neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende [...] a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, contro il soggettivismo della filosofia idealistica; si è sviluppato particolarmente in Inghilterra (con G. E. Moore e B. Russell) e negli Stati Uniti (con R. B. Perry, W. P. Montague e altri). 2. In ...
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assisa2
assiṡa2 s. f. [dal fr. ant. assise, che è, come accise e l’ital. accisa, dal lat. mediev. accisia]. – Anticam., soprattutto nell’Italia settentr., imposta ordinaria diretta a carattere personale [...] o reale; anche, nell’Italia merid., calmiere, prezzo fisso, e indirettamente imposta sul consumo. ...
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iagellonico
iagellònico agg. (pl. m. -ci). – Degli Iagelloni, dinastia reale, di origine lituana, che regnò in Polonia (1386-1572), in Ungheria e in Boemia (1471-1526): Biblioteca I., a Cracovia (Polonia). ...
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monarchianismo
s. m. [der. di monarchiano]. – Denominazione un tempo usata per indicare correnti del pensiero cristiano antico assai diverse tra loro, aventi come elemento comune l’intento di salvaguardare [...] l’unità di Dio, a scapito della distinzione reale delle persone. In senso più stretto, corrente di pensiero teologico che accentuava l’unità di Dio e del suo governo sul mondo, fino a sostenere con il suo primo rappresentante, Noeto (2° sec. d. C.) ...
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pensabile
pensàbile agg. e s. m. [der. di pensare]. – Nel linguaggio filos., che può esser pensato, che può essere oggetto di pensiero: secondo Kant il noumeno è p. ma non conoscibile; anche come sost., [...] con valore neutro: l’ambito del p.; la distinzione fra il p. e il reale. Nel linguaggio com.: allo stato dei fatti sono pensabili più soluzioni; spesso in frasi negative: non è neppure p. che quello che dici possa accadere. ...
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banda1
banda1 s. f. [dal provenz. banda, prob. dal lat. mediev. banda nel senso di «partito, fazione» (v. banda2)]. – 1. non com. Lato, parte: passare da b. a b.; uscio, sportello a due b., a due battenti; [...] marinai (due per ufficiale inferiore, quattro per ufficiale superiore, sei per ufficiale ammiraglio, otto per sovrani o persone di sangue reale), muniti di fanale se di notte, per aiutare l’ufficiale o il personaggio che saliva a bordo o ne scendeva ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] a partire dalla crisi dei sistemi filosofici e ideologici tradizionali e dalla loro inadeguatezza rispetto alla complessità del reale, fatte discendere dalla pretesa di attingere la verità assoluta mediante giudizî universali (e in quanto tali «forti ...
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madama
s. f. [dal fr. madame]. – 1. Titolo di onore o di rispetto rivolto a una signora (anticam. era usato come equivalente di madonna); fu in partic. appellativo di rispetto a signore di alto lignaggio [...] spec. se imparentate con i sovrani regnanti, e m. reale era titolo conferito ad alcune regine (alla corte piemontese, fu attribuito per la prima volta a Cristina figlia di Enrico IV di Francia e di Maria de’ Medici, sposa di Vittorio Amedeo I duca di ...
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tradire
v. tr. [lat. tradĕre «consegnare», attraverso il sign. di «consegnare ai nemici», «consegnare con tradimento»; cfr. soprattutto l’uso assoluto del verbo tradĕre nel passo del Vangelo di Luca [...] : se la memoria non mi tradisce, se non mi inganna; la parola ha tradito il suo pensiero, ha alterato il suo reale intendimento; le apparenze lo tradiscono, lo fanno apparire peggiore di quello che è. Nell’uso fam.: un vino che tradisce, che sembra ...
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Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. Con l’accrescersi della potenza...
reale (regale)
Luigi Blasucci
L'aggettivo ricorre tre volte nel Convivio e quattro nella Commedia. Può designare semplicemente ciò che " è di re ": Cv IV V 12 poi che [Roma] da la reale tutoria fu emancipata; Pd XIII 104 regal prudenza è quel...