esclusione
escluṡióne s. f. [dal lat. exclusio -onis, der. di excludĕre «escludere»]. – 1. L’atto, il fatto di escludere o di essere escluso: e. da un’assemblea, dagli esami; e. dal diritto di voto (in [...] per causa una di queste che si enumerano, o nessuna». Nel linguaggio com., procedere per (via di) e., seguire un ragionamento nel corso del quale le singole ipotesi possibili vengono via via eliminate a favore di una ritenuta la più convincente. 3 ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] . augurale; lo congedò con la f. solita. 2. In senso fig., ridurre a formula, un principio, un concetto, un ragionamento, semplificarlo o, più spesso, schematizzarlo, impoverendolo; e con riferimento a un’arte, a un’opera, a un movimento letterario o ...
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sofisticaggine
sofisticàggine s. f. [der. di sofistico], non com. – 1. L’usare sofismi; in senso concr., ragionamento sofistico, capzioso: queste sono s., non argomentazioni serie! 2. L’essere sofistico, [...] eccessivamente esigente e complicato: la s. di certi critici ...
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sofisticato
agg. [part. pass. di sofisticare: il sign. fig. ricalca l’ingl. sophisticated]. – 1. Alterato, contraffatto: un vino genuino, non sofisticato. 2. fig. a. Molto sottile, raffinato o ricercato, [...] talvolta eccessivamente, e dunque nel senso di complicato: un discorso, un ragionamento s.; un’eleganza s.; arte, letteratura s., e un artista, uno scrittore s., o un film, un dramma, un romanzo s.; un uomo s., una ragazza s., che manca di semplicità ...
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sofistico
sofìstico agg. [dal lat. sophistĭcus, gr. σοϕιστικός, der. di σοϕιστής «sofista»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che rappresenta o contiene un sofisma: un ragionamento s.; argomentazioni, dimostrazioni [...] una; che gente s.!; talvolta come sost.: prendi ciò che c’è, e non fare il s.!; ragazzo mio … avevo ragione io quando ti dicevo che non bisogna avvezzarsi [= abituarsi] né troppo sofistici né troppo delicati di palato (Collodi). ◆ Accr. sofisticóne ...
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slegare
v. tr. [comp. di s- (nel sign. 1) e legare1] (io slégo, tu sléghi, ecc.). – Sciogliere, liberare dai legami: s. i prigionieri, i cavalli; rifl.: il cane è riuscito a slegarsi ed è fuggito; non [...] ◆ Part. pass. slegato, anche come agg. nel sign. di sciolto, non legato, non rilegato: un pacco, un libro slegato; e in quello fig. di sconnesso, poco coerente: concetti slegati, un discorso, un ragionamento slegato; periodi slegati, frasi slegate. ...
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reversibile
reversìbile (meno com. riversìbile) agg. [der. del lat. reversus, part. pass. di reverti «rivolgersi»]. – Che può essere invertito, che può tornare indietro fino allo stato e alle condizioni [...] iniziali (contr. di irreversibile): moto r.; direzione r.; processo r.; ragionamento r., in cui la conseguenza può assumersi come premessa. In partic.: 1. a. In fisica, e in partic. in termodinamica, detto di qualsiasi processo o trasformazione di un ...
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reversibilita
reversibilità (meno com. riversibilità) s. f. [der. di reversibile]. – Il fatto, la condizione e la proprietà di essere reversibile (contr. irreversibilità): r. di un ragionamento; r. di [...] un moto; r. di una trasformazione o di un ciclo di trasformazioni, in termodinamica; r. di una macchina, di un meccanismo e legge di r. del pendolo, in meccanica; r. (o invertibilità) dei raggi luminosi, ...
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soggiacere
soggiacére v. intr. [dal lat. subiacēre, propr. «giacere sotto», comp. di sub «sotto» e iacēre «giacere»] (coniug. come giacere; aus. essere). – 1. a. ant. Stare, essere posto al di sotto: [...] verbo è talora usato nel linguaggio scient. e letter. con riferimento a idee o concetti che costituiscono la base di un ragionamento, di una costruzione logica, e sim.; anche nella forma participiale: l’ipotesi soggiacente al suo discorso non mi pare ...
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impressione
impressióne s. f. [dal lat. impressio -onis, der. di imprimĕre «imprimere», part. pass. impressus]. – 1. a. Atto ed effetto dell’imprimere, di lasciare cioè una traccia, un’impronta in un [...] corrente, idea, opinione personale in merito a determinati fatti, non fondata su elementi certi e su un ragionamento logico, ma suggerita da impulsi soggettivi spesso indefiniti, e della cui incertezza o scarsa consistenza il soggetto stesso ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...