forno
fórno s. m. [lat. fŭrnus, affine a formus «caldo»]. – 1. a. Costruzione in muratura a volta, con apertura semicircolare o rettangolare (detta bocca), che viene scaldata con fascine accese o elettricamente [...] e la volta della camera, le quali irradiano il calore ricevuto sul materiale contenuto nella camera stessa (per tale ragione viene anche denominato f. a riverbero); è particolarmente usato per la produzione di acciaio, mediante la fusione di ghisa ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] , non rivolgere più il saluto; i troppi pensieri mi tolgono il sonno; disgrazie tali da t. il senno, da t. la ragione; t. la pace, la tranquillità; non mi togliete questa consolazione, questa gioia, questa speranza; t. l’onore, disonorare; t. la ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] impedire un fatto, che non c’è rimedio, e sim.; con altro senso: non c’è C. che obbedisca, non c’è C. di fargli capire ragione, ecc., non c’è verso (cfr. l’espressione analoga, e più com., non c’è santi che ...); e al plur.: sportello, che non vi fu ...
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soggiogare
v. tr. [dal lat. subiugare «mettere sotto il giogo, assoggettare», comp. di sub «sotto» e iugum «giogo»] (io soggiógo, tu soggióghi, ecc.). – 1. Assoggettare, sottomettere; ridurre in potere [...] , con la potenza del suo sguardo; l’amore decide di tutto il nostro essere se ci soggioga, e ci fa perdere la ragione o la vita (Bettinelli); non com., reprimere: s. le passioni. 2. ant. o letter. Stare, essere posto al di sopra; sovrastare: per ...
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fortuito
fortùito (alla lat. fortüìto) agg. [dal lat. fortuītus, der. di fors «caso, sorte»]. – Che avviene per caso, senza intervento della volontà o senza ragione apparente: incontro f.; accostamento [...] f. di parole; per una f. coincidenza; è anche frequente nell’uso, seppure pleonastica, l’espressione per un caso fortuito (v. caso). Nel linguaggio giur., è adoperato talora come s.m.: l’assicurazione ...
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esentare
eṡentare v. tr. [der. di esente] (io eṡènto, ecc.). – Rendere o dichiarare esente: e. da un tributo, dagli esami, da un obbligo; e. un giovane dal servizio di leva (quando era obbligatorio), [...] dalle lezioni di educazione fisica (più com. esonerare); rifl.: esentarsi da un impegno, da un dovere, da una spesa, sottrarsene con qualche ragione o pretesto (più com. esimersi). ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini [...] parte della logica che si occupa del giudizio. In partic., nella filosofia di Kant, il processo attraverso il quale la ragione umana prende coscienza dei proprî limiti. b. Complesso delle indagini volte a conoscere e a valutare, sulla base di teorie ...
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virgolette
virgolétte s. f. pl. [dim. di virgola]. – Due segni, per lo più simili a virgole, che nella scrittura si pongono, semplici o in coppia, prima e dopo la parola o le parole cui per qualche ragione [...] si vuol dare particolare risalto (mettere una parola, una frase, un discorso tra virgolette); possono avere forme e denominazioni varie: ‘ ’ oppure ῾ ᾿ (virgolette semplici o singole), “” o " ,, (virgolette ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] meraviglie. 2. a. Causa di meraviglia: intervenne cosa di gran maraviglia (Leopardi); non è m. se ..., non vi è ragione di meravigliarsene; in funzione di predicato, riferito a persona, cosa, situazione e sim. che desti grande ammirazione per la sua ...
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controriformatore
s. m. e agg. Chi o che pensa e agisce con spirito controriformistico e conservatore. ◆ [Richard] Popkin racconta la storia della crisi scettica che si sviluppò durante il tardo Rinascimento, [...] prima, e degli stessi riformatori in seguito. (Sole 24 Ore, 21 maggio 2000, p. 37, Scienza e Filosofia) • Non c’è ragione al mondo per attenuare in questo momento le distinzioni tra maggioranza e opposizione, visto che ci sono un governo e una ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo quindi di ditta; nel codice civile anche...
razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: il primo definisce la scelta razionale...