. ricorre assai spesso nel Convivio e nella Monarchia; con una certa frequenza ricorre nel Paradiso dove si tratta dell'o. universale e a...