convincere
convìncere v. tr. [dal lat. convincĕre, comp. di con- e vincĕre «vincere»] (coniug. come vincere). – 1. a. Indurre uno a riconoscere una cosa, ad ammettere un fatto, vincendo con prove o con [...] seguirmi, a tentare l’esperimento. Con soggetto di cosa: fatti, argomenti, prove che convincono; fu convinto dalla forza del mio ragionamento. b. Nel rifl. o intr. pron. convincersi, acquistare certezza di una cosa su cui prima si avevano dubbî o che ...
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a pari
locuz. lat. (sottint. ratione: «per una ragione simile»). – Nella logica, di ragionamento che consiste nel concludere da un caso dato a un caso simile; si contrappone ad a contrario. ...
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lambiccatura
s. f. [der. di lambiccare], raro. – L’effetto del lambiccare, soprattutto in senso fig., sottigliezza eccessiva, ragionamento forzato: lambiccature di stile; argomentazione condotta a furia [...] di lambiccature ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima [...] (fin dal sec. 16°) per significare un ragionamento pedantesco e bizzarro (argomento in barocco), fu assunto alla fine del Seicento nel senso generico di «stravagante», e applicato soprattutto, con valore polemico e spregiativo, ad opere ...
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zoppicatura
s. f. [der. di zoppicare]. – 1. raro. Il fatto di zoppicare, la condizione di chi cammina zoppo: cadendo dalle scale si è preso una zoppicatura. 2. fig. Imperfezione, manchevolezza, difficoltà [...] nello svolgimento di un’attività: un governo che, nonostante qualche z., riesce a stare a galla; mancanza di rigore: un ragionamento reso poco persuasivo da alcune z.; irregolarità, imperfezione di versificazione: una poesia piena di zoppicature. ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] spesso soltanto non hai lingua?, non hai la lingua?), quando qualcuno non dice ciò che dovrebbe dire, o non sa sostenere le sue ragioni; non gli manca certo la l., di chi ha la parlantina facile e sa difendersi con le parole; moderare, frenare la l ...
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zoppo
zòppo agg. [lat. cloppus (in glosse), alterato forse per incrocio con zanca]. – 1. a. Di persona o animale che, per imperfezione congenita, per malattia o lesione nelle gambe o nei piedi, o per [...] , squadra z., v. squadra, n. 1 c. 3. fig. a. Difettoso, incompleto, imperfetto, in alcune espressioni: ragionamento, discorso, periodo z. (anche, e più com., zoppicante); verso z., mal riuscito, difettoso, soprattutto metricamente (con altro ...
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giustezza
giustézza s. f. [der. di giusto1]. – 1. Qualità di ciò ch’è giusto, nel sign. di conveniente, appropriato, esatto, preciso: non puoi non riconoscere la g. delle sue parole; g. di un ragionamento, [...] di una definizione; la g. delle misure, delle proporzioni, della mira, dei colpi. 2. In tipografia, larghezza di una linea tipografica espressa in unità tipografiche, cioè righe e punti, essendo una riga ...
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filo1
filo1 s. m. [lat. fīlum] (pl. -i; con valore collettivo e in locuz. particolari anche pl. f. le fila). – 1. a. Corpo lungo, sottile, di forma cilindrica, in genere a sezione costante, di vario [...] non c’è neppure un f. d’ombra, di luoghi assai soleggiati); parlare con un filo di voce; non ha un filo di giudizio, di ragione; gli è rimasto un filo di vita, poco da vivere; un f. d’acqua, un getto continuo ma sottilissimo; f. di vento, vento assai ...
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rapido
ràpido agg. [dal lat. rapĭdus, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. a. letter. o raro. In senso proprio, di cosa, come per es. una tempesta o un corso d’acqua, che nel suo impeto travolge e rapisce: [...] a processi intellettuali: diede una r. scorsa alla lettera; la sua decisione è stata r.; passaggi troppo r., in un ragionamento, quando non c’è gradazione logica e sono omessi o sottintesi i passaggi intermedî. b. Riferito alla persona stessa, pronta ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...