parte [lat. pars partis]. - ■ s. f. 1. a. [ciascuna delle cose in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che esse siano materialmente staccate l'una dall'altro, sia che possano essere considerate [...] ed è usato soprattutto nel sign. di «parte costitutiva di una struttura, di un insieme, spesso astratto»: la parola «incontestabile» è divisibile in più componenti. Costituente sottolinea ulteriormente l’imprescindibilità di una parte in un tutto: l ...
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elisione /eli'zjone/ s. f. [dal lat. elisio -onis, der. di elidĕre "elidere"]. - 1. (ling.) [cancellazione grafica della vocale finale davanti a vocale iniziale di parola seguente] ≈ ‖ apocope, troncamento. [...] 2. (metr.) [fusione in una sola sillaba metrica della vocale finale di una parola con la vocale iniziale della parola che segue] ≈ sinalefe. ↔ dialefe. ...
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password /'pɑ:swə:d/, it. /'pas:word/ s. ingl. [comp. di pass "passaggio" e word "parola"], usato in ital. al femm. - (inform.) [parola di riconoscimento impiegata nei sistemi di elaborazione a scopo di [...] sicurezza contro il loro uso improprio da parte di utenti non autorizzati] ≈ chiave (d'accesso), parola d'accesso (o d'ordine). ...
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Fabio Rossi
parte. Finestra di approfondimento
Parti astratte e concrete - Ciò che è compreso in un tutto è detto p., termine generico (per insiemi sia astratti sia concreti, per parti integranti o secondarie, [...] ed è usato soprattutto nel sign. di «parte costitutiva di una struttura, di un insieme, spesso astratto»: la parola «incontestabile» è divisibile in più componenti. Costituente sottolinea ulteriormente l’imprescindibilità di una parte in un tutto: l ...
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sbaglio /'zbaʎo/ s. m. [der. di sbagliare]. - 1. a. [lo sbagliare nel valutare o nel giudicare: commettere uno s.] ≈ errore, (lett.) fallo. ↓ imprecisione, inesattezza. b. [lo sbagliare nel parlare o nello [...] modo manifesto un desiderio inconscio »), ma che viene in genere utilizzato nel senso com. di «scambio involontario di parole nel parlare o nello scrivere»: l’ha definito traditore anziché traduttore: è stato forse un lapsus? Senza alcun riferimento ...
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traslato [dal lat. translatus, part. pass. di transferre "trasferire, trasportare"]. - ■ agg. (ling.) [trasformato per metafora o altro tipo di espressione figurata: parola usata in senso t.] ≈ figurato, [...] metaforico. ‖ simbolico. ↔ letterale, proprio. ■ s. m. 1. (crit.) [figura retorica consistente nel sostituire una parola con un'altra in base a un rapporto di similitudine fra le due] ≈ metafora, (ant.) traslazione. 2. (estens., crit.) [qualsiasi ...
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trattino s. m. [dim. di tratto²]. - (tipogr.) [breve linea usata per dividere una parola in fin di riga, per unire gli elementi di una parola composta, ecc.] ≈ lineetta, trait-d'union, tratto. ...
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tratto² s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre "trarre"]. - 1. [singolo movimento di matita, di penna, ecc., e, anche, l'effetto tracciato: cancellare con un t. di penna] ≈ frego, linea, riga, segno. [...] 2. (tipogr.) a. [breve linea usata per dividere una parola in fin di riga, per unire gli elementi di una parola composta, ecc.] ≈ [→ TRATTINO]. b. [filetto sottile delle lettere con chiaroscuro molto accentuato] ≈ finezza, grazia. 3. (gio.) [nella ...
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scandalo /'skandalo/ s. m. [dal lat. tardo scandălum, gr. skándalon "ostacolo, insidia"]. - 1. [offesa della coscienza e della serenità altrui, provocata da azione, fatto o parola che offra esempio di [...] , motivo di s.] ≈ ‖ disgusto, sconcerto, turbamento. ● Espressioni: dare scandalo ≈ scandalizzare; pietra dello scandalo → □. 2. (estens.) [parola, azione o fatto che offende o turba la coscienza, che presenta un'esagerazione intollerabile rispetto a ...
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lineetta /line'et:a/ s. f. [dim. di linea]. - [piccolo tratto orizzontale usato per unire due elementi di una parola composta (per es., errata-corrige), per segnare in fin di riga l'interruzione di una [...] parola che continua nella riga seguente, ecc.] ≈ trattino. ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...