anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata [...] al cielo, immaginati con i piedi tortuosi e terminanti a spire di serpenti: Così gl’immani a. pagaro Di lor nefanda scelleranza il fio (V. Monti) ...
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eroide
eròide s. f. [dal titolo, lat. Heroides (plur. di herois -idis, dal gr. ἡρωίς -ίδος «eroina1») di un’opera in distici elegiaci di Ovidio, che raccoglie immaginarie lettere d’amore di donne ed [...] eroine greche], letter. raro. – Epistola d’amore in versi, di tono elegiaco, che s’immagina scritta per lo più (ma non necessariamente) da un eroe o da una eroina: poesia di occasione, ... poesia di viaggio, ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle [...] imagine divina, Per farmi chiara la mia corta vista, Data mi fu soave m. (Dante); una buona dose di legnate sarebbe una buona m. per lui; la m. è giunta tardi (cfr. il verso di Ovidio: Principiis obsta: sero medicina paratur: v. principiis obsta). ...
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si parva licet componere magnis
〈... kompònere ...〉 (lat. «se è lecito confrontare le cose piccole con le grandi»). – Frase usata da Virgilio (Georg. IV, 176) a proposito del paragone che egli istituisce [...] tra i lavori delle api e le fatiche dei Ciclopi, in forma simile presente più volte anche in Ovidio; si ripete talvolta, per lo più in tono scherz., per scusarsi di accostare o paragonare cose, fatti, argomenti molto diversi tra loro per valore o ...
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clizia
clìzia s. f. [dal nome della ninfa Clizia che, secondo il racconto di Ovidio, dopo essere stata abbandonata da Febo (il Sole), si consumò d’amore guardandolo, finché fu trasformata in eliotropio]. [...] – Nome con cui è talvolta chiamata dai poeti la pianta detta dagli antichi eliotropio (il girasole): In bianca vesta con purpureo lembo Si gira Clizia palidetta al sole (Poliziano) ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico [...] , amore non corrisposto, ecc.): le e. di Mimnermo, di Simonide, di Callimaco, ecc. (in Grecia), di Tibullo, Properzio, Ovidio, ecc. (in Roma). In epoca medievale e moderna, componimento di vario argomento, riproducente (in modo adeguato alla metrica ...
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elegiaco
elegìaco agg. [dal lat. tardo elegiăcus, gr. ἐλεγειακός] (pl. m. -ci). – Di elegia, proprio dell’elegia: componimento, metro, genere e.; distico e., la strofa risultante dall’unione di un esametro [...] i poeti e. (anche s. m. pl., gli e.; per antonomasia, gli elegiaci latini: Cornelio Gallo, Tibullo, Properzio, Ovidio, ecc.); stile elegiaco. Per estens., mesto, doloroso: sentimenti elegiaci. ◆ Avv. elegiacaménte, non com., in tono elegiaco, secondo ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] (Petrarca), verso che traduce (come l’altro del Foscolo: Conosco il m. ed al peggior mi appiglio) la nota frase di Ovidio (Met. VII, 20-21) video meliora proboque, Deteriora sequor. e. Locuz. particolari: nel m. di qualche cosa, nel momento o nel ...
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ars s. f., lat. («arte»). – Parola lat. che, seguita da aggettivi o complementi, forma locuzioni varie e titoli di opere: A. amatoria («arte di amare»), titolo di un’opera del poeta latino Ovidio (43 a. [...] C
17 d. C.) sul modo di conquistare le persone amate; a. dictaminum o a. dictandi («arte di comporre»), titolo di numerosissimi libri di testo (sec. 11°-15°) che insegnavano per regole ed esempî a scrivere ...
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naiade1
nàiade1 (o Nàiade) s. f. [dal lat. Naias -ădis, gr. Ναϊάς -άδος, der. del tema di νάω «scorrere»]. – 1. Nella mitologia classica, nome generico delle ninfe delle acque (sorgenti, fiumi, laghi), [...] scioglieranno l’enigma: dove Naiade (da leggere Naiàde, con l’accento spostato per ragioni metriche) deriva da un passo di Ovidio (Met. VII, 759) per falsa lettura di Laiades «il figlio di Laio», cioè Edipo, solutore dell’enigma posto dalla Sfinge ...
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Poligrafo (Bologna 1601 - ivi 1671); dal 1625 prof. nell'univ. di Bologna, si occupò di scienze naturali, di letteratura e di storia, soprattutto della sua città; autore di una Bibliotheca bononiensis (1641), l'opera sua più interessante è lo...
Storico italiano (n. Il Cairo 1930 - Bologna 2012); prof. univ. dal 1967, ha insegnato storia medievale a Bologna. Presidente onorario del Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo di Spoleto, presidente del Centro studi sulla spiritualità...