ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] . In partic., r. pura, quella che, secondo Leibniz, non ammette nel ragionamento definizioni che non siano conosciute a priori: Critica della r. pura (Kritik der reinen Vernunft, 1781) e Critica della r. pratica (Kritik der praktischen Vernunft ...
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incognita
incògnita s. f. [femm. sostantivato dell’agg. incognito]. – 1. Nel linguaggio scient., e in partic. nei problemi di matematica e di fisica, ciascuna delle grandezze che non sono inizialmente [...] quali compaiono i dati, sotto forma di costanti o di espressioni note, e le incognite, sotto forma di simboli a priori variabili (di norma le ultime lettere dell’alfabeto, in particolare x, y, z), che saranno poi determinati risolvendo le equazioni ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma [...] , come una costruzione della mente, alla quale spetta il compito di elaborare sinteticamente, mediante le proprie categorie a priori, i dati forniti dalla sensibilità; i. attuale, la filosofia di G. Gentile (1875-1944), detta anche attualismo. b ...
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selettivo
agg. [der. del lat. selectus, part. pass. di seligĕre «scegliere», sul modello dell’ingl. selective]. – 1. letter. a. Capace di selezionare, di distinguere: una mente selettiva. b. Fondato [...] che, almeno in determinate circostanze, si produca con modalità particolari, quasi per una scelta fra tutte le modalità a priori possibili per esso: una riflessione s.; l’assorbimento delle radiazioni da parte di un corpo ha in genere carattere ...
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incondizionato
agg. [comp. di in-2 e condizionato]. – Non condizionato, non limitato da alcuna condizione restrittiva, quindi pieno, intero, assoluto: donazione, cessione i.; assenso, approvazione, adesione [...] i.; in partic., resa i., quando il vinto trovandosi nell’impossibilità di dettare condizioni alla propria resa, si assoggetta a priori a qualsiasi imposizione del vincitore. In filosofia (anche come s. m.), di ciò che non è soggetto, nella sua ...
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soluzione
soluzióne s. f. [dal lat. solutio -onis, der. di solvĕre «sciogliere», part. pass. solutus]. – 1. a. Lo sciogliere, lo sciogliersi, l’essere sciolto, di una sostanza, solida o liquida, in un’altra, [...] e nelle scienze con questa collegate, i valori che vanno attribuiti in un problema a una o più grandezze a priori incognite o che conviene attribuire a determinati elementi): s. giusta, sbagliata; trovare la s.; anche con riferimento a problemi e ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, [...] affare, questione su cui è stato pronunciato un giudizio: la controversia è ormai g.; tu sei g. a priori. Con uso estens., (essere) g. in partenza, di ogni azione, questione, programma, ecc. i cui termini sono tali da non ammettere soluzione e ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] , funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato: g. analitico, sintetico, a priori, a posteriori; g. empirico, g. estetico. b. Nel linguaggio com., qualsiasi affermazione, verbale oppure scritta, la ...
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investimento etico
loc. s.le m. Investimento finanziario che si propone di devolvere una parte delle rendite per iniziative di solidarietà o di ricerca scientifica. ◆ l’investimento etico potrebbe rivelarsi [...] ) • Creare e acquistare quote di un Fondo d’investimento «etico» dedicato agli investitori istituzionali ma rinunciando a priori al rendimento, per mantenenere soltanto il valore del capitale nel lungo termine. Sembra una stranezza, anche se in ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un [...] in partic. le condizioni generali sotto le quali le cose possono divenire oggetto della nostra conoscenza, quindi le forme a priori in cui si ordinano i dati empirici e senza le quali essi non potrebbero essere pensati. Il concetto di trascendentale ...
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In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale dell’intelletto, la causa, come ‘primo...
PRIORI, Venturino
Andrea Lercari
PRIORI, Venturino. – Nacque presumibilmente a Nizza intorno al 1430.
Le pur frammentarie notizie biografiche su di lui si ricavano in larga parte dalle lettere e dai componimenti poetici raccolti in due preziosi...