poliedro
polïèdro s. m. [comp. di poli- e -edro; cfr. gr. πολύεδρος «dai molti sedili»]. – Solido geometrico limitato da un numero finito di poligoni disposti in modo tale che ciascun lato sia comune [...] le facce concorrenti in un vertice. In partic., p. regolari (detti anche p. o solidi platonici, perché citati nel dialogo Timeo di Platone), poliedri, di cui esistono solo cinque tipi (tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro e icosaedro), che hanno ...
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sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: [...] se espressa in forma sentenziosa): di dubitar ti dà cagione Parer tornarsi l’anime a le stelle, Secondo la sentenza di Platone (Dante). 2. a. Nella scolastica medievale, la parola indicava, oltre che l’espressione di un pensiero o di una tesi, anche ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che [...] di razionalità universale, legge di armonia e insieme principio dinamico del divenire (anche principio materiale, «fuoco»). In Platone ricopre i significati di «discorso» come espresso nelle parole e come «procedere del pensiero»; in Aristotele è ...
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permeare
v. tr. [dal lat. permeare, comp. di per-1 nel sign. di «attraverso» e meare «passare»] (pèrmeo, ... permeiamo, permeate, pèrmeano, e nel cong. pèrmei, ... permeiamo, permeiate, pèrmeino), letter. [...] sull’azione, sul pensiero di una persona o di un ambiente, detto di idee, fatti culturali e sim.: la filosofia di Platone è permeata di religiosità; il direttore ha permeato con la sua cultura tutto l’ambiente di lavoro; un’ideologia che ha permeato ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: [...] così in realtà. b. In usi specifici: la r. del mondo esterno, la r. fenomenica, la r. delle idee nella concezione di Platone, in filosofia, la loro esistenza in sé e per sé; principio di r., in psicanalisi, uno dei due principî che, secondo la teoria ...
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misologia
miṡologìa s. f. [dal gr. μισολογία, comp. di μισο- «miso-» e λόγος «discorso, ragionamento»]. – Termine con cui Platone nel Fedone indica la sfiducia o addirittura l’avversione per i ragionamenti [...] che si ingenera in chi, non conoscendo l’arte del ragionare, ha creduto veri ragionamenti in seguito rivelatisi falsi. Il termine è stato poi ripreso da Kant per riferirsi alla sfiducia nella ragione propria ...
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imaginifico
imaginìfico (o immaginìfico) agg. e s. m. [comp. di immagine e -fico, coniato da A. M. Salvini come traduz. del gr. εἰδωλοποιός di Platone] (pl. m. -ci), letter. – Creatore d’immagini, riferito [...] quasi esclus. a scrittore o a stile; come s. m., l’I. è stato detto G. D’Annunzio (che nel romanzo Il fuoco usa questo attributo a proposito di Stelio Effrena, personaggio in cui ha adombrato sé stesso) ...
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sostenere
sostenére v. tr. [lat. sustĭnēre, comp. di sus-, variante di sub- «sotto», e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. Tenere sollevata una cosa o una persona sopportandone il peso dal di [...] potresti sostenerlo in faccia al mondo; o da una prop. oggettiva: sostiene di avere poteri paranormali; sostengo che non è vero; Platone sosteneva che l’anima umana è immortale; e lei mi vorrà s. che non ha niente? (Manzoni). c. Nel linguaggio medico ...
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anamnesi
anamnèṡi (alla greca anàmneṡi) s. f. [dal gr. ἀνάμνησις, der. di ἀναμιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Propr., reminiscenza, ricordo; in questo sign., il termine è adoperato soprattutto nell’enunciazione [...] di un concetto fondamentale della filosofia di Platone, per cui la conoscenza vera si fonda sull’anamnesi delle idee conosciute dall’anima in una propria esistenza iperurania anteriormente al suo ingresso nel corpo. 2. Storia clinica di un infermo, ...
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socratico
socràtico agg. e s. m. [dal lat. Socratǐcus, gr. Σωκρατικός] (pl. m. -ci). – Di Socrate, il filosofo ateniese del 4° sec. a. C.: il pensiero s., la dottrina s.; proprio dell’insegnamento di [...] . Come s. m., un s., i s., i seguaci di Socrate; in partic., i s. minori (in contrapp. al s. maggiore, Platone), i discepoli che ne continuarono la dottrina o ne tramandarono l’insegnamento, lasciando insieme notizie sulla sua vita e attività (come ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων gli fu dato più tardi con scherzosa allusione...
Poeta comico greco (sec. 5º-4º a. C.), contemporaneo di Aristofane; di lui abbiamo pochi frammenti e i titoli di una trentina di commedie, che erano di sfondo e intenti politici (Iperbolo, Cleofonte), e in parte, le più tarde, di tipo parodistico...