applicato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di applicare]. – 1. agg. Riferito, adattato, destinato, dedito (con le stesse accezioni cioè del verbo, e in genere con funzione più di participio che di agg.). [...] . si parla di arte a. (all’industria, all’arredamento e sim.), e arti a. sono spesso dette le arti minori (oreficeria, ceramica, decorazione, ecc.). b. In botanica, di organo addossato strettamente all’asse che lo porta. 2. s. m. Impiegato inferiore ...
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opus
s. neutro lat. (propr. «opera, lavoro»), usato in ital. al masch. – 1. Termine che, seguito da un numero progressivo (e comunem. abbreviato in op.), è usato per indicare le composizioni musicali [...] originario dell’Inghilterra, usato spec. nei sec. 13° e 14° per decorare arredi sacri). b. Alcuni procedimenti tecnici dell’oreficeria e della filigrana, che spesso prendevano il nome dal luogo di produzione (per es., o. veneticum ad filum, metodo ...
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mosano
moṡano agg. – Relativo al fiume Mòsa e al territorio da esso attraversato (Francia orient., Belgio merid. e Paesi Bassi). Arte m., quella fiorita dall’inizio del 12° sec. ai primi decennî del [...] 13° nella regione attraversata dalla Mosa, che vide lo sviluppo eccezionale della toreutica e dell’oreficeria, ma che in alcuni suoi rappresentanti (René de Huy, Nicolas de Verdun) andò molto al di là della produzione artigiana, affrontando in modo ...
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zana
(o żana) s. f. [dal longob. *zaina; v. zaino2], tosc. – 1. a. Cesta di forma leggermente ovale, poco profonda e fatta di sottili stecche d’ontano o d’altro legno intrecciate (poco diversa quindi [...] : nella z. a destra di quella via di campagna scorreva un’acqua, silenziosa nell’ombra (Pirandello). b. Nell’architettura, e anche nell’oreficeria, cavità a forma di zana, nicchia. ◆ Dim. zanèlla (o żanèlla), anche con accezioni partic. (v. zanella). ...
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campionario
campionàrio s. m. e agg. [der. di campione]. – 1. s. m. Raccolta ordinata di campioni di merci, ecc., per saggio o mostra: un c. di stoffe, di lavori di oreficeria; il c. di un commesso viaggiatore. [...] In senso fig., insieme di cose o fatti svariati e spesso curiosi o bizzarri: il suo libro è un c. di corbellerie; è un conversatore divertente, che ha tutto un c. di barzellette e di aneddoti. 2. agg. ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i [...] o. basso o di bassa lega, di titolo inferiore a 18 carati; o. di Napoli, pop., inferiore a 12 carati. In oreficeria, con riferimento alle diverse sfumature di colore impartite all’oro dai metalli che gli si uniscono in lega per aumentarne la durezza ...
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celliniano
agg. – Di Benvenuto Cellini (1500-1571), orafo, scultore e scrittore del Rinascimento: bronzi c., oreficeria c., o, con riferimento alla sua attività letteraria, scritti c., rime c.; che ricorda [...] lo stile del Cellini: un busto c., una composizione celliniana ...
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pendaglio
pendàglio s. m. [der. di pendere]. – 1. Oggetto che pende; in partic.: a. Lavoro d’oreficeria, di materia più o meno preziosa e di forma varia, che si porta appeso a una collana, a una spilla, [...] a un braccialetto, a un nastrino e sim., o che fa da orecchino. b. Doppia cinghia di cuoio che i militari portano attaccata al cinturino sotto la giubba o al cinturone, e alla quale appendono la sciabola ...
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pendant
‹pãdã′› s. m., fr. [propr., part. pres. di pendre «pendere»]. – 1. Riscontro, corrispondenza, con riferimento spec. a cose che, a coppia, si corrispondono simmetricamente: questa stampa è il [...] pendant di quell’altra, fa da pendant a quell’altra, opp. le due stampe fanno, o si fanno, pendant. 2. In oreficeria, termine talora usato (spec. in passato) come equivalente dell’ital. pendente, nel sign. 3 a. ...
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pendente
pendènte agg. e s. m. [part. pres. di pendere]. – 1. agg. a. Che pende dall’alto (con uso prevalentemente participiale): i prosciutti p. dal soffitto; nel linguaggio giur., frutti p., i frutti [...] a durante: pendente il tempo del privilegio. 2. s. m., ant. Pendio, pendenza: nel p. della strada. 3. s. m. a. In oreficeria, ciondolo o tipo di orecchino a forma allungata, per lo più di goccia. È in uso anche come traduz. del fr. pendentif (v ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli oggetti di o. sono oro, argento e platino....
Vedi OREFICERIA dell'anno: 1963 - 1996
OREFICERIA (v. vol. V, p. 730)
E. Formigli
F. Tiradritti
G. Pisano
I. Pini
E. Lippolis
G. Bordenache Battaglia
G. A. Ko¿elenko
G. A. Ko¿elenko ¿ Red.
F. Salviati
G. Poncini
Le tecniche. - Il...