macie
màcie s. f. [dal lat. macies, della stessa radice di macer «magro»], letter. – Emaciazione, macilenza, magrezza: il teschio traspariva di sotto alla m. ben modellato dal divino vasaio (D’Annunzio). ...
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carota
caròta s. f. [lat. tardo carōta, dal gr. καρωτόν]. – 1. Erba annua o bienne delle ombrellifere (Daucus carota), alta fino a 2 m, con ombrelle a molti raggi, fiori per lo più bianchi, comune in [...] Italia nei coltivati e negli erbosi in parecchie varietà; la carota comune (ssp. sativus) è coltivata per la radice ingrossata (detta anch’essa carota), di colore per lo più giallo arancio, dolce, commestibile (carote in umido, in insalata; contorno ...
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zavorra
żavòrra (ant. savòrra, sabòrra, saòrra, savòrna, saòrna) s. f. [lat. sabŭrra (forse dalla stessa radice di sabŭlum «sabbia»), con alterazione non bene spiegata di s- in z-]. – 1. a. Insieme di [...] pesi mobili (solidi o liquidi) che si imbarcano, stabilmente o temporaneamente, sulle navi per assicurarne o migliorarne, in determinate circostanze, la stabilità e l’assetto: caricare, scaricare, spostare, ...
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estere
èstere s. m. [dal ted. Ester, termine coniato dal chimico ted. L. Gmelin (1788-1853) per contrazione di Essigäther «etere acetico», comp. di Essig «aceto» e Äther «etere»]. – In chimica organica, [...] per idrolisi in un acido (organico o inorganico) e in un alcole o in un fenolo. Gli esteri si denominano aggiungendo alla radice del nome dell’acido la desinenza -ato e facendo seguire il nome del radicale alchilico o arilico (per es., acetato di ...
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ricicciare
v. intr. [comp. di ri- e del region. ciccio «germoglio»] (io ricìccio, ecc.; aus. avere), region. – Germogliare di nuovo, rispuntare: se la poti vicino alla radice, vedrai che la pianta riciccia; [...] fig., di persona o cosa che ricompare dopo molto tempo: guarda chi riciccia!; poi, al solito, ricicciò la questione della Pazza (Pratolini) ...
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procnia
pròcnia s. f. [lat. scient. Procnias, der. del nome di Procne (o Progne: gr. Πρόκνη, lat. Procne o Progne), personaggio della mitologia greca (v. Progne)]. – Genere di uccelli cotingidi, detti [...] specie nell’America Centr. e Merid., con piumaggio diversamente colorato nei due sessi; il campanaro dalle tre caruncole (lat. scient. Procnias tricaruncolata), possiede tre lunghe protuberanze membranose, disposte ai lati e alla radice del becco. ...
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asse3
asse3 s. m. [lat. axis]. – 1. a. In senso ampio, l’elemento meccanico, di forma per lo più cilindrica, che, per un corpo girevole intorno a una retta, materializza, opportunamente vincolato, la [...] del germoglio (o semplicem. asse), nelle piante cormofite, sinon. di caule; a. ipogeo (o a. discendente), nelle stesse piante, la radice principale; a. fiorale, l’insieme del peduncolo e del ricettacolo del fiore; a. di un’infiorescenza, il ramo sul ...
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troforriza
troforriża s. f. [comp. di trofo- e -riza]. – In botanica, radice avventizia, con abbondanti tessuti conduttori, che, nelle epifite tropicali ed equatoriali, è destinata all’assunzione degli [...] alimenti: ha un netto geotropismo positivo, per cui può raggiungere il suolo e radicarvisi ...
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scarlattina
s. f. [ellissi di febbre scarlattina (v. scarlattino), per il colore rosso acceso dell’eruzione cutanea che caratterizza la malattia]. – Malattia infettiva acuta e contagiosa causata da uno [...] con febbre e angina ed è caratterizzata da un esantema costituito di elementi puntiformi che evolvono in papule rossastre, localizzato alla radice degli arti, al petto, al collo e al volto, ad eccezione della zona circostante il naso e il mento. ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...