fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] impiegati?; iperb., farò poltiglia di lui; che hai fatto di me!, in quale stato m’hai ridotto!; posso fare di lui ciò che voglio, attenzione, stare attento; farsi animo, coraggio; farsi una ragione, rassegnarsi; farsi strada o farsi largo, aprirsi un ...
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se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni [...] col secondo se pleonastico: non insisto se non se in quanto ho ragione. Per il partic. valore che ha la locuz. se non non foss’altro ha lo stesso senso di se non altro); eravamo piuttosto tranquilli non fosse stato per la luna e quel chiarore dell’ ...
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cliente
clïènte s. m. e f. [dal lat. cliens -nentis]. – 1. s. m. Nell’antica Roma, chi, pur godendo dello statodi libertà, si trovava tuttavia in rapporto di dipendenza da un cittadino potente (il patrono), [...] che si accontenta difficilmente o discute sul prezzo; come locuz., il c. ha sempre ragione, chi acquista un bene o un servizio, qualora muova rimproveri ai fornitori di detto bene o servizio, non dovrebbe mai essere contraddetto. ◆ Spreg. clientùccio ...
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stracciare
v. tr. [lat. pop. *extractiare, der. di tractus, part. pass. di trahěre «tirare»] (io stràccio, ecc.). – 1. a. Rompere e ridurre in brandelli un oggetto di carta o di stoffa; lacerare, strappare: [...] il morde di qua e chi di là, tanto ragione a don Tano (Capuana). c. Battere, sconfiggere, superare nettamente, con indiscussa autorità: s. un avversario, gli avversarî, in una competizione sportiva; ha stracciato tutti gli altri concorrenti ed è stato ...
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democristianeria
s. f. (iron. spreg.) Maniera di gestire l’attività politica propria dei democristiani; atteggiamento o comportamento da democristiano. ◆ anche nella composizione dell’esecutivo, ci sono [...] nei Ds non è certo il nostro orizzonte, ma qui si ferma, i suoi ragionamenti sono spesso fermi al passato. Io non sono mai stato dc, vedo però rischi di “democristianeria”. L’unico vero antidoto è rimanere ancorati al bipolarismo. E su questo devo ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] di terra mi toglie (Parini); anche in senso fig.: era già statoragione; t. la pace, la tranquillità; non mi togliete questa consolazione, questa gioia, questa speranza; t. l’onore, disonorare; t. la reputazione, screditare: lo spendere quello di ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] c’è stato verso di ottenere ascolto da lui; ho fatto di tutto per convincerlo, ma non c’è stato verso; cominciarono ammodo. Per un v., da un lato, da un certo punto di vista, per un rispetto: per un v. ha ragione, ma ...; per un v. sì, per un v. no; ...
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principato
s. m. [dal lat. principatus -us «primato, sovranità», der. di princeps -cĭpis: v. principe]. – 1. ant. o letter. Primato, come condizione o situazione di preminenza: Giotto ... teneva fra [...] tenete il p. della bellezza e delle arti (Foscolo); nessuna ragione si troverà che le tolga [alla nostra specie] quel p. principe: nessun p. è stato né puo esser senza gravissime imperfezioni (Sarpi); anche, il periodo di tempo durante il quale un ...
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pensione
pensióne s. f. [dal lat. pensio -onis, propr. «pagamento» (da fare in un giorno fissato, quindi anche «pigione, fitto»), der. di pendĕre «pagare»]. – 1. Rendita permanente o temporanea che lo [...] gravati i benefici ecclesiastici a favore di chierici bisognosi, o per altra ragione. c. I tributi pagati dai sudditi al signore, e anche da stati vinti a stati vincitori. d. L’elargizione vitalizia (p. di grazia) concessa benignamente dai sovrani ...
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giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento [...] gioco di destrezza, di forza, di abilità o di fortuna, a fine di ricreazione o di guadagno g. a soldi (raro di soldi); g. di molto, di poco; g. a carte sono stato a studio all’arte dello stato, non di, servirsi abilmente di un mezzo: g. di bastone, di ...
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Espressione entrata nell’uso intorno alla metà del sec. 16°, per designare l’interesse dello Stato assunto come ragione o criterio di valutazione e azione politica. Le basi della ragione di Stato si trovano nelle idee di N. Machiavelli,...
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...