onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), [...] diverse, o avere concezioni e mentalità troppo differenti per potersi capire o accordare). In partic., o. sferiche e o. piane, quelle che si hanno, rispettivam., quando le superfici d’onda sono costituite da sfere concentriche, e quando invece sono ...
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stereoscopio
stereoscòpio s. m. [comp. di stereo- e -scopio]. – Dispositivo atto a fornire la sensazione del rilievo nell’osservazione delle due immagini piane costituenti una coppia stereoscopica (v. [...] stereoscopico), basato sull’artificio di far vedere a ciascun occhio una sola delle immagini; in partic., s. a specchi (o di Helmholtz), in cui quattro specchi opportunamente disposti consentono la visione ...
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dilatazione
dilatazióne s. f. [dal lat. tardo dilatatio -onis]. – 1. Il dilatare o dilatarsi, l’essere dilatato: d. della pupilla; d. di un gas. 2. Con accezioni specifiche: a. Nel linguaggio medico, [...] alle zone contermini e rispetto al vero, che si riscontra lungo tutti i margini della carta o solo lungo due lati opposti, nelle carte prospettiche piane o di sviluppo nelle quali il centro ideale di proiezione è molto vicino alla zona raffigurata. ...
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litografico
litogràfico agg. [der. di litografia] (pl. m. -ci). – Relativo alla litografia, ottenuto mediante litografia, o che serve alla litografia: procedimento l.; stampa l.; stabilimento l.; inchiostro [...] grigiastro, caratterizzato da una regolarissima stratificazione che ne permette il distacco in lastre sottili e piane, usate come matrici per la litografia. ◆ Avv. litograficaménte, con procedimento litografico: disegno riprodotto litograficamente ...
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raschietto
raschiétto s. m. [der. di raschiare]. – Piccolo arnese che serve a raschiare o nettare raschiando la superficie di un corpo (anche raschiatoio e raschino). In partic.: 1. Piccolo arnese da [...] , ottenuto per fucinatura, tempra e successiva lavorazione alla mola, di una barretta di acciaio speciale: r. piani (per raschiettare superfici piane), curvi (per superfici curve) e per diedri (per ottenere spigoli vivi nei diedri concavi). Esistono ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] un gruppo di due parole (come, in Dante, pur lì - burli, in cui è diverso anche l’accento); r. ipermetra, tra una parola piana e una sdrucciola in cui la sillaba finale è elisa per sinafia o computata nel verso seguente (per es., in Pascoli, tempesta ...
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sguincio
sguìncio s. m. [prob. der. del fr. ant. guenchir «andare di traverso, per sghembo», che a sua volta è dal francone wenkjan]. – 1. tosc. Obliquità; soltanto nelle locuz. a sguincio, di sguincio, [...] .; guardare di sguincio. 2. In architettura, conformazione di un vano, o di una struttura muraria, caratterizzata da due superfici piane verticali formanti angolo ottuso: strutture a s.; s. di una finestra, il vano a pareti divergenti verso l’interno ...
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cilindro
s. m. [dal lat. cylindrus, gr. κύλινδρος, der. di κυλίνδω «avvolgere, rotolare»]. – 1. Superficie geometrica elementare che si genera facendo ruotare di 360° un rettangolo intorno a uno dei [...] superficie luogo delle rette generatrici, parallele a una direzione prefissata e passanti per i singoli punti di una data curva, piana o sghemba, detta direttrice; a seconda che la direttrice sia una conica, un’ellisse, un’iperbole o una parabola si ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità [...] da intagli abbastanza marcati. In araldica, la parte superiore del padiglione, detta anche colmo o cappello. b. Parlando di superfici piane, la parte situata più vicino all’estremità, orlo: in c. alla riva; quel vaso è troppo in c. alla tavola ...
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shed
〈šèd〉 s. ingl., usato in ital. al masch. – Tettoia, baraccone. In edilizia, copertura a shed (o a denti di sega), tipo di copertura usato per capannoni industriali, con il quale si riesce a ottenere [...] un’illuminazione diurna molto uniforme: è costituito da un certo numero di falde piane che si sussegue in due ordini (il primo dei quali a falde piene, cioè coperte con elementi di solaio in laterizio o in cemento armato, l’altro a falde quasi ...
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DELLE PIANE (Dalle Piane)
Lauro Magnani
Di alcuni pittori genovesi di questo nome, attivi nel sec. XVIII, non si sa se sono parenti tra di loro né se sono parenti di Giovanni Maria Delle Piane, detto il Mulinaretto. Ben difficile risulta,...