travicello
travicèllo s. m. [dim. di trave]. – In senso generico, trave di modeste dimensioni, che può essere usata con funzioni costruttive varie (oggi il termine è usato soprattutto per strutture lignee: [...] (o anche semplicem. contare i t.), poltrire nel letto, o essere costretto a starvi inattivo per malattia. Fare il t., il re t., espressioni iron. con cui si allude a persone incapaci di governare o di dirigere, inette e prive di prestigio o autorità ...
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significare
v. tr. [dal lat. significare, comp. di signum «segno» e tema di facĕre «fare»] (io signìfico, tu signìfichi, ecc.). – 1. a. letter. Esprimere per mezzo del linguaggio, a voce o per scritto, [...] modi (Leopardi). Ant. o letter., comunicare ufficialmente; far sapere, avvisare, o più genericam. dire: il re di Tunisi ... al re Guglielmo mandò significando ciò che fare intendeva (Boccaccio); significò il papa la conclusione al senato veneto ...
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moschettiere
moschettière s. m. [der. di moschetto1]. – 1. Denominazione di soldati armati di moschetto, istituiti nel sec. 16° e aboliti nel 1815, inizialmente assegnati in numero variabile ad ogni [...] diversi stati europei: in Francia prestavano servizio a piedi o a cavallo, ed erano adibiti alla guardia del re. Nell’esercito sardo, furono così chiamati i soldati destinati alla vigilanza dei militari condannati alla reclusione. I tre moschettieri ...
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apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, [...] che porta al dritto la sigla del re e al rovescio, intorno a una palma fruttifera, la denominazione Apuliensis; a. imperiale, denaro degli imperatori svevi Enrico VI e Federico II, che porta al dritto il nome dell’imperatore e al rovescio la corona ...
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riportare
v. tr. [dal lat. reportare, comp. di re- e portare «portare»] (io ripòrto, ecc.). – 1. Portare di nuovo: speriamo che tu mi riporti fortuna anche oggi! 2. a. Portare cose o persone indietro, [...] scritto, citarli: debbo r. al direttore la risposta del cliente; ti riporto le sue parole tali e quali; riportate Al vostro re che venga e che s’affretti (T. Tasso); il giornale riporta in prima pagina il discorso del presidente; solo pochi giornali ...
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aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso [...] le altezze a cui può innalzarsi, è generalm. considerata il re degli uccelli, e quindi assunta come simbolo di potenza, di (dette anche pierreale d’oro e pierreale d’argento) coniate dal re Pietro III d’Aragona, I di Sicilia, e da sua moglie ...
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corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle [...] piccole aziende rurali indipendenti l’una dall’altra. 3. a. Residenza di un sovrano, reggia (in origine la residenza del re dei Franchi); più spesso con sign. collettivo, la famiglia e tutto il seguito di un sovrano, cioè il complesso delle persone ...
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red-
– Variante del prefisso lat. re-, presente in alcuni verbi come redarguĕre, redigĕre, redimĕre, ecc., e conservata anche nei verbi ital. corrispondenti (v. re-). ...
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sorcino
s. m. (scherz.) Ammiratore e sostenitore del cantante Renato Zero, nome d’arte di Renato Fiacchini. ◆ Qui qualcuno imbroglia. Per il rispetto che dobbiamo a chi si mette dalla parte di tutti [...] propensione a stare dalla parte dei sorcini e delle sorcine, non possiamo che pensare che questo qualcuno sia [Agostino] Saccà. [...] Il re dei sorcini non commetta due volte lo stesso errore. Vada in tv dove e quando vuole ma non su Raiuno: (Foglio ...
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faineant
fainéant ‹feneã′› agg. e s. m., fr. (propr. «fa-niente»). – Fannullone; spec. nella locuz. storica rois fainéants «re fannulloni», riferita agli ultimi re franchi della dinastia dei Merovingi. ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.