radiolariradiolarî s. m. pl. [lat. scient. Radiolaria, der. del lat. tardo radiŏlus, dim. di radius «raggio»]. – Ordine di protozoi rizopodi per la maggior parte planctonici, tutti marini, che vivono [...] , di dinoflagellati simbionti (zooxantelle). Dalla superficie del corpo si irradiano gli pseudopodî (assopodî o filopodî). Alcuni radiolarî si trovano fossili in depositi di mari molto profondi, e insieme alle diatomee prendono parte alla formazione ...
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sarcodini
s. m. pl. [lat. scient. Sarcodina, der. di sarcode1]. – In zoologia, classe di protozoi che comprende forme marine, terrestri e d’acqua dolce: le amebe, i foraminiferi, gli eliozoi, i radiolarî [...] semplice, con pochi organuli, e, mentre alcune amebe sono rivestite di una membrana protettiva rigida impregnata di silice e carbonato di calcio, altri (come i foraminiferi, i radiolarî e gli eliozoi) presentano strutture scheletriche complesse. ...
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radiolarite
s. f. [der. del nome dei radiolarî]. – Roccia sedimentaria silicea, policroma, dura e compatta, costituita principalmente da scheletri di radiolarî: ne sono esempî il diaspro e le liditi, [...] tutti di origine marina ...
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rizopodio
riżopòdio s. m. [comp. di rizo- e del gr. πόδιον, dim. di πούς ποδός «piede»]. – In biologia, pseudopodio filamentoso, tipico dei protozoi (in partic. nei radiolarî e nei foraminiferi) che [...] si ramifica e anastomizza con gli altri, costituendo una sorte di rete; è detto anche reticulopodio ...
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criptobiolite
s. f. [comp. di cripto-, bio- e -lite]. – In mineralogia, nodulo siliceo contenente resti di radiolarî, diatomee, spicole di spugne, ecc., frequente, tra l’altro, nella craie francese e [...] nei calcari compatti mesozoici dell’Appennino ...
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tripilei
tripìlei s. m. pl. [lat. scient. Tripylea, comp. di tri- e lat. scient. pylea, neutro pl., «fori»]. – Sottordine di protozoi radiolarî a scheletro siliceo (detti anche feodarî), caratterizzati [...] dall’avere la capsula centrale attraversata da tre gruppi di fori che fanno comunicare il plasma interno alla capsula con quello esterno, e dalla presenza di una massa di pigmento bruno, il feodio, situato ...
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melma
mélma s. f. [dal got. melma]. – 1. a. Fanghiglia, terra intrisa d’acqua, molle, attaccaticcia e impalpabile, che si trova spesso sul fondo di fiumi o paludi, o è lasciata come deposito da alluvioni, [...] marino costituito da finissimi detriti terrigeni o da resti di gusci e scheletri di foraminiferi (m. a globigerine, a radiolarî, a diatomee): m. azzurra, di origine detritica e di colore azzurro grigiastro a causa del solfuro di ferro diffuso ...
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feodari
feodarî s. m. pl. [lat. scient. Phaeodaria, der. del lat. scient. phaeodium «feodio»]. – Sottordine di protozoi radiolari, sinon. di tripilei. ...
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feodio
feòdio s. m. [dal lat. scient. phaeodium, der. del gr. ϕαιός «scuro»]. – In zoologia, ammasso di granuli e gocce pigmentate in giallo bruno che caratterizza i radiolari feodarî, e la cui funzione [...] è ancora dibattuta ...
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eliozoi
eliożòi s. m. pl. [lat. scient. Heliozoa, comp. di helio- «elio-» e -zoon «-zoo»]. – Ordine di protozoi rizopodi di incerta posizione sistematica, forse affini ai radiolarî, con corpicciolo protetto [...] da un elegante astuccio sferico, per lo più siliceo, da cui partono esilissimi raggi di quasi uguale lunghezza, anch’essi silicei, e cosparso di fori poligonali da cui escono dei filiformi pseudopodî, ...
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Protozoi marini e planctonici. Nella classificazione dei Protozoi successiva ai lavori di revisione della metà degli anni 1980 i R. sono stati elevati al rango di classe di Attinopodi e suddivisi nelle sottoclassi Polycystinea e Phaeodarea....
FORAMINIFERI (dal lat. foramen "foro" e fero "porto"; lat. scient. Foraminifera d'Orbigny 1826, o Thalamophora R. Hertwig 1876, o Testacea M. Schultze 1854)
Paolo ENRIQUES
Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI
Gruppo di Protozoi, spesso considerati,...