preposizioneprepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un [...] essere usate anche come avverbî (per es.: tu vai avanti: io verrò dopo) e non ammettono le forme articolate. La preposizione usata come primo elemento nella formazione di nomi e verbi composti assume la funzione e il nome di prefisso o prefissoide e ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] : oggi sto ’n casa; E ’l sol montava ’n sù (Dante). Si distinguono nei paragrafi seguenti i principali usi della preposizione. 1. Esprime innanzitutto la relazione di due oggetti di cui uno sia contenuto nell’altro, o anche, più raramente, sia sopra ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] di casa, sopra di me, sotto di lui, dopo di voi, verso o contro di loro, ecc. b. In altri casi precede avverbî o preposizioni: andare di sopra, cadere di sotto, la casa di contro, lèvati di tra i piedi, guàrdati d’intorno e sim.; levare lo drappo di ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] là da venire, lontano nel tempo: cose di là da v.; la mia promozione è purtroppo ancora di là da venire. 6. Seguito da preposizioni in usi proprî e fig.: a. Venire a, seguito da un infinito (con valore finale), esprime lo scopo per cui si compie il ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] ’a. definito o determinativo) o di un essere o oggetto non individuato (a. indefinito o indeterminativo). A. partitivo, la preposizione articolata formata da di + il, lo, la, ecc. (cioè del, dello, della, ecc.), usata in funzione partitiva, come per ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; [...] , in cui si uniscono due nomi (capostazione, ferrovia), o un nome e un aggettivo (francobollo, ossobuco), o una preposizione, un avverbio, un prefissoide o suffissoide con un nome (consocio, controprova, decimetro, frutticoltore), o un nome con un ...
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oggetto
1. MAPPA Un OGGETTO è qualsiasi cosa solida e inanimata che può essere vista, toccata, percepita (non conosco l’uso di questo o.; un o. di lusso; ufficio degli oggetti smarriti; è vietato toccare [...] nel linguaggio grammaticale, 3. in cui per oggetto si intende la persona o la cosa su cui si esercita direttamente (cioè senza preposizioni) l’azione indicata dal verbo e svolta dal soggetto (individuare l’o. e il soggetto in una frase; complemento o ...
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sinsemantico
sinsemàntico agg. [comp. di sin- e semantico, sul modello dell’ingl. synsemantic e ted. synsemantisch] (pl. m. -ci). – In linguistica, detto di parole o espressioni che non hanno significato [...] al di fuori di un contesto; più in partic., parole s., quelle che non hanno significato pieno ma solo una funzione sintattica e assumono un contenuto semantico in base al contesto in cui ricorrono (articoli, congiunzioni, preposizioni). ...
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prepositivo
prepoṡitivo agg. [dal lat. tardo praepositivus, der. di praeponĕre, part. pass. praeposĭtus (v. preposito)]. – Che viene preposto; in partic., in grammatica, detto di parti del discorso che [...] normalmente si prepongono ad altre: articolo p., che precede il nome; più com., di preposizione, locuzioni p., o con funzione p., quelle usate come preposizioni (per es.: «a causa di», «in relazione a», «per conto di», ecc.). ...
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desemantizzazione
desemantiżżazióne s. f. [der. di semantico, col pref. de-]. – In linguistica, perdita, o attenuazione, del significato originario di un vocabolo o di una espressione, che acquisiscono [...] così un significato più generico e neutro, o assumono una funzione puramente grammaticale, funzionale (com’è avvenuto, per es., per durante, mediante, passati da participî a preposizioni). ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina sta dietro all’angolo; va di male...
PREPOSIZIONI
Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano la funzione sintattica
È in coma nel...