gravoso
gravóso agg. [der. di grave]. – Grave, pesante, non in sé ma in quanto fa sentire il suo peso; quasi esclusivam. in senso fig., di cosa dura a sopportarsi perché richiede fatica, spese, disagi, [...] o perché reca pena, dolore e sim.: lavoro, incarico, servizio g.; impegni, obblighi g.; patti, condizioni g.; imposte g.; la qual cosa era tanto a Nastagio g. a comportare, che per dolore più volte ... gli venne in disidero d’uccidersi (Boccaccio); ...
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villano
s. m. e agg. (f. -a) [lat. tardo villanus «abitante della villa», cioè della campagna: v. villa]. – 1. s. m. a. Nel medioevo, chi risiedeva nella villa, la terra aperta che si contrapponeva al [...] documento scritto in mano, le persone, e specialmente quelle semplici e sprovvedute, sono più tranquille sull’applicazione dei patti convenuti). b. estens. Persona rozza di modi, poco civile e poco educata (come venivano polemicamente considerate le ...
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osservare
v. tr. [dal lat. observare, comp. di ob- e servare «serbare, custodire, considerare»] (io ossèrvo, ecc.). – 1. a. Guardare, esaminare, considerare con attenzione, anche con l’aiuto di strumenti [...] medico; o. le norme della circolazione stradale; o. la parola data, gli impegni, le obbligazioni assunte; tu non hai osservato i patti; cercate di o. il più rigoroso silenzio; o. i precetti della Chiesa; o. il digiuno, l’astinenza, il riposo festivo ...
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osservatore
osservatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. observator -oris]. – 1. Chi osserva, in senso generico, e talora con riferimento alla relatività del suo punto di vista: eventi che hanno colpito gli [...] . 3. Raro, chi si attiene a quanto è prescritto o mantiene fede a obblighi assunti: essere un leale o. dei patti; essere o. dei comandamenti, dei precetti (cfr. osservante); uno zelante o. della disciplina. 4. Titolo di giornali e periodici: O ...
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Eurocamera
(eurocamera), s. f. inv. Parlamento europeo. ◆ Il Partito popolare europeo (Ppe) chiude il suo Consiglio politico di Marbella con la richiesta della presidenza della Eurocamera fino al 2002. [...] puntano i popolari è la centrista francese Nicole Fontaine. (Foglio, 9 luglio 1999, p. 1, Prima pagina) • In attesa dei patti, l’Eurocamera si è risvegliata con una pennellata di nero, con la decisa avanzata dell’estrema destra razzista e xenofoba ...
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accettabile
accettàbile agg. [dal lat. tardo acceptabĭlis]. – Che si può accettare: patti, condizioni a.; non è proprio a. la nostra attuale situazione; persona a. in una società, in un ambiente. Anticam., [...] anche accetto, gradito: sanza la umiltà, niuna virtù è a. a Dio (Fior. di s. Franc.). ◆ Avv. accettabilménte, in modo accettabile: lavoro eseguito accettabilmente ...
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extraziendale
(extra-aziendale), agg. Esterno a un’azienda. ◆ con lo scopo di sviluppare contestualmente strumenti previdenziali di categoria, basati su contratti collettivi, accordi aziendali e patti [...] extraziendali, affiancati da strumenti previdenziali di carattere individuale. (Sole 24 Ore, 6 dicembre 2000, p. 19, Norme e Tributi) • Un piano che nel romanzo [«Cordiali Saluti»] s’intreccia contrastivamente ...
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accettare
v. tr. [dal lat. acceptare, frequent. di accipĕre, part. pass. acceptus] (io accètto, ecc.). – 1. Consentire ad accogliere, a ricevere quanto viene offerto o proposto: a. un regalo, un suggerimento, [...] un consiglio; a. una donazione, un’eredità (anche come espressioni tecniche del linguaggio giur.); a. i patti, una proposta; a. volentieri, di buon grado, con riluttanza; non sempre è facile a. ciò che il destino ci manda; sopportare o ...
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questione
questióne (letter. o pop. quistióne) s. f. [dal lat. quaestio -onis, der. di quaerĕre «chiedere, interrogare», part. pass. quaestus]. – 1. a. letter. Domanda, interrogazione: formulare una [...] Roma capitale d’Italia nel 1870, per la complessa definizione dei rapporti tra i due stati, e risolta con i «Patti Lateranensi» del 1929; la q. meridionale o del Mezzogiorno, il problema, posto già dal deputato lucano Giustino Fortunato subito dopo ...
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iniquo
agg. [dal lat. iniquus, comp. di in-2 e aequus «equo»]. – 1. Non equo, non giusto: una sentenza i.; i. e ingiusta legge (G. Villani), in quanto viola un principio morale di uguaglianza; un trattamento [...] i., ant., inadeguata al lavoro prestato. Implica, per lo più, una volontà cosciente di sopraffazione e di ingiustizia: imposero patti iniqui, inique condizioni di pace; di qui il passaggio al sign., letter., di vòlto deliberatamente al male: Benigna ...
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Comune della prov. di Messina (50,1 km2 con 13.320 ab. nel 2008). È situato alle falde dei Nebrodi, a 157 m s.l.m. Centro agricolo e commerciale, con piccole industrie di trasformazione. Stazione balneare a Marina di Patti.
Fu edificata dai...
Per Patti lateranensi si intendono gli accordi stipulati nel 1929 (e resi esecutivi con la l. n. 810/1929) tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, con i quali si è posta fine alla c.d. questione romana. A seguito di essi, la Chiesa cattolica...