maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] , o in singole forme d’arte e manifestazioni di cultura, così da poter essere considerato una guida, un caposcuola: il Petrarca fu considerato m. di stile; i m. della pittura fiamminga del Seicento; i grandi m. del colore, dello scalpello; i ...
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albergare
v. tr. e intr. [lat. mediev. albergare; v. albergo] (io albèrgo, tu albèrghi, ecc.). – 1. tr. Dare albergo, ospitare: il palazzo Medici albergò gli uomini più illustri del tempo; fig., accogliere [...] monti di Luni, dove ronca Lo Carrarese che di sotto alberga (Dante); estens.: Né tanti augelli albergan per li boschi (Petrarca); e con la particella si intensiva: se de’ nostri affanni Cosa veruna ... nell’aprica Terra s’alberga o nell’equoreo seno ...
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disfare
v. tr. [comp. di dis-1 e fare] (pres. indic. disfàccio o disfò o disfo, disfài o disfi, disfà o disfa, disfacciamo o disfiamo, disfate, disfanno o dìsfano; pres. cong. disfàccia o disfi, disfacciamo [...] letter., consumarsi, struggersi: E sì le vene e ’l cor m’asciuga e sugge, Che ’nvisibilemente i’ mi disfaccio (Petrarca); disfarsi in lacrime, in pianto, piangere dirottamente; disfarsi dalle risa, ridere smoderatamente. 3. rifl. Disfarsi di una cosa ...
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fonte1
fónte1 s. f. (ant. e poet. masch.) [lat. fōns fōntis]. – 1. a. Vena d’acqua a getto continuo: f. perenne; una limpida f.; attingere acqua alla f.; s’è seccata la f.; la f. non butta più; le f. [...] , nel linguaggio giur., luogo dal quale ha origine una sorgente d’acqua. Con uso fig., poet.: queste due f. di pianto (Petrarca), gli occhi. b. Per estens., il luogo stesso dove l’acqua scaturisce: ad una fonte Giunta era, ombrosa e di giocondo sito ...
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avventuroso
avventuróso agg. [der. di avventura]. – 1. a. Pieno d’avventure: viaggio a.; ebbe una vita avventurosa. b. Rischioso; affrontato con leggerezza, senza matura riflessione, e quindi con esito [...] soggetti ricchi di avventure: un film a.; amare i film avventurosi. 3. letter. Fortunato: sorte a.; in cor d’a. amanti (Petrarca). ◆ Avv. avventurosaménte, in modo avventuroso; con spirito incline al rischio e all’avventura: vivere avventurosamente. ...
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rivo
s. m. [lat. rīvus; v. rio2 e rigagnolo], letter. – 1. Piccolo corso d’acqua, ruscello: lucidi, freschi r. e snelli (Petrarca); Tu sol mi ascolti, o solitario rivo, Ove ogni notte Amor seco mi mena [...] (Foscolo). 2. Più genericam., riferito ad altri liquidi scorrenti: rivi di petrolio, di lava; iperb., delle lacrime e del sangue: trar dagli occhi lacrimosi r. (Ariosto); in quella atroce battaglia il ...
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albergo
albèrgo s. m. [dal got. *haribergo «alloggiamento militare», attrav. le varianti mediev. haribergum, harbergum, albergum] (pl. -ghi). – 1. a. Edificio appositamente costruito o adattato, attrezzato [...] . nelle locuz.: chiedere, prendere, dare a.; fig., letter., sede, ricetto: da sì lieta vita Son fatto a. d’infinita doglia (Petrarca); dare a., accogliere in sé: dare a. a dolorosi pensieri. 2. a. ant. e poet. Dimora abituale, casa d’abitazione: e ...
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rivolta
rivòlta s. f. [der. di rivoltare]. – 1. a. ant. o poet. L’azione, il fatto di rivoltare o di rivoltarsi dall’altra parte: ad una Rivolta d’occhi (Petrarca). b. L’elemento, il tratto rivoltato, [...] rovesciato o piegato: la r., le r. (ma più com. rovescia) delle maniche di un indumento, dei guanti, degli stivali; portava un abito rosso di nobil tintura, con r. turchine (Ed. Calandra). In usi ant. ...
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elce
élce (ant. élice) s. f. o m. [lat. tardo ēlex ēlĭcis, lat. class. īlex īlĭcis]. – Altro nome della pianta del leccio (Quercus ilex): i fior di color mille Sparsi sotto quell’elce antiqua e negra [...] (Petrarca); E d’elci annosi e folti un bosco opaco (Caro). ...
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impetrare1
impetrare1 v. intr. [der. del lat. petra «pietra»] (io impètro, ecc.; aus. essere), ant. o letter. – Diventare di pietra, per lo più in senso fig., cioè divenire quasi insensibile per grave [...] più com. impietrire, impietrare): I0 non piangea, sì dentro impetrai (Dante); Ei ch’al cimiero ed al dipinto scudo Non badó prima, or lei veggendo impetra (T. Tasso); anche con la particella pron.: E perché pria, tacendo, non m’impetro? (Petrarca). ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali...
Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben conservata la casa con lo studio del poeta.