figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con [...] , ma per mezzo di una o più figure retoriche, di traslati, di simboli: espressione f.; significato f.; uso f. di una parola, o parola usata in senso f.; parlare f., linguaggio f.; stile f., quello in cui si fa uso frequente di modi metaforici. Anche ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] . aequalem) e nei gruppi gua, gue, gui iniziali (guasto, guerra, guida). ◆ In questo Vocabolario, il segno di dieresi viene posto, sulle parole italiane in esponente, nei soli casi in cui lo iato riguardi la vocale i o u seguita da vocale tonica: per ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] un termine p. per indicarlo; non è questa l’espressione più p., ma spero che tu mi capisca ugualmente; non riesco a trovare una parola più p.; il suo p. nome è questo (cioè il suo vero nome, diverso da nome proprio); ci sono cose che, per decenza ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] delle righe di una serie spettrale e anche, per estens., il livello energetico o lo stato corrispondente alla riga. 6. Parola, cioè vocabolo o locuzione, che serve a denotare un oggetto o definire un concetto, soprattutto in quanto sia propria di ...
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trattino
s. m. [dim. di tratto2]. – Breve lineetta che, in tipografia e nella scrittura, serve a dividere una parola in fin di riga (di qui la denominazione più estesa di trattino, o tratto, di divisione), [...] .: il rapido Milano-Roma-Napoli, l’incontro Pertini-Mitterrand, un volume in-8°, le categorie C1-C2); per unire due o più gruppi di parole o nomi, numeri o segni (e in questo caso si lascia per lo più uno spazio prima e dopo il trattino; per es.: la ...
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traverso
travèrso agg. e s. m. [lat. transversus: v. trasverso]. – 1. agg. a. Che va da un lato all’altro di una superficie, di uno spazio, nel senso della larghezza oppure obliquamente, o si dispone [...] , e in genere, andare per t., essere mal sopportato, avere un effetto spiacevole, voltarsi in veleno e sim.: intuii che le sue parole erano mosse solo da invidia, e il complimento mi andò per traverso. Per le varie espressioni formate con la locuz. a ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] in alcuni casi, per l’affinità che v’era in latino tra v e b (che in età imperiale, pur distinguendosi in principio di parola e dopo consonante, si confusero tra loro in altre posizioni), può essere esito di b latina tra vocali (per es., provare, lat ...
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sciarada
s. f. [dal fr. charade, e questo dal prov. charrado «chiacchierata, conversazione», der. di charrá «chiacchierare» di origine onomatopeica come l’ital. ciarlare]. – 1. In enigmistica, gioco [...] intero) si scompone in rosa (primiero) e rio (secondo); sc. a frase, in cui una parola può risultare da un’intera frase, in genere ritenuta valida se la parola intera e la frase sono omografe (per es. incameramento da in camera mento); sc. incatenata ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] dantesco nonpossa); ma nella maggioranza degli altri casi il non rimane staccato, o tutt’al più unito con trattino alla parola seguente. Le locuz. di questo secondo gruppo sono registrate in questo Vocabolario talora come lemmi autonomi (per es., non ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] o all’articolo) per fare un’osservazione, dare una notizia, chiarire o illustrare o commentare un passo o una parola: le n. di un commento; n. storiche, filologiche, grammaticali, linguistiche; n. esplicative, illustrative; testo con note, senza note ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...