via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] ’è principio a la via di salvazione (Dante); la dottrina ... di Cristo, la quale è via, verità e luce: via, perché per essa uscita, di scampo, di salvezza); non avere altra via; scegliere una via di mezzo. Col sign. di ragionamento, in quanto mezzo ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] all’Italia, e più recentemente all’Europa, in quanto entità geografiche ben definite ma prive di unità politica. La frase l’Italia è un’e rilievo l’infondatezza storica e politica, alla luce dei principî conservatori che informavano l’azione ...
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conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica [...] riscuotere a saldo di prestazioni, consumi, lavori e sim.: saldare, regolare, preparare il c.; il c. della luce, del gas per c. mio, anche, per quel che mi riguarda, per quanto pare a me; sul c. di qualcuno, nei suoi riguardi: che avete da dire sul c. ...
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nero1
néro1 agg. [lat. nĭger -gra -grum: v. negro]. – 1. a. Nel linguaggio scient., è detto nero un corpo che assorbe integralmente la radiazione luminosa che lo investe (al contrario di un corpo bianco, [...] bianco: occhiali n., con lenti affumicate per difendere dalla luce eccessiva (o quelli, con lenti molto scure, portati . nera la moneta d’argento erosa o comunque contenente minor quantitàdi fino del previsto. ◆ Dim. nerétto (per accezioni partic., ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] nella parola «fuoco» sono implicite le i. della fiamma, della luce e del calore. b. Nel linguaggio filos. il termine, usato per (fr. idées-forces), le idee in quanto capaci di generare azioni e di influire così sugli altri aspetti della realtà ( ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] numero; stelle che splendono diluce propria. Specificamente, è usato invece del possessivo di 3a pers. nelle frasi risposta, o in aggiunta a quanto detto da altri, serve a confermare: «Non ha un briciolo di coscienza» «Proprio!». Pronunciato con ...
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rilevare
(ant. relevare) v. tr. [lat. relĕvare «sollevare, rialzare», comp. di re- e levare: v. levare] (io rilèvo, ecc.). – 1. a. Levare, togliere di nuovo: s’era già messo il cappello in capo, ma se [...] , stagliarsi su uno sfondo per nettezza di contorni o per vivezza diluce, di colore: ricami che rilevano sulla stoffa; sanza mezzo governa, La legge natural nulla rileva (Dante); Sai quanto ciò rilevi (T. Tasso). Quindi anche giovare, riuscire, ...
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attivo
agg. e s. m. [dal lat. activus, der. di actus, part. pass. di agĕre «fare»]. – 1. a. Che agisce e ha capacità di agire, operoso: un uomo molto a.; Questa picciola stella si correda D’i buoni spirti [...] In grammatica, definisce un sistema di forme verbali che esprimono l’azione in quanto fatta dal soggetto, in contrapp. diluce polarizzata, ha la proprietà di farne ruotare il piano di polarizzazione; forza a., ogni forza che non sia di natura ...
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pianeta3
pianéta3 (ant. pianéto) s. m. [lat. planēta, dal gr. πλανήτης «errante, vagante», der. di πλανάω «andare errando»] (pl. -i). – 1. a. Nome con cui gli antichi indicarono gli oggetti celesti da [...] diluce propria di persone, di attività, di interessi, con sign. affine a mondo (v. mondo2, n. 3 c): il p. del cinema, il p. della canzone, e sim.; o anche, in singole espressioni affermatesi occasionalmente nel linguaggio giornalistico, quanto ...
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mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] m. in cui il suono non si propaga e si propaga invece la luce. In partic.: a. In biogeografia, e in partic. in fitogeografia, l denari, averi non in quanto si posseggono ma in quanto siano usati o destinati a uno scopo: mezzi di sussistenza (i denari ...
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di Aldo Ferrari
Rispetto agli scenari di crisi e destrutturazione dell’odierno sistema internazionale la Russia e lo spazio eurasiatico sembrano essere almeno potenzialmente in controtendenza. La ricomposizione dello spazio post-sovietico in...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...