impacchettamento
impacchettaménto s. m. [der. di impacchettare]. – 1. L’operazione di impacchettare, d’involtare o chiudere in pacchetti: i. delle sigarette. 2. a. Nel linguaggio scient. e tecnico, la [...] concentrazione di un materiale o di particelle in un volume più piccolo di quello da esse originariamente occupato. b. In fisica nucleare, indice di i., il rapporto tra il difetto di massa (v. massa) di un nuclide e il suo numero atomico. ...
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demone
dèmone s. m. [dal lat. tardo daemon -ŏnis, gr. δαίμων -ονος]. – 1. Nella storia delle religioni e delle credenze popolari, divinità inferiore, entità intermedia tra il divino e l’umano, che influisce [...] (dal nome del fisico scozz. J. C. Maxwell, 1831-1879) un ipotetico essere capace di interagire con le singole particelle microscopiche di un sistema (per es. le molecole di un gas) e di produrre trasformazioni contrarie a quelle previste dalla ...
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ergodico
ergòdico agg. [comp. del gr. ἔργον «opera; energia» e ὁδός «via», con riferimento al «percorso» del punto che rappresenta un sistema di «energia» data] (pl. m. -ci). – In meccanica statistica, [...] spontanea, ogni stato dinamico microscopico (ossia ogni insieme di valori istantanei di posizione e di velocità delle particelle costituenti il sistema) compatibile con il loro stato macroscopico: in altre parole, secondo la cosiddetta ipotesi e ...
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bersaglio
bersàglio (ant. berzàglio) s. m. [dal fr. ant. bersail]. – 1. Ciò che si cerca di colpire sia con il tiro delle armi da fuoco sia con le armi da getto, soprattutto per esercitazione militare [...] di radioonde irradiate dall’antenna; in fisica nucleare, oggetto sul quale viene diretta una radiazione (per es., il fascio di particelle emanate da un acceleratore). 4. In senso estens. e fig., scopo a cui si mira: colpire, raggiungere il b.; andare ...
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centrifugazione
centrifugazióne s. f. [der. di centrifugare]. – Operazione mediante la quale si sfruttano intense forze centrifughe per separare materiali di diversa densità, che vengono immessi nel [...] , per la scrematura del latte, ecc.). C. frazionata, particolare tipo di centrifugazione, molto usata in biologia per ottenere separatamente diversi tipi di particelle sospese in un liquido, graduando opportunamente la velocità della centrifuga. ...
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granulato
agg. e s. m. [der. di granulo, o part. pass. di granulare2]. – 1. agg. Di corpo ridotto in granuli o che mostra piccoli granelli sulla sua superficie. 2. s. m. a. Aggregato lapideo artificiale, [...] per lo più composto da grani di determinata pezzatura. b. Preparazione farmaceutica per uso orale, in forma di agglomerati di granuli solidi, derivante dalla compattazione, fatta a umido o a secco, di particelle di polveri. ...
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classamento
classaménto s. m. [der. di classare]. – 1. Operazione economica catastale che consiste nell’attribuire, sul luogo, qualità e classe ad ogni singola particella catastale mediante il confronto [...] con le particelle tipo. 2. Valorizzazione, attribuzione di pregio: c. di un titolo (v. classare). ...
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veliger
vèliger s. m. [propr. voce lat. scient., dal lat. tardo velĭger «che porta vele», con allusione al velo (lat. scient. velum) che caratterizza questa larva]. – In zoologia, forma larvale tipica [...] , il guscio e altre strutture dell’adulto; la regione prototrocale è sviluppata e presenta un’espansione laminare ciliata (velo o velum) che viene utilizzata come organo propulsore nel nuoto e per convogliare le particelle alimentari verso la bocca. ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] e temperatura (T la temperatura assoluta), ed è simbolo di tonnellata in metrologia, del quark top in fisica delle particelle. Nella forma maiuscola puntata, T. è talora usata come abbrev. di tutti in partiture musicali, ed è abbreviazione corrente ...
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singoletto
singolétto s. m. [der. di singolo]. – 1. In spettroscopia, riga spettroscopica isolata, tale cioè che, anche se osservata con spettroscopî di altissimo potere risolutivo, si conserva singola [...] quindi senza presentare alcuna struttura. Con sign. estens., il termine è poi usato, in riferimento ad atomi o a particelle subatomiche, in contrapp. a multipletto, per indicare uno stato non degenere, non costituente cioè una sovrapposizione di più ...
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alfa, particèlle Particelle materiali emesse con alta velocità dai nuclei degli atomi delle sostanze radioattive, identificate, intorno al 1900, da lord Rutherford. Sono costituite da nuclei di elio (massa: 4 unità di massa atomica, carica...
In linguistica, particelle che servono a dare forza o ritmo alla frase; per es., la negazione nelle frasi «più che non occorra»; «più che non sia necessario», o il ti di eccoti in frasi come «eccoti che arriva lui» e similari.