osservatore
osservatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. observator -oris]. – 1. Chi osserva, in senso generico, e talora con riferimento alla relatività del suo punto di vista: eventi che hanno colpito gli [...] acuto, penetrante; anche assol.: sei un o.!, una osservatrice!; o chi abitualmente segue e giudica fatti di costume, o avvenimenti politici, economici, culturali: è stato sempre un attento o. dei fenomeni e dei mutamenti sociali. 2. Chi ha il compito ...
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etnopolitico
(etno-politico), agg. Che riflette nella politica le aspirazioni di un’etnia, di un popolo, di una nazione. ◆ Prima o poi ce ne andremo dall’Iraq. Speriamo presto. Ma se sgombrassimo il [...] un conflitto straordinario, i 27 sono incapaci di assumere una posizione comune. Così il Kosovo indipendente, le tensioni etno-politiche che attraversano di nuovo i Balcani lo spettro di una nuova sanguinosa guerra nella regione, non sono un problema ...
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armonizzazione
armoniżżazióne s. f. [der. di armonizzare]. – L’attività e la tecnica musicale con cui si armonizza, cioè si dota di un contesto armonico una melodia, un tema musicale; anche il modo di [...] armonizzare: l’ardita a. di D. Scarlatti. E con gli usi fig. del verbo: l’a. delle tinte, degli elementi di un insieme; l’a. dei programmi, degli obiettivi politici ed economici di una comunità, ecc. ...
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gemellaggio
gemellàggio s. m. [der. di gemello, per calco del fr. jumelage]. – Atto simbolico con cui due città o paesi appartenenti a nazioni diverse stabiliscono di istituire e sviluppare fra loro [...] legami di stretta fraternità a scopi culturali, economici o politici: il g. di Roma e Parigi. ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo [...] , l’insieme di due passi semplici. 2. Mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei suoi aspetti economici e politici: a. In senso stretto, il processo rapido, e per lo più violento, attraverso il quale ceti, classi o gruppi sociali ...
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deportare
v. tr. [dal lat. deportare (comp. di de- e portare «portare»), attraverso il fr. déporter] (io depòrto, ecc.). – Condannare alla pena della deportazione; più com., trasportare, accompagnare [...] di sterminio) lontani dalla madrepatria gruppi o masse di cittadini, perché invisi o sospetti, o come misura di carattere politico o militare, in periodo bellico o d’occupazione: durante la seconda guerra mondiale, ingenti masse di Ebrei sono state ...
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crimine
crìmine s. m. [dal lat. crimen -mĭnis, der. di cernĕre «distinguere, decidere»: propr. «decisione giudiziaria», poi «accusa», quindi «delitto»]. – Delitto grave (v. anche crimen). Nel diritto [...] , ecc.); crimini di lesa umanità (o, più comunem., contro l’umanità), l’assassinio, la strage, la deportazione di popolazioni civili, la persecuzione per motivi politici, razziali e religiosi (come, per es., la persecuzione degli Ebrei in Germania). ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può [...] , a cui nulla riesce bene. 2. estens. Grave sanzione adottata da gruppi, associazioni e spec. da partiti politici (soprattutto quelli comunisti) nei confronti di membri o anche di gruppi dissidenti, consistente nell’espulsione o nella sconfessione di ...
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sirventese
sirventése (o serventése; ant. e rari sermintése o sermontése) s. m. (raro come f.) [dal provenz. ant. sirventes o servantes, der. di sirven «servente», letteralm. «canto composto per il proprio [...] e 14°, usato in tutte le letterature romanze occidentali per trattare temi svariati, dall’invettiva personale agli argomenti politici, guerreschi, apologetici, didattici, religiosi, con esclusione di quelli amorosi: i s. di Bertrando del Bornio; i s ...
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europoltrona
(euro-poltrona), s. f. Carica di prestigio nelle istituzioni dell’Unione europea. ◆ [tit.] Euro-poltrone / I tanti candidati che si scaldano per sostituire un [Jacques] Santer azzoppato [...] base a una specie di «manuale Cancelli» delle europoltrone. (Ivo Caizzi, Corriere della sera, 19 luglio 2004, p. 9, Politica) • Giù le mani dalle europoltrone. Il bolognese Mauro Zani è in prima fila a Strasburgo nella strenua battaglia per impedire ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: da un lato, essi hanno una connotazione...
partiti polìtici Gruppi organizzati di individui che si uniscono volontariamente per la conquista e l'esercizio del potere politico in una comunità, con il fine di realizzare aspirazioni, ideali, interessi dei propri membri, dei simpatizzanti...