rado1
rado1 agg. [lat. rarus (cfr. raro), con dissimilazione]. – 1. a. Di oggetto o di insieme le cui parti componenti non sono fra loro strettamente congiunte, sicché ne deriva mancanza di compattezza, [...] di r.; capita di r. una fortuna simile; con la negazione, non di rado, abbastanza spesso: non di r., è lui che ha ragione. Non com. il semplice rado, invar., con valore avv.: Parlavan rado, con voci soavi (Dante); Oimè, perché sì rado Mi date quel ...
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video meliora proboque, deteriora sequor
(lat. «vedo il meglio e l’approvo, ma seguo il peggio»). – Frase di Ovidio (Met. VII, 20-21): sono parole di Medea che per l’amore di Giasone viene meno ai proprî [...] doveri verso il padre e verso la patria. Si ripetono talvolta per denunciare un profondo dissidio tra i consigli della ragione e il concreto agire; cfr. i versi italiani: E veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio (Petrarca, Canz. CCLXIV, 136); ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] una cosa è inevitabile o che non si ammettono discussioni: voglia o non voglia, ci deve andare; volere o no, la legge dà ragione a lui; scherz., volere o volare, per amore o per forza (volere o volare, il padrone è lui e noi dobbiamo obbedirgli). Qui ...
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pallone
pallóne s. m. [accr. di palla1]. – 1. Grossa palla ordinariamente di gomma, o costituita di una camera d’aria rivestita di cuoio; in partic., quella che si adopera negli sport del calcio, della [...] . Salire a pallone, detto del palombaro di media profondità che viene a galla rapidamente, quando per malore o altra ragione non scarica regolarmente l’aria immessa nello scafandro, e talvolta del sommergibile che viene alla superficie con eccesso di ...
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intendimento
intendiménto s. m. [der. di intendere]. – 1. a. Capacità d’intendere con l’intelletto: uomo d’i., di retto i., privo d’i., di scarso i.; è un bambino che mostra già i.; anche le bestie hanno [...] facoltà dell’intelletto, soprattutto nel senso (proprio della filosofia moderna e specialmente kantiana) per cui essa si contrappone alla ragione. b. Il fatto d’intendere, di capire, d’interpretare e valutare un fatto, un discorso, uno scritto e sim ...
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dianoetico
dianoètico agg. [dal gr. διανοητικός, der. di διανόησις «pensiero»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., relativo alla dianoia: pensiero d., nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale [...] , l’arte, ecc.) proprie dell’intelletto, in opposizione alle virtù etiche o morali, tendenti a sottomettere alla ragione gli elementi passionali; principio d., nella logica aristotelica, il principio di contraddizione (v. contraddizione, n. 2 a ...
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intenebrare
v. tr. [der. di tenebra] (io intènebro, ecc.), letter. – Coprire di tenebre, oscurare, offuscare: Un nugoletto il qual di mano in mano Con prestezza mirabile crescea Tanto che tutto ricoprire [...] il piano Dover fra poco e intenebrar parea (Leopardi). Più spesso fig.: i. la vista, la ragione; menti ingrossate, intenebrate dalla barbarie (G. Gozzi). Come intr. pron., intenebrarsi, coprirsi di tenebre, offuscarsi, in senso proprio e traslato. ...
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asservire
v. tr. [der. di servo] (io asservisco, tu asservisci, ecc.). – 1. Fare servo, ridurre in servitù: a. una nazione, un popolo; assoggettare: a. l’istinto alla ragione; rifl., rendersi servo, [...] assoggettarsi, mettersi al servizio di qualcuno: asservirsi ai potenti; i mezzi di informazione non devono a. alla politica. 2. Nella tecnica, collegare creando un rapporto di asservimento: a. una grandezza ...
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riconoscere
riconóscere v. tr. [lat. recognōscĕre, comp. di re- e cognōscĕre «conoscere»] (coniug. come conoscere). – 1. Accorgersi e rendersi conto, da qualche segno o indizio, che una persona o cosa [...] nel nuovo partito. 4. Dichiarare di conoscere, nel senso di ammettere, confessare: riconobbe le ragioni dell’avversario (oppure che l’avversario aveva ragione); non vuol r. la propria inferiorità; devi r. che sei stato trattato gentilmente; riconosco ...
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sublimare
(ant. soblimare) v. tr. [dal lat. tardo sublimare, der. di sublimis «sublime»; il sign. chimico viene dal lat. mediev. degli alchimisti]. – 1. a. ant. o raro. Elevare, innalzare a grandi onori, [...] egli mai il carattere né infiammerà il cuore di chi lo legge (Alfieri); piuttosto che abbassare coi sensi la ragione umana, mille volte meglio sublimarla coll’immaginazione e col sentimento (I. Nievo). e. letter. ant. Sollevare da terra, far ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo quindi di ditta; nel codice civile anche...
razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: il primo definisce la scelta razionale...