preplatonico
preplatònico agg. [der. di platonico, col pref. pre-] (pl. m. -ci). – Che si riferisce o si colloca in un’epoca precedente a quella in cui fiorì il filosofo gr. Platone (427-347 a.C.) o [...] la sua filosofia: pensiero preplatonico ...
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innatismo
s. m. [der. di innato]. – Nel linguaggio filos., dottrina gnoseologica, opposta all’empirismo e al sensismo, secondo cui determinate idee o principî conoscitivi sono presenti nella mente dell’uomo [...] dall’esperienza, ma la precedono e ne costituiscono il presupposto e il fondamento; sorta nell’antichità classica, con Platone, nel tentativo di rendere conto dell’universalità di concetti come quelli di bene, utile e in genere quelli matematici ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine [...] essere; anche l’esemplare, il modello, l’essere ideale di una cosa (accezione che deriva direttamente dalla forma di Platone); e principio f. è l’essenza stessa della cosa, la sua forma specifica: Virtù diverse esser convegnon frutti Di princìpi ...
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sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, [...] intesa come patrimonio di verità morali. 2. Con valore negativo e polemico (già acquisito in Grecia con la critica di Platone e Aristotele alla prima sofistica), teoria o modo di ragionare fondati su sofismi, capziosi e ingannevoli: ma questa è ...
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quis custodiet custodes?
〈... kustòdiet ...〉 (lat. «chi custodirà i custodi?»). – Frase proverbiale derivata dal passo delle Satire (VI, 48-49) di Giovenale sed quis custodiet ipsos custodes? (da confrontare [...] con l’altra frase analoga della Repubblica di Platone, III, 13, «sarebbe certo ridicolo che il custode avesse bisogno d’un custode»), ripetuta, seriamente o scherzosamente, per esprimere sfiducia (genericamente, o riguardo a determinate persone) ...
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controfilosofia
(contro-filosofia), s. f. Concezione alternativa della storiografia filosofica. ◆ Si considera un antifilosofo? «No... per fare questo avrei dovuto scrivere una storia della controfilosofia [...] minori se non oscuri, come l’utopista Étienne Cabet, il filosofo operaio Gabriel Gauny, il maestro Joseph Jacotot, che a Platone, Aristotele o Marx. (Filippo Del Lucchese, Manifesto, 17 aprile 2007, p. 14, Cultura).
Derivato dal s. f. filosofia con l ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] come infinito non-Essere, o s. infinito vuoto entro cui si muovono gli atomi, la seconda è ripresa sia da Platone, che lo rappresenta come materia immutabile e indeterminata, luogo di intersezione tra il mondo delle idee e quello degli enti finiti ...
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inquisitivo
inquiṡitivo agg. [dal lat. tardo inquisitivus, der. di inquisitus; v. la voce prec.]. – 1. Propriam., che ricerca la verità o la soluzione di un problema attraverso una serie di domande (com’è [...] proprio, per es., del metodo socratico in alcuni dialoghi di Platone). 2. a. Che si fonda su indagini e inchieste minute e particolari, su accertamenti diretti: procedimenti, sistemi i.; negli accertamenti tributari, metodo i., quello che determina ...
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cybercultura
(cyber-cultura), s. f. La cultura dell’era informatica e telematica. ◆ Sul tentativo di esorcizzare l’abisso del corpo, scrive [Franco] Rella, si fonda gran parte della tradizione occidentale. [...] Da Platone alla gnosi, dall’ascesi mistica alle cyberculture, è un susseguirsi di condanne nei confronti della «prigione dell’anima». (Carlo Formenti, Corriere della sera, 26 febbraio 2000, p. 37, Cultura) • Il corso si propone di fornire un primo ...
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mitopoietico
mitopoiètico agg. [der. di mitopoiesi] (pl. m. -ci). – Relativo alla creazione dei miti: facoltà m., l’attività spirituale creatrice dei miti, che già Platone considerava più particolarmente [...] propria dei poeti, distinguendola dall’attività più specificamente teoretica, generatrice di verità e di conoscenza, propria dei filosofi: il periodo m. della letteratura greca ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων gli fu dato più tardi con scherzosa allusione...
Poeta comico greco (sec. 5º-4º a. C.), contemporaneo di Aristofane; di lui abbiamo pochi frammenti e i titoli di una trentina di commedie, che erano di sfondo e intenti politici (Iperbolo, Cleofonte), e in parte, le più tarde, di tipo parodistico...