essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] o nel tempo: da qui al paese ci saranno almeno sei miglia; c’è più di un’ora di cammino; quanto c’è per arrivare a Pasqua? In altre espressioni temporali: che ora è?; è l’una, sono le nove; è l’ora di andare; è il momento di agire; era il mattino ...
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contento1
contènto1 agg. [lat. contĕntus, part. pass. di continere «contenere», quindi propr. «contenuto; pago di qualche cosa»]. – 1. Appagato, soddisfatto di quanto si fa o si riceve; si costruisce [...] : come mai sei così c.?; viso c., faccia c.; cuor c., persona che si contenta facilmente, senza troppi pensieri, pacifica (anche in grafia unita, cuorcontento o corcontento); con valore superl., c. come una pasqua. ◆ Accr. fam. contentóne (f. -a). ...
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fiadone
fiadóne s. m. [lat. tardo flado -ōnis «focaccia», dall’alto ted. flado; cfr. ted. mod. Fladen «id.»]. – 1. Dolce tipico trentino in forma di pasticcino triangolare, ripieno di un impasto di mandorle, [...] burro, miele, chiodi di garofano, rum o altro liquore, cotto nel forno; per lo più al plur., fiadoni. 2. Nell’Abruzzo, dolce di Pasqua fatto di sfoglia dolce ripiena di formaggio, ricotta e uova sbattute. ...
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chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. [...] ); visita delle sette ch., a Roma, visita delle sette basiliche maggiori che si svolge la terza domenica dopo Pasqua. ◆ Gli alterati si riferiscono tutti alla chiesa come edificio: dim. chieṡina, chieṡétta, chieṡettina, chieṡuòla (v.); vezz. o spreg ...
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palma2
palma2 s. f. [lat. palma, che è lo stesso etimo della voce prec., con altro sign.]. – 1. Al plur., palme (lat. scient. Palmae), in botanica sistematica, famiglia di piante monocotiledoni, che [...] delle Palme (nel lat. eccles. dies palmarum, dominica in palmis o palmarum, ecc.), la domenica immediatamente precedente quella di Pasqua, che dà inizio alla settimana santa, e ricorda, con il rito della benedizione e processione delle palme (o dei ...
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ricorrenza
ricorrènza s. f. [der. di ricorrere]. – 1. Il fatto di ricorrere, cioè il ritorno periodico di un avvenimento a determinati intervalli di tempo: r. cicliche; r. di un fatto, di un fenomeno; [...] , o la celebrazione ricorrente: nella fausta r. del genetliaco del Sommo Pontefice; in questa solenne r.; la r. del Natale, della Pasqua; festeggia tutte le r., civili e religiose. In partic., ciascuno dei casi in cui un fenomeno si verifica, o una ...
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vigilia
vigìlia s. f. [dal lat. vigilia, propr. «il fatto di vegliare, vigilanza» e quindi «veglia», der. di vigil -ĭlis «vigile»]. – 1. a. letter. Veglia, notte trascorsa senza dormire, per studio, [...] alla celebrazione della messa e ad alcuni altri riti preparatorî nella sera che precede alcune maggiori solennità: la v. di Pasqua, della Pentecoste, di Natale, ecc.; e senza mai guardar festa o vigilia ... lavorarono (Boccaccio). b. In partic., la ...
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colomba1
colómba1 s. f. [lat. colŭmba]. – 1. La femmina del colombo: Quali colombe dal disio chiamate Con l’ali alzate e ferme al dolce nido Vegnon per l’aere, dal voler portate (Dante); in similitudini: [...] , respingendo soluzioni di forza. 3. Dolce la cui forma richiama quella d’una colomba ad ali spiegate: è fatto di pan dolce e viene preparato (anche industrialmente) soprattutto in occasione della Pasqua. ◆ Dim. colombèlla (v.), colombina (v.). ...
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cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] ; c. a proposito, letter. c. in acconcio; in partic., di data che ricorre periodicamente: quest’anno il Natale cade di venerdì; Pasqua cade il 10 aprile. b. Incorrere, incappare: c. nelle grinfie della polizia; c. in mano ai nemici, nelle mani dei ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] per il giorno dopo, e nei giorni festivi); m. di mezzanotte, quella celebrata nella notte che precede la festività di Natale o di Pasqua; m. al campo, celebrata su un altare all’aperto, soprattutto per le truppe; andare a m. o alla m. (anche per ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione del «passare oltre» del Dio d’Israele,...
pasqua
Alessandro Niccoli
Due occorrenze in Rime XCIX 2 e 3 Messer Brunetto, questa pulzelletta / con esso voi si ven la pasqua a fare: / non intendete pasqua di mangiare, / ch'ella non mangia, anzi vuol esser letta.
Secondo l'uso del tempo,...