figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] con la f. che ha si direbbe un montanaro; e del viso: una cara, mesta, dolce, simpatica f.; la sinistra scudi si vedono dimezzate. b. Nel linguaggio artistico il termine indica più propriam. la meno indifferenziato; in psicologia sperimentale, f. ...
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fisiologico
fiṡiològico agg. [dal lat. tardo physiologĭcus, gr. tardo ϕυσιολογικός «proprio delle ricerche sulla natura»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla fisiologia come scienza che studia le funzioni [...] spiegabili mediante reazioni chimiche; psicologia f., il campo della ricerca psicologica che ha per oggetto le per es. glicogeno. 4. In usi fig., nel linguaggio letter. o giornalistico, per traslato del sign. 2 b, normale, ordinario, e quindi anche ...
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logoterapia
logoterapìa s. f. [comp. di logo- e terapia]. – 1. Metodo e indirizzo di psicoterapia (considerato un ulteriore sviluppo della «scuola viennese» dopo la psicanalisi di S. Freud e la psicologia [...] di coscienza delle proprie forze istintuali e della loro dinamica, come fa invece il metodo psicanalitico. 2. Branca specialistica della terapia della riabilitazione che si propone il recupero della funzione dellinguaggio in soggetti cerebrolesi. ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] spazio circoscritto. In partic., nel linguaggio medico: c. di irradiazione, la superficie del corpo attraversata dal fascio di possibili varianti acustico-articolatorie di un fonema. b. In psicologia, c. della coscienza, l’insieme dei fenomeni che ...
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educazione
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, [...] , spec. di giovane età, la capacità di uso dellinguaggio; e. musicale, insegnamento che ha per obiettivo di promuovere fatti e i problemi sessuali che la moderna pedagogia e psicologia ritengono necessario dare ai bambini e adolescenti al fine di ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] le altre specie animali per la complessità dellinguaggio simbolico articolato, per l’alta capacità di in frasi che mirino a rilevare la peculiare individualità (carattere, indole, psicologia, ecc.): conosco l’u. (o il mio u.) e saprò convincerlo ...
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immagine
immàgine (letter. imàgine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis]. – 1. a. Forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, o si riflette – come realmente [...] una simile esperienza. In psicologia: i. corporea, la rappresentazione che si ha del proprio corpo; i. e trasfigurato fantasticamente; quindi, in genere, immagini, le metafore dellinguaggio poetico: stile ricco d’immagini; trovare un’i. felice; ...
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feedback
〈fìidbäk〉 (o feed-back) s. ingl. (pl., raro, feedbacks 〈fìidbäks〉), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio tecn. e scient., termine equivalente all’ital. retroazione, che designa il processo [...] controreazione) è, in un amplificatore, il riporto di una parte del segnale di uscita di uno stadio qualunque all’ingresso di quello diffuso anche in altre discipline (neurologia, linguistica, psicologia, ecc.) per designare fenomeni di retroazione. ...
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associativo
agg. [der. di associare]. – 1. a. Di associazione: legame, rapporto a.; o che si riferisce alle associazioni: diritto associativo. b. Che tende ad associare, che ha capacità di associare: [...] per il quale le varie attività psicologiche si connettono tra loro; linguaggio a., in psicanalisi e nella critica parola che per associazione è connessa con esso (per es., il disegno del sole invece della parola «giorno», o «luce», ecc.). 2. In ...
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introversione
introversióne s. f. [der. di introvertere, sul modello di inversione e sim.]. – 1. a. Nel linguaggio mistico, rivolgimento del pensiero nell’interno della coscienza per contemplare in essa [...] ... hanno per esporre le loro i. un vocabolario d’una ricchezza incomparabile (D’Annunzio). 2. In psicologia, l’atteggiamento di chi regola il pensiero e il comportamento dirigendo l’interesse prevalentemente verso la propria persona e il proprio ...
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Psicologo tedesco (Meckesheim, Baden, 1879 - Los Angeles 1963); assistente, a Würzburg, di O. Külpe che seguì a Bonn; in quegli anni si avvicinò ai gestaltisti della scuola di Graz (Die Gestaltwahrnehmungen, 1913). Dopo la guerra fu professore...
Mizzau, Marina. – Filosofa italiana (Roma 1936 - Bologna 2023). Laureata in Filosofia all'Università di Bologna (1960), ordinaria di Psicologia della comunicazione (1983-2009) in questo ateneo, ha condotto pionieristici studi nell’ambito della...