venti
vénti agg. num. card. [lat. pop. tardo vĭnti, per il lat. class. vīgĭnti]. – Due volte dieci, numero composto di due decine, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 20, in numeri romani XX): [...] .; analogam. gli anni venti, o Venti, o ’20, il periodo compreso tra il 1920 e il 1929, o anche 1820-1829, ecc.). Preceduto dall’art. un, con valore di «circa» (cfr. il più com. una ventina): devono essere un v. o poco più; a un v. passi di distanza ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] due per il plur., quegli (ant. quelli) e quei (letter. o pop. tosc. que’), per l’uso delle quali valgono le stesse norme che regolano l’uso delle forme maschili dell’art. determinato, adoperandosi quel come il, quello come lo, quei ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi [...] parte degli usi grammaticali e sintattici con niente (che è forma più pop. in quasi tutte le regioni ital.). 1. Come pron.: a. : non per n., ma che sei venuto a fare qui? 2. Preceduto dall’art., con valore di s. m.: Dio ha creato dal n. tutte le cose ...
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soggiorno
soggiórno s. m. [der. di soggiornare]. – 1. a. Il dimorare per un certo periodo di tempo in un luogo che non sia la propria abituale residenza, e per lo più a scopo turistico, di cura, per [...] a tre mesi: richiedere, concedere, togliere il permesso di s.; imposta (pop. tassa) di s., lo stesso che imposta di cura (v. cura diritto, libertà di s., diritto riconosciuto dalla Costituzione (art. 16) ad ogni cittadino, limitabile solo per ragioni ...
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quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] ragionamenti ...». 5. a. Come pron. indefinito, senza art., è d’uso letter. piuttosto raro, ma abbastanza frequente sia immediatamente, come nelle locuz., ormai ant. ma talora anche d’uso pop., quale che sia e la più rara quale si sia, con lo stesso ...
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cognac
cognàc (o cògnac; pop. cognacche o cògnacche) s. m. [voce fr., dal nome della cittadina di Cognac, nel dipart. della Charente (Francia occid.)]. – 1. Acquavite tipica della Charente, prodotta [...] distillando vini bianchi della regione e invecchiata dentro speciali botti di rovere: una bottiglia di vecchio cognac. Con l’art. indeterm., un cognac, indica in genere un bicchierino, o la quantità equivalente che si beve in apposito calice: bere, ...
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peggio
pèggio avv. e agg. [lat. pĕius, neutro di peior -ioris (v. peggiore)]. – 1. avv. a. Comparativo dell’avv. male, che quindi significa più male, in modo peggiore: mi sento p.; non poteva finire [...] p.; c’è di p.; non c’è di p. che sentirsi tradito. c. Come attributo, soprattutto nell’uso pop.: ho cavato altri da p. imbrogli (Manzoni); più spesso preceduto dall’art., con valore di superlativo relativo: è uscito con le p. scarpe che aveva; è la p ...
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vigile
vìgile agg. e s. m. [dal lat. vigil -ĭlis, der. di vigēre (v. vigere)]. – 1. agg. a. Che vigila, che segue quanto avviene, e quanto può avvenire, con attenzione particolarmente desta e pronta: [...] , v. del fuoco (ma nel linguaggio corrente e pop. è più com. pompiere), appartenente alla struttura statale il personale di sesso femminile, si usa in genere vigile preceduto dall’art. femm. (la vigile che sorveglia l’uscita dalla scuola; una vigile ...
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nessuno
(ant. o pop. tosc. nissuno) agg. e pron. indef. [lat. ne ipse ūnus]. – 1. Neanche uno; è usato solamente al singolare, per escludere in maniera assoluta l’esistenza o la presenza o altra qualità [...] cosa. Come agg. è normalmente preposto al sost. cui si riferisce e subisce elisione e troncamento allo stesso modo che l’art. indeterminato uno: nessun cane, nessun uomo, nessun’anima, nessuno scopo, ecc. Come pron. è troncato solo nell’uso letter. e ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] mettere bocca). Mi si secchi la l. se non è vero, modo pop. di assicurare la verità di quanto si afferma; ti si secchi, genericamente alle lingue straniere: studiare lingue (o, con l’art., imparare le lingue); insegnante di lingue; facoltà di lingue; ...
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Movimento artistico nato tra l'Europa e l'America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo. Attraverso la scelta del termine pop la p.a. vuole identificare un'arte che parla un linguaggio che tutti conoscono: quello dei mass media, della...
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pop art nasce in Gran Bretagna intorno alla metà degli anni Cinquanta, per divenire la cifra stilistica tipica della...