photobook
(photo-book), s. m. inv. Album fotografico. ◆ Goran Krivokapic, che già si era imposto al Guitar Festival di Corfù, al «Segovia» di La Herradura in Spagna, e al «Bartoli» di Aix en Provence, [...] copertina trova il photobook con manifesto «starring» Fabio Cannavaro, massima icona virile del momento, testa rasata, sorriso perfetto, torso nudo, guerriero giapponese tatuato sul braccio destro. Il corpo come banca, come mercato, come patrimonio ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] : a. Quantità minima di qualche cosa: basta solo un’i. di sale; il liquore mi fa male, versamene appena un’i.; per essere perfettamente in centro, il quadro andrebbe spostato un’i. a destra; non ce n’è in casa nemmeno l’i., di cosa che manchi del ...
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grillesco
agg. (iron.) Tipico di Beppe Grillo. ◆ la mannaia della ipersatira grillesca comincerà inesorabilmente ad abbattersi sulle teste doc alla ribalta di questi tempi: di striscio su [Silvio] Berlusconi [...] della sera, 24 settembre 2007, p. 45, Spettacoli & Tv) • Lui (Alberto Bognanni) è un qualunquista disincantato, perfetto target per il populismo antipolitico grillesco – e infatti i suoi aforismi fuori campo spesso lo sfiorano – lei (Sabrina ...
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per-1
pér-1. – È la prep. lat. per, usata in latino come prefisso per la formazione di verbi composti, che passano poi, più o meno immutati sia nella forma sia nel significato, insieme con i loro derivati, [...] ), o del compimento, del perfezionamento (come in peraequare, perficĕre – cui si collegano i der. perfectus «perfetto» e perfectio «perfezione» – persĕqui «perseguire», perspicĕre – da cui è derivato l’ital. perspezione –, perturbare, pervenire ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza [...] , A l’etterno dal tempo era venuto (Dante). 2. Per estens., e con iperbole più o meno accentuata, altissimo, nobile, eccellente, perfetto: ingegno d.; bellezza d.; musica d.; verso d.; la D. Commedia; il d. Raffaello; il d. poeta, Dante; una donna d ...
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pane1
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche [...] torto, un’offesa, con un torto o un’offesa ancora più grave; essere p. e cacio con qualcuno, essere grandi amici, andare di perfetto accordo; sono zuppa e pan molle, oppure se non è zuppa è pan bagnato, di due cose che si equivalgono, che non hanno ...
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idillio
idìllio s. m. [dal lat. idyllium, gr. εἰδύλλιον, dim. di εἶδος «immagine»; propr. «quadretto, bozzetto»]. – 1. Presso i Greci, breve componimento poetico, di genere descrittivo, prevalentemente, [...] , in cui i rapporti di convivenza tra persone, o anche tra gruppi politici, o tra nazioni, siano improntati a un cordiale e perfetto accordo; in questa accezione, per lo più scherz. o iron.: dopo le liti dei giorni scorsi, in famiglia vivono ora nel ...
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percepire
v. tr. [dal lat. percipĕre, comp. di per-1 e capĕre «prendere», con mutamento di coniug. analogo a concepire, prob. influenzato dalle forme del perfetto e part. pass. percepi, perceptus] (io [...] percepisco, tu percepisci, ecc.). – 1. Acquistare coscienza di una realtà esterna o interna attraverso l’elaborazione organica e psichica di stimoli sensoriali: p. un odore, un suono, una diversità di ...
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divo1
divo1 agg. [dal lat. divus], letter. – Divino, con riferimento soprattutto agli dei pagani, o anche agli uomini, generalmente imperatori o imperatrici, divinizzati dagli antichi Romani dopo la [...] di Gesù Cristo; anche nel sign. di celestiale, riflesso della somma perfezione: Si volse con un canto tanto divo, Che la mia fantasia nol mi ridice (Dante). Per estens., bellissimo, perfetto: Sorgon così tue dive Membra dall’egro talamo (Foscolo). ...
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idiota
idiòta (ant. idiòto) agg. e s. m. e f. [dal lat. idiota, gr. ἰδιώτης «individuo privato, senza cariche pubbliche; inabile, rozzo, ecc.» (der. di ἴδιος «particolare, che sta a sé»)] (pl. m. -i). [...] non spalancare la bocca come un i., è solo un animaletto, non è somigliante? (Antonio Tabucchi); spesso titolo d’ingiuria: è un perfetto i.; ha una faccia da i.; per estens., solo come agg., di atto o parole che rivelano idiozia: espressione i.; una ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...