vincere
vìncere v. tr. [lat. vĭncĕre] (pres. io vinco, tu vinci, ecc.; pass. rem. vinsi, vincésti, ecc.; part. pass. vinto). – 1. a. Sopraffare l’avversario in armi, in guerra o in uno scontro qualsiasi, [...] La calda ora mi vinse (Carducci); lasciarsi vincere dalla passione, dall’ira, dal risentimento, dal sonno. d. Avere ragione di qualche cosa che si oppone o costituisce ostacolo: v. le difficoltà; è riuscita nell’intento, vincendo l’opposizione dei ...
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ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva [...] all’ufficio, alla carica di cui una persona è investita: avreste prestato a quegli innocenti infelici il ministero che avevan ragione di chieder da voi? (Manzoni: parole che il cardinal Federigo rivolge a don Abbondio); o, infine, l’attività di ...
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tu
pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). – 1. È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato [...] , è da notare che davanti a vocale non si elide, tranne raramente nell’uso pop. tosc. (bella cosa t’hai fatto!; t’hai ragione; se t’avessi dato retta a me...!); che nella lingua ant., quando è posposto al verbo si fonde talora con questo facendogli ...
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sparire
v. intr. [der. di apparire, con mutamento di prefisso] (io sparisco, tu sparisci, ecc.; pres. cong. sparisca, ... spariamo, ecc.; per il resto coniug. come apparire; aus. essere). – 1. a. Sottrarsi [...] visibile, non esserci più: la cicatrice sta sparendo; le lentiggini, col crescere, gli spariranno. c. Per eufemismo, morire: non mi dò ragione di come si possa s. così, da un momento all’altro; con lo stesso sign. le espressioni s. dal mondo, dalla ...
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capriccio
caprìccio s. m. [dall’ant. caporiccio]. – 1. a. Voglia improvvisa e bizzarra, spesso ostinata anche se di breve durata: venire, saltare un c. (con il dativo della persona: gli vengono tutti [...] capriccioso (ma anche riferito talora, scherz., a donne); fare, agire a capriccio, seguendo i proprî impulsi improvvisi, senza una ragione plausibile; fare i c., spec. di bambini, fare le bizze. Riferito a cose, non funzionare bene: la mia vecchia ...
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declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece [...] ragione al presidente francese. «Quello che dice è vero, al di là dell’uso strumentale che può farne: in Europa c’è un sentimento declinista, pensiamo sempre che la parte migliore della vita sia quella che abbiamo già vissuto. È un atteggiamento ...
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vindice
vìndice agg. [dal lat. vindex -ĭcis «garante, mallevadore; protettore», comp. di un primo elemento incerto e di dicĕre «dire»], letter. – Che vendica o rivendica, vendicatore: farsi v. del proprio [...] Più gagliardo di lui (V. Monti). In usi estens., che serve alla vendetta, o ha il compito di vendicare: lo defendo io, tanto ch’in mano Questa v. mia spada sostegno (Ariosto); Salute, o Satana, O ribellione, O forza vindice De la ragione (Carducci). ...
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democristianeria
s. f. (iron. spreg.) Maniera di gestire l’attività politica propria dei democristiani; atteggiamento o comportamento da democristiano. ◆ anche nella composizione dell’esecutivo, ci sono [...] “cose tre” e “cose quattro”, l’inglobamento nei Ds non è certo il nostro orizzonte, ma qui si ferma, i suoi ragionamenti sono spesso fermi al passato. Io non sono mai stato dc, vedo però rischi di “democristianeria”. L’unico vero antidoto è rimanere ...
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cardioaspirina
(cardio-aspirina), s. f. Nome commerciale dell’aspirina impiegata per la terapia e la prevenzione di patologie cardiocircolatorie. ◆ «L’Aspirina? Una manna, ne prendo una al giorno». Addirittura, [...] ». (Repubblica, 6 marzo 1999, p. 28, Cronaca) • «Mia moglie dice che io mi sento come un malato immaginario, e ha ragione, perché mi sento benissimo, ma intanto mi prendo fissa la cardioaspirina: un po’ spero che faccia bene, un po’ per scaramanzia ...
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plurimo
plùrimo agg. [dal lat. plurĭmus, superl. di multus «molto»]. – 1. letter. In gran numero, molteplice: in Italia, città e corti, scuole e accademie, furon sempre plurime (Bacchelli). 2. Nel linguaggio [...] , non più usato da tempo, con il quale si attuava un suffragio disuguale attribuendo più voti a determinati elettori in ragione del censo, della cultura, dell’età e simili; azioni a voto plurimo, azioni di società che attribuiscono al possessore il ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo quindi di ditta; nel codice civile anche...
razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: il primo definisce la scelta razionale...