arbitraggio
arbitràggio s. m. [dal fr. arbitrage]. – 1. L’arbitrare; ufficio, incarico e mansioni dell’arbitro o degli arbitri. 2. a. Nel linguaggio giur., l’incarico commesso a una terza persona (arbitratore) [...] chiamata a determinare un elemento del negozio in un rapportogiuridico pacifico; ha funzione di diritto sostanziale e si distingue, perciò, dall’arbitrato, nel quale l’arbitro ha funzioni di diritto processuale. b. Nel linguaggio comm., il giudizio, ...
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abdicativo
agg. [dal lat. tardo abdicativus, der. di abdicare: v. abdicare]. – Che costituisce abdicazione; in partic., nel linguaggio giur., rinunzia a., rinunzia totale alla disponibilità di un bene [...] o di un diritto, che estingue di conseguenza il rapportogiuridico (contrapposto alla rinunzia traslativa, con la quale si trasferisce ad altri il bene o il diritto): il termine della rinunzia estintiva, che altri dicono abdicativa (De Luca). ...
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legittimazione
legittimazióne s. f. [der. di legittimare]. – 1. In genere, l’atto di riconoscere e dichiarare legittimo, e per estens. valido, autentico; meno com., giustificazione. 2. In senso più strettamente [...] dei genitori o per provvedimento del giudice. b. In diritto processuale civile, l’idoneità giuridica ad essere soggetto attivo o passivo del rapporto dedotto in giudizio (detta, con espressione lat., legitimatio ad causam), o ad esercitare diritti ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] rappresentanti diplomatici (dopo gli ambasciatori), che presiede a un ufficio diplomatico permanente (legazione) con la stessa funzione giuridico-internazionale di ogni altra rappresentanza diplomatica, ma con rango inferiore a quello di ambasciata. ...
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crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, [...] o c. della natalità, preoccupante diminuzione delle nascite in rapporto ai decessi. c. In senso politico, impossibilità di al trono dà luogo a controversie che dal piano giuridico possono trasferirsi su quello politico e militare. Nel linguaggio ...
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femminismo
s. m. [der. di femmina]. – Movimento di rivendicazione dei diritti delle donne, le cui prime manifestazioni sono da ricercare nel tardo illuminismo e nella rivoluzione francese; nato per raggiungere [...] (ammissione a tutte le occupazioni), giuridico (piena uguaglianza di diritti civili) e politico (ammissione all’elettorato e all’eleggibilità), auspica un mutamento radicale della società e del rapporto uomo-donna attraverso la liberazione sessuale ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] di rendimento, per misurare la potenza resa in rapporto alla potenza assorbita (rendimento effettivo), o la specifico, in diritto, dimostrazione dell’esistenza di un fatto giuridico: p. documentale, costituita da documenti (essenzialmente atti ...
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modalita
modalità s. f. [der. di modale2]. – 1. Modo particolare di essere, di presentarsi (di un fatto, di un fenomeno, di un rapporto); si usa per lo più al plur.: stabilire le m. della consegna; spiegare [...] le m. d’impiego dell’apparecchio; circostanza relativa alla forma di un atto giuridico o amministrativo: con le m. previste dalle leggi. È termine talora abusato, al posto del più semplice e com. modo. 2. a. Nella logica, ciascuno dei modi con cui ...
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workfare
s. m. inv. Assistenzialismo pubblico nel settore delle prestazioni lavorative utili alla collettività. ◆ I lavoratori socialmente utili, detti in gergo sindacalese «Lsu», diventano così protagonisti [...] da quella americana di workfare, di uno strumento giuridico, cioè, che rappresenta uno scambio tra una ribadisce l’articolo 4, comma 1, «non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro». (Piero Righetti, Sole 24 Ore, 21 aprile 2000, p ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] ’intelletto. Con riferimento alla divinità, a esseri divini e soprannaturali: il rapporto tra v. divina e v. umana; E ’n la sua [ formazione della volontà che si manifesta negli atti giuridici, toglie ogni ragionevole fondamento all’atto voluto (per ...
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Rapporto giuridico è la relazione tra due (o più) soggetti regolata dal diritto. Caratteristica del diritto, è quella di regolare i rapporti giuridicamente rilevanti perché hanno come oggetto interessi suscettibili di valutazione economica,...
Le prestazioni eseguite in assenza di un rapporto giuridico tra le parti ma per amicizia, benevolenza, buona educazione etc. si dicono di cortesia e generalmente non sono rilevanti nella sfera del diritto. L’art. 414 c.nav. dispone che chi assume...